Primo eroe del suo genere, Doctor Strange porta la vera magia nell’Universo Cinematografico Marvel. Quello che ci avevano mostrato fino a questo momento Loki e Scarlet Witch impallidisce di fronte alla mole di potere mistico che il personaggio, interpretato da Benedict Cumberbatch, introduce in questo mondo. E non si tratta solo di magia, ma anche di visione, di infiniti mondi e cattivoni superni da sconfiggere per trovare l’eroe puro che si cela dentro ognuno di noi.
Stephen Strange è un neurochirurgo di grande talento, capace e molto molto egocentrico, che mette al primo posto successo, soldi e fama personale. Un terribile incidente d’auto cambierà per sempre la sua vita. Le sue preziose mani vengono irreparabilmente danneggiate del violento urto e così Stephen dovrà mettere da parte ego e ambizione per trovare una strada che gli aprirà le porte di una nuova e impensabile vita.

Non solo l’aspetto estetico, ma anche la scelta del cast fa di Doctor Strange, se non uno dei migliori, uno dei prodotti Marvel meglio articolati. L’innegabile confusione con cui viene esposta la storia scricchiola di fronte alla possente presenza scenica di Benedict Cumberbatch, che con beffardo sorriso ed estrema efficacia si cala nel ruolo dell’arrogante Dottore. Di fronte a lui, Tilda Swinton e Mads Mikkelsen occupano due posti di prim’ordine all’interno del racconto, più per appeal che per scrittura dei personaggi, carenza che sminuisce anche il lavoro dei sempre ottimi Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor.


