Knockout – resa dei conti: recensione del film con Gina Carano

Knockout - resa dei conti

A poco meno di un anno dall’uscita del suo ultimo film Contagion, ecco  arrivare Knockout – resa dei conti, il nuovo film di Steven Soderbergh, presentato fuori concorso al Festival di Berlino.  Nonostante le continue dichiarazioni del regista, a suo dire stanco e prossimo alla pensione, la sua vena creativa stenta ad affievolirsi, dimostrandosi sorprendentemente prolifica.

 

Knockout – resa dei conti, racconta le vicende di Mallory Kane (Gina Carano) un agente segreto che lavora per conto di Kenneth (Ewan McGregor) e che si occupa di missioni speciali che i governi non possono autorizzare. Giovane e bellissima, Mallory è la migliore in questo campo. Nonostante ciò la donna viene tradita ed ingannata e decide di vendicarsi degli uomini che l’hanno tradita scovandoli uno per uno. Dovrà usare tutte le sue capacità, i suoi trucchi e le sue abilità per sfuggire dalla trappola che le hanno teso, tornare negli Stati Uniti, proteggere la sua famiglia e ricambiare il favore ai suoi traditori.

Knockout: resa dei conti, il film

A primo acchito la nuova pellicola del regista premio Oscar sembra un film che mescola abilmente la suspence tipica delle spy-story di Hitchcock e le gesta atletiche di James Bond. Dotato di un ottimo inizio ed una affascinante sequenza d’azione magistralmente diretta, il film nell’evolversi della narrazione porta con sé molto limiti, forse troppi. Il talento di Soderbergh è indiscutibile, come molte altre volte, il regista è stato abile a mettere insieme un cast formidabile ed azzeccato, partendo dai vari co-protagonisti fino ad arrivare all’esordiente Gina Carano, nello stesso tempo tosta e affascinante, ma soprattutto molto brava nel rendere totalmente credibile le sue peripezie in lungo e in largo per l’Europa.

Non a caso l’attrice è stata scelta soprattutto per il suo passato di campionessa di Arti Marziali Miste. Tuttavia,  il vero limite del film è proprio quello di essere concentrato troppo sulla protagonista femminile, tralasciando completamente tutti i vari dettagli collaterali che sono meno importanti, ma molto spesso fondamentali per caratterizzarne la storia, soprattutto quando la partita si gioca su un campo intricato e ingannevole. A farne le spese sono la storia e soprattutto il ritmo, costellato di alti e bassi che inevitabilmente ne compromettono l’equilibrio. In questo senso la scelta di raccontare gran parte del film in un lungo flashback a bordo di un auto in fuga, appesantisce ulteriormente la narrazione.

Knockout - resa dei conti

Nonostante ciò, la pellicola rimane di grande fattura, regalando bellissime sequenze d’azione pura e attimi sospesi, lasciando spazio anche a intricati sotto testi che forse potrebbero sembrare totalmente gratuiti.  Knockout – resa dei conti, è la storia di una donna che combatte in un mondo dominato dagli uomini e che inevitabilmente la porta a dover porre rimedio con il suo talento a questa condizione.

E’ inoltre una storia di vendetta verso coloro che hanno tradito le buone intenzioni e che meritano tutto l’accanimento con il quale la protagonista cerca di vendicarsi. E’ senz’altro un film che nonostante tutto ha le giuste componenti per ritagliarsi uno spazio importante all’interno del genere con il quale cerca di confrontarsi, e sicuramente le innumerevoli scene concitate regaleranno più di un sussulto allo spettatore.

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