Continuando a raccontare la sua comunità con occhio estremamente curioso e punti di vista differenti, con Blitz Steve McQueen (12 anni schiavo) si cimenta con il film in costume ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’East End di Londra, dove la ricchezza etnica del Commonwealth si riscontrava perfettamente con quella che era la quotidianità del quartiere e si rispecchia nei protagonisti di questa storia.
Goerge, con sua madre Rita (Saoirse Ronan), che la donna ha avuto il bambino da una relazione con un soldato di colore, vive nell’est proletario della città, un punto di incontro tra civili e militari, un luogo in cui le barriere non esistono e, esiguo e flebile, vige il mutuo soccorso tra umanità desolate durante i bombardamenti sulla città dei nazisti. I due vivono con il nonno materno (Paul Weller), grande musicista e che ha un forte legame con il nipote.
Blitz racconta l’avventura di Rita e George
Il titolo del film viene da blitzkrieg, l’oscura parola che in tedesco voleva dire “guerra lampo”. Siamo a Londra, è il 1940 e i blitz nazisti nei cieli fanno versare la città in un costante stato di agitazione e allerta. Dopo un poderoso bombardamento, Rita decide di mandare George in campagna, dove si immagina che ci sia meno pericolo e dove lo Stato invita le famiglie a mandare i propri figli nella speranza che, a guerra conclusa, ci sia un futuro. Una decisione che il piccolo protagonista non prende troppo bene. Decide infatti di non salutare neanche la madre mentre è in partenza e mentre lei, affranta, batte le mani sul finestrino, piangendo e dicendogli che lo ama. Una volta sul treno in movimento, George decide di saltare giù per tornare a Londra non appena la locomotiva fosse arrivata fuori città.
L’avventura di George che cerca di tornare a casa assume così i contorni del viaggio picaresco, del racconto di formazione, a metà tra Pinocchio e Dickens, mentre la storia di Rita, a Londra, si popola di inaspettata vitalità e ricchezza nonostante gli orrori della guerra e la ricerca disperata del figlio che, le è stato detto, è scomparso dal treno verso la campagna.
La scuderia Apple TV+
Blitz, prodotto Apple Original, si inserisce nell’ormai consolidata scia di prodotti di altissima qualità realizzati da o in collaborazione con Apple TV+ e sarà infatti disponibile in piattaforma dal 22 ottobre. La produzione sta calamitando moltissimi talenti di alto profilo e McQueen fa senza dubbio parte di una cerchia di registi che possono trovare in questa sede possibilità di esprimersi e talenti a sua disposizione. In Blitz ha non solo la possibilità di sfruttare le grandi doti (anche canore) di Saoirse Ronan, ma anche modo di esercitare al meglio il suo stile di fare cinema con un approccio classico, elegante e solido.
Il dramma della classe operai che fa social catena consente alla narrazione di potersi permettere delle pause di aria e di luce, che vengono poi ovviamente interrotte dalla drammaticità della situazione reale. Steve McQueen trova la sua tonalità in questo mondo di contrasti che non indaga solo la Storia Politica e bellica del Paese, ma anche quella sociale, e in questo aspetto si trova la più grande ricchezza di Blitz, una storia che mette a nudo e glorifica l’umanità che permane anche nel mezzo della distruzione. Per il resto il film è un’avventura abbastanza canonica e elegante, forse tradizionale, ma sincera e travolgente.
Scritto e diretto dallo stesso McQueen, che mancava dal cinema di finzione dai tempi del sottovalutato Widows – Eredità criminale, Blitz ha il potenziale per diventare uno dei principali candidati ai premi dell’anno. Il cast comprende anche Harris Dickinson, Benjamin Clementine, Kathy Burke, Weller, Stephen Graham, Leigh Gill, Mica Ricketts, CJ Beckford, Alex Jennings, Joshua McGuire, Hayley Squires, Erin Kellyman e Sally Messham.
Blitz
Sommario
COn il suo stile elegante s solido, Steve McQueen mette in scena il dramma di una madre ma anche di una nazione intera che sopravvive grazie all’unione.