Il Critico – Crimini tra le righe: recensione del film con Ian McKellen

Presentato a settembre 2023 al Toronto International Film Festival, ha trovato spazio in sala solo dal 3 aprile 2025 in Italia grazie a Universal Pictures.

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Con Il Critico – Crimini tra le righe, il regista Anand Tucker ci porta nei teatri della Londra degli anni ’30, un mondo affascinante e spietato, dominato dall’acida penna del critico Jimmy Erskine, interpretato con magistrale perfidia da Ian McKellen. Basato sul romanzo Curtain Call di Anthony Quinn, il film si muove tra thriller, dramma e commedia nera, offrendo uno sguardo impietoso su un’epoca in cui la critica poteva determinare il destino di un artista con una sola recensione.

 

Ian McKellen incarna Erskine con una raffinatezza e un’energia quasi teatrali: il suo volto solcato dal tempo è un perfetto palcoscenico per esprimere disprezzo, ironia e, a tratti, malinconia. Erskine è un personaggio larger-than-life, un uomo che gode nel distruggere carriere con frasi affilate come lame e che esercita il potere della parola con la sicurezza di chi non teme conseguenze. Tuttavia, quando il nuovo proprietario del Daily Chronicle, il Visconte David Brooke (Mark Strong), minaccia il suo posto, Erskine si trasforma in un animale ferito, pronto a tutto pur di mantenere la sua posizione.

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Al centro della sua macchinazione troviamo la giovane attrice Nina Land (Gemma Arterton), bersaglio delle sue critiche più spietate ma anche pedina chiave nel suo piano di vendetta. Disposta a tutto pur di ottenere il favore della stampa, Nina si lascia coinvolgere in un gioco pericoloso, accettando di sedurre Brooke in cambio di recensioni lusinghiere. Un intreccio che diventa sempre più intricato e che porta a conseguenze inaspettate, segnando il destino di tutti i protagonisti.

The Critic – Mark Strong e Ian McKellen – Cortesia di Universal

Il valore della parola

La sceneggiatura di Patrick Marber (Diario di uno Scandalo) offre dialoghi taglienti e un ritmo serrato, regalando a McKellen battute memorabili che riecheggiano i fasti di personaggi iconici come Addison DeWitt di Eva contro Eva. In un film così ancorato alla parola, la sceneggiatura è senza dubbio un punto di forza, raccontando molto bene il periodo in cui la parola scritta aveva un peso, un valore, era importante ma anche pericolosa e spietata. Tuttavia, se la prima parte del film si distingue per la sua eleganza e la costruzione dei personaggi, il terzo atto risulta più confuso e affrettato, perdendo parte della forza narrativa accumulata fino a quel momento. Nonostante alcuni reshoot e un nuovo montaggio dopo la tiepida accoglienza alla prima del 2023, il film fatica a trovare un equilibrio tra il dramma personale di Erskine e il contesto storico-politico in cui si muove.

Un aspetto particolarmente riuscito però è la resa visiva: la fotografia noir di David Higgs e la scenografia di Lucien Surren contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e sofisticata, perfettamente in linea con il tono del racconto. Il contrasto tra l’opulenza del mondo teatrale e la brutalità della realtà esterna, dominata dalla crescente minaccia del fascismo, aggiunge una dimensione storica che, pur interessante, non sempre viene esplorata con la dovuta profondità.

The Critic – Gemma Arterton e Ian McKellen – Cortesia di Universal

Il cast di Il Critico – Crimini tra le righe

A livello attoriale, oltre a Ian McKellen, brillano anche i comprimari. Gemma Arterton porta sullo schermo una Nina fragile ma ambiziosa, sempre più bella e consapevole a ogni apparizione sullo schermo, mentre Mark Strong tratteggia un Brooke contenuto ma vulnerabile, la cui rigidità nasconde insicurezze profonde. Alfred Enoch, nel ruolo del segretario e amante di Erskine, offre un’interpretazione sottile ma intensa, evidenziando le dinamiche di potere e oppressione legate all’omosessualità nell’Inghilterra dell’epoca.

Il difetto principale di The Critic sta forse nella sua stessa ambizione: nel tentativo di essere al contempo thriller, dramma psicologico e satira sul mondo della critica teatrale, il film rischia di disperdere la sua forza. Le rivelazioni e i colpi di scena si susseguono con un ritmo quasi forsennato, fino a un finale che, pur efficace nel suo cinismo, manca di un vero impatto emotivo.

Nonostante ciò, il film rimane un’esperienza godibile, grazie soprattutto alla prova straordinaria di Ian McKellen, che riesce a rendere Erskine un personaggio tanto detestabile quanto irresistibile. La sua interpretazione ci porta a riflettere sul ruolo della critica, sulla crudeltà del giudizio e sulla fragilità dell’ego artistico, lasciandoci con la sensazione che, in fondo, la vera forza di The Critic risieda proprio nella sua caustica ironia.

Il Critico - Crimini tra le righe
2.5

Sommario

Un’esperienza godibile, grazie soprattutto alla prova straordinaria di Ian McKellen.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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