La verità nascosta: recensione del film con Quim Gutiérrez

Arriva nelle sale cinematografiche italiane La verità nascosta, dall’originale La cara oculta, letteralmente tradotto Il lato Oscuro.

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Arriva nelle sale cinematografiche italiane La verità nascosta, dall’originale La cara oculta, letteralmente tradotto Il lato Oscuro. In La verità nascosta, Adrián, un maestro dell’Orchestra Filarmonica di Bogotà e la sua fidanzata Belén sembrano essere molto innamorati. Però quando lei comincia a dubitare della sua fedeltà, sparisce senza lasciare traccia. Afflitto, Adrián si consola grazie alla sua musica e tra le braccia di Fabiana. Ma, mentre la passione tra i due comincia a crescere, iniziano ad affiorare domande sulla misteriosa scomparsa di Belén.

 

La verità nascosta è ostacolato da una debole sceneggiatura

Nonostante una messa in scena discreta ed un interessante inizio, La verità nascosta, è un thriller che esplora i limiti della gelosia e del tradimento, disinteressandosi completamente del genere nel quale tenta di insinuarsi. I limiti di questo film sono presto svelati. La verità nascosta, diretto da , è ricco dei cliché tipici del thriller che sin dalle prime battute non aiutano a far decollare la storia. Il vero punto debole di quest’opera però è senz’altro la sceneggiatura, che cerca di intrecciare una storia già debole sin dal principio con sotto-trame superflue.

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Martina Garcia in La verità nascosta
Martina Garcia in La verità nascosta © Fox

Il risultato è un trama confusa e un utilizzo errato del flashback. Non si può pretendere di suscitare suspanse e tensione con un racconto che si sviluppa in gran parte in maniera indiretta, senza coinvolgere in prima persona lo spettatore e impedendone l’immedesimazione. Per intenderci, è come se un racconto di Lovecraft venisse scritto in terza persona. Inevitabilmente la tensione di inizio film si appiattisce finendo per arenarsi definitivamente in un ritmo blando e a tratti noioso.

Una delusione su più fronti

Altro punto debole della storia sono i dialoghi, a tratti fuori luogo e del tutto banali che ne indeboliscono ulteriormente il film. L’unica componente filmica a salvarsi è la partitura di Juan Federico Jusid, intensa ed emozionante quanto basta da risollevare il finale di un film che non sorprende neppure negli ultimi istanti. Il risultato è una storia di passione e triangoli amorosi che finisce per rimanere tale, mettendo da parte molti stilemi che un genere come questo esige.

La verità nascosta
1.5

Sommario

La verità nascosta non riesce a tenere fede alle sue premesse, dimostrandosi un thriller inconsistente a livello di sceneggiatura e che pertanto non sostiene adeguatamente le importanti tematiche che vorrebbe trattare.

Francesco Madeo
Francesco Madeo
Laureato in Scienze Umanistiche-Cinema e in Organizzazione e Marketing della Comunicazione d'Impresa è l'ideatore di Cinefilos.it assieme a Chiara Guida e Domenico Madeo.

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