Tim Burton presenta il suo Dumbo in live action a Roma

Dumbo, Tim Burton presenta il nuovo film

Tim Burton, regista di film come Edward mani di forbice Sweeney Todd, arriva a Roma per presentare il suo nuovo film Dumbo, versione live action di uno dei più celebri film d’animazione Disney, con protagonisti attori del calibro di Colin Farrell, Eva Green, Danny De Vito e Michael Keaton. Il film sarà in sala dal 28 marzo, mentre il 27, in occasione dei premi cinematografici David di Donatello, il regista riceverà il premio alla carriera.

 

La conferenza stampa di presentazione del film diventa ben presto l’occasione per ripercorrere la carriera del celebre autore, trattando tutti quelli che sono i temi chiave della sua poetica.

“Gli occhi sono fondamentali per me.” – esordisce Burton – “Sono il primo mezzo attraverso cui si recita. Poiché in questo film il protagonista è un personaggio muto, abbiamo ricercato un modo puro e semplice per permettergli di esprimere le sue emozioni, e gli occhi sono sempre la soluzione migliore. Abbiamo lavorato molto sulla natura dei suoi grandi occhi azzurri.”

Dumbo, Tim Burton presenta il nuovo film

“Dumbo è sempre stato il film animato Disney che maggiormente mi colpisce.” – continua il regista – “Lavorarci su mi ha permesso di rimettere mano a tutti i temi a me più cari. Non era possibile per me fare solo un remake, l’impegno era quello di trasformarlo per farne qualcosa di nuovo e allo stesso tempo fedele.”

Nel film ritornano infatti tutti i temi cari al regista, dal protagonista emarginato e diverso, al fare proprio di quella diversità qualcosa di prezioso. A questi si aggiunge inoltre una riflessione molto attuale sul mondo dello spettacolo, tra artisti indipendenti e grandi produttori, e un appello ad un circo senza animali. “Pur avendo fatto un film sul circo, non ne sono mai stato un grande appassionato.” – esclama Burton – “In particolare non amo i circhi che utilizzano animali. Gli animali non dovrebbero mai fare cose strane che vanno al di là della loro natura.”

Molto forte in Dumbo è anche la componente umana. “Nella sceneggiatura, e nel film, troviamo parallelismi tra personaggi umani e animali.” – dichiara il regista – “Volevo che ci fosse un equilibrio tra le due parti. Per tutti c’è un senso di perdita generale. Ognuno dei protagonisti ha perso qualcosa, e questo lo definisce.”

Dumbo, Tim Burton presenta il nuovo film

“Per un film sulla famiglia avevo bisogno di attori che fossero come una famiglia per me.” – continua Burton – “Se ci pensiamo bene, il circo è come un film: un gruppo di persone che si uniscono per cercare di realizzare un grande spettacolo. Tornare a lavorare con Danny De Vito, Eva Green e Michael Keaton è stata un’esperienza bellissima.”

Nel corso degli anni il cinema di Burton è diventato sempre più digitale, sia da un punto di vista di supporti che di elementi scenografici. “Certo che mi manca il modo tradizionale di fare cinema, – dichiara a riguardo il regista – ma allo stesso tempo oggi abbiamo a disposizione nuovi strumenti e nuove tecnologie che penso sia bellissimo poter esplorare. Ma nonostante ciò sono e sempre sarò un amante della natura tattile del cinema, e quella è una cosa che non verrà mai a mancare nei miei film. In Dumbo, ad esempio, è quasi tutto ricostruito. Penso che gli attori abbiamo bisogno di vivere all’interno di un set reale. La CGI si limita ad alcuni green screen o alla realizzazione del piccolo elefantino. Ma in realtà anche lui era presente concretamente sul set. Abbiamo ricostruito un fantoccio con cui gli attori potessero relazionarsi, e che poi è stato animato in post-produzione.”

Per chiudere la conferenza stampa, viene chiesto a Burton come si sente all’idea di ricevere il premio alla carriera ai David di Donatello. “Dal momento che non ricevo molti premi, è bello riceverne uno alla carriera. È un riconoscimento a cui tengo particolarmente, perché avverto un profondo debito nei confronti della cinematografia italiana. Tra i miei maestri ci sono Fellini, Bava, Argento. È un onore ricevere questo premio proprio qui.”

Dumbola recensione del film di Tim Burton

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