Martyrs – Una bambina spaventata e ferita, corre urlando lungo una strada di periferia. Quella bambina, accolta in un centro per l’infanzia, continua ad essere sempre spaventata e ad avere spaventose visioni. Dopo qualche anno, una famiglia apparentemente tranquilla viene trucidata da due giovani donne.
È questo l’inizio
di Martyrs, che si aggiunge al nutrito
filone horror-splatter che imperversa nelle sale cinematografiche
contemporanee.Un film che basato su una trama ai limiti del
possibile, mette a nudo un maldestro tentativo da dare un fondo di
misticismo ad un film che rimane tuttavia ancorato al genere senza
offrire nulla più che intrattenimento, il quale in verità è molto
relativo, considerando che a metà film, se non prima, la maggior
parte delle persone in sala ha lasciato vuota la propria
poltrona.
Martyrs
Presentato al Festival Internazionale del film di Roma nella sezione Extra curata da Mario Sesti, Martyrs presenta in questo la sua unica nota positiva: un film di genere horror splatter presentato ad un festival. Tuttavia si tratta del contesto e non del film, il quale invece a detta degli esperti del genere, non è assolutamente all’altezza dei primi due Saw o di The Ring. Deludente.