Che fareste se la persona di cui siete innamorati, da un momento all’altro, non si ricordasse più di voi? È lo spunto da cui parte il dramma sentimentale appena sfornato dalla Spyglass Entertainment e diretto da Michael Sucsy: La memoria del cuore.
Paige
(Rachel
McAdams) e Leo (Channing Tatum) sono
una perfetta coppia di neo-sposini: innamorati, conducono una vita
da artisti a Chicago piena di soddisfazioni personali e
professionali (lui possiede uno studio di registrazione, lei è
un’affermata scultrice). Una sera restano vittime di un incidente
d’auto: lui ne uscirà quasi illeso, mentre la giovane donna
riporterà un trauma cranico.
Al suo risveglio, Paige non ricorda nulla degli ultimi 5 anni della sua vita, il matrimonio e la vita insieme a Leo, ora per lei un perfetto sconosciuto, sono stati rimossi. La memoria di Paige è ferma ai tempi dell’Università, quando ancora sognava di diventare avvocato e andava d’amore e d’accordo con i genitori Sam e Rita (Bill Thornton e Jessica Lange). Una donna diversa che sembra essere tornata ai vecchi flirt (l’ex fidanzato Jeremy abbandonato poco prima di salire all’altare), e ad uno stile di vita anni prima ripudiato, unica certezza cui ora Paige può aggrapparsi in attesa che i ricordi più recenti tornino a galla. Leo si trova così a dover riconquistare per la seconda volta l’amore di sua moglie, e inizia a corteggiare Paige ripartendo da zero, con tanto di primo appuntamento romantico.
La memoria del cuore
Pur vantando una buona idea di partenza (la storia realmente accaduta ad una coppia del New Mexico), la seconda prova alla regia di Sucsy delude nei risultati, mal supportata da una sceneggiatura banale che, a tratti, sfocia addirittura nel ridicolo. I dialoghi sono infatti privi di spessore, caratterizzati da uno stile tipico del genere melò-sentimentale in cui la pellicola s’inserisce (e persino una fuoriclasse come Jessica Lange ne risente).
Accanto
alla povertà del testo, spicca la prova insoddisfacente di
Channing Tatum, piuttosto inespressivo, senza
contare il terribile doppiaggio italiano, che di certo non ha
aiutato il giovane attore dell’Alabama. Peccato per la
McAdams, promettente 33enne che ha di recente
mostrato di avere stoffa (vedi
Midnight in Paris), oltre ad una simpatia e uno charme
tutto naturale qui un po’ sprecati.
Certo, qua e là una gag divertente riesce a far risalire il livello del film, tuttavia, La memoria del cuore dà l’idea di un’occasione mancata, di un tema interessante che non è stato sviluppato a dovere (si vada invece a rivedere come, 20 anni fa, Mike Nichols trattò lo stesso argomento in A proposito di Henry).
Non male le musiche di Rachel Portman e Michael Brook, in linea con l’atmosfera sentimental-drammatica della vicenda. Il film, nelle sale italiane il 25 luglio, ha superato in America i 100 milioni di incasso.