Studio illegale: Fabio Volo e tutto il cast presentano il film

Studio illegale-filmE’ stato presentato al The Space Cinema Moderno di Roma il film Studio illegale, secondo film da regista di Umberto Carteni. Alla conferenza stampa erano presenti il regista, l’autore del libro da cui è stata tratta la pellicola Federico Baccomo, e gran parte del cast: Fabio Volo, Zoe Felix, Ennio Fantastichini, Nicola Nocella e Pino Micol.

 

Il film, prodotto dalla Publispei, uscirà nelle sale il prossimo 7 febbraio in 340 copie.

Fabio Volo

D: Ti senti vicino al tuo personaggio? Che ci puoi dire di lui?

R: Il mio personaggio, Andrea, parte già con un occhio tra il disilluso e il cinico verso il mondo in cui si trova. È l’immagine di una persona che si è sempre sacrificata, nemmeno per scelta, perché un ambiente come quello (quello degli studi legali, ndr) ti chiede in cambio la vita. Si pensa sempre <<vabbeh adesso mi sacrifico per qualcosa e poi sono arrivato>> (pensiamo alla frase di Ennio Fantastichini che a un certo punto mi dice <<ti faccio socio>>). Ma alla fine si rende conto che non ne vale la pena, non serve a niente aggiungere un altro inutile tassello alla lista. Questo però è un percorso che lui (Andrea, ndr) fa da solo, non c’entra solo l’amore che ha trovato.

Umberto Carteni

D: Ci parli del personaggio di Tiziano…

R: Di lui ci divertiva molto il suo essere un “buono”, l’essere estraneo a questo mondo in cui verrà poi fagocitato. Ha un cambiamento ma comunque, alla fine, la scena più bella è quella romantica finale con Valentina (interpretata da Marina Rocco, ndr).

Nicola Nocella

R: Io credo che Tiziano non capisca da solo la realtà di quell’ambiente, è Andrea – di cui è in un certo senso “innamorato” – che gli apre gli occhi. Però poi, dopo aver fatto il “figo” a Dubai, torna a Milano per essere lo stesso vecchio Tiziano. Io spero che lui rinunci al “lato oscuro” della storia e alla fine sposi Valentina.

Umberto Carteni

D: Come l’ha scelta la Felix? Il suo è in fondo un personaggio un po’ stereotipato…

R: Ci siamo incontrati a Parigi, l’ho vista tra molte altre attrici e sono rimasto subito fulminato. Per lei abbiamo cercato di bilanciare il lato del cliché, che è sempre presente nel cinema, con una persona reale, con più sfaccettature.

cast.studio-illegaleZoe Felix

D: Lei che ne pensa?

R: È interessante entrare sempre nei cliché, che hanno la “pelle dura”, per poi però arricchirli e personalizzarli, renderli veri insomma…

Fabio Volo

D: A questo punto della tua carriera, dopo aver lavorato come scrittore, attore, in radio ecc, in base a cosa scegli una sceneggiatura?

R: Proprio perché ho fatto tanti lavori diversi ho la possibilità di scegliere e di fare sempre una cosa che mi piace. Inoltre, mi sono trovato subito bene con Carteni, che è un seduttore nato, e anche con Nicola e Felix. C’è stato un buon feeling. È un po’ presuntuoso da dire, ma le mie scelte sono sempre cose che mi piacciono: voglio andare al lavoro contento di farlo.

Ennio Fantastichini

D: Il tuo è un personaggio molto volgare, hai per caso avuto qualche modello di riferimento a cui ti sei ispirato?

R: Il mio personaggio è il classico “gaffeur”, che fa sempre la battuta sbagliata. Certo, come fonte di ispirazione c’è un personaggio molto famoso, ma non facciamo nomi…

L’idea è quella di un avvocato realmente cinico, che in fondo deride anche Fabio, il quale però gli sta simpatico perché gli ricorda se stesso all’inizio della propria carriera, quando ancora non aveva accumulato il cinismo che l’ha portato ad essere quello che è.

Zoe Felix

D: In Francia c’è stata di recente la polemica sugli attori pagati troppo, lei che ne pensa?

R: Sì è vero, sono d’accordo. C’è da dire però che la maggior parte degli attori francesi non lavorano molto; io personalmente mi attengo al budget previsto dal film. Poi certo da noi ci sono attori che a volte vengono pagati più dell’incasso del film, e questo è davvero troppo.

D: Com’è stato lavorare con Fabio Volo? Già lo conosceva?

R: No, in realtà non lo conoscevo e forse per questo è andato tutto benissimo. Se avessi saputo che qui in Italia è una star non sarebbe andata così…poi quando l’ho visto, è stato tutto molto semplice e spontaneo, mi ha lasciato molto spazio e non ha mai fatto la “prima donna”, è stato educato: un vero galantuomo.

Fabio Volo

D: Nella tua vita hai la fama di essere uno sciupafemmine, un po’ come il personaggio di Andrea…

R: Io in realtà non mi ritrovo in questa definizione di sciupafemmine o misogino. Spesso si confonde l’essere single con l’essere uno sciupafemmine. Inoltre anche il mio stesso personaggio all’inizio non ha donne accanto a sé, ha solo degli “snack sessuali” che rimangono lì. Quando si alza la mattina dopo quel primo rapporto sessuale, lascia alla ragazza un semplice biglietto con quella frase <<Non ti ho voluto svegliare perché quando dormi sei ancora più bella>>, perché in fondo non ha niente da dirle, non ha il tempo e gli spazi giusti.

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Ilaria Tabet
Laureata alla specialistica Dams di RomaTre in "Studi storici, critici e teorici sul cinema e gli audiovisivi", ho frequentato il Master di giornalismo della Fondazione Internazionale Lelio Basso. Successivamente, ho svolto uno stage presso la redazione del quotidiano "Il Riformista" (con il quale collaboro saltuariamente), nel settore cultura e spettacolo. Scrivere è la mia passione, oltre al cinema, mi interesso soprattutto di letteratura, teatro e musica, di cui scrivo anche attraverso il mio blog:  www.proveculturali.wordpress.com. Alcuni dei miei film preferiti: "Hollywood party", "Schindler's list", "Non ci resta che piangere", "Il Postino", "Cyrano de Bergerac", "Amadeus"...ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto!