Esce al cinema il 18 ottobre Nessuno come noi, il nuovo film di Volfango De Biasi con nel cast Alessandro Preziosi e Sarah Felberbaum, nei panni dei due protagonisti.
Nessuno come noi, la trama
Torino, anni Ottanta. Vince (Vincenzo Crea) è innamorato della sua migliore amica Cate (Sabrina Martina). È timido e secchione, con la passione per la scrittura. Quando in classe arriva Romeo (Leonardo Pazzagli), che al contrario non ha voglia di studiare, è estroverso e ama divertirsi, i due diventano subito amici. Betty (Sarah Felberbaum), la loro insegnante di italiano, è una donna delusa dagli uomini, che preferisce una vita da single. Almeno fino a quando non conosce Umberto (Alessandro Preziosi), il padre di Romeo, noto professore universitario, affascinante quanto narciso, fin troppo sicuro di sé, sposato con Ludovica (Christiane Filangieri), a cui lo lega ormai solo la routine quotidiana di un rapporto freddo e distaccato. Betty e Umberto intrecciano una relazione che si fa sempre più importante per entrambi. Nel frattempo, anche Vince, Romeo e Cate sono protagonisti di un triangolo amoroso.
Dopo il documentario Crazy for Football, dopo aver diretto e scritto tre film di Natale – altri due li ha sceneggiati per Neri Parenti – Volfango De Biasi dirige Nessuno come noi, commedia romantica e racconto di formazione – quella del giovane Vince, futuro scrittore alle prese col primo amore. Il lavoro è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, ma la sceneggiatura si deve anche a De Biasi stesso, con Tiziana Martini e Marco Ponti. Ed è proprio nella scrittura che il film sembra carente.

La narrazione procede attraverso una serie di stereotipi. C’è l’uomo burbero e assertivo che, innamorato, si scopre fragile; c’è la donna emancipata e indipendente che infondo aspetta il principe azzurro, soddisfatta del ruolo di amante, ma poi pronta a lamentare l’assenza dell’amato, quando questi è occupato con la famiglia. Ci sono balli in mezzo alla strada perché “siamo liberi” e corse a perdifiato alla stazione per fermare l’amata in partenza. Questo repertorio abusato, anziché rendere l’intensità del rapporto tra i due, la raffredda e allontana il pubblico. Betty e Umberto sono disposti a mettere in discussione tutto l’uno per l’altra.
Allo spettatore dovrebbe arrivare la forza emotiva del sentimento che li lega, la sua profondità spiazzante, sostenuta da un maggiore scavo nelle personalità e nel vissuto dei due. Invece, dopo un inizio intrigante, coi due opposti che si attraggono e un buon mix di ironia e seduzione, il film scivola senza spunti originali fino all’epilogo, tra primi piani di maniera e dialoghi spesso scontati. Se Preziosi riesce a tratti a dare vita al suo personaggio, grazie alla sua solidità attoriale, e Sarah Felberbaum ben incarna la tipica bellezza anni Ottanta, stile Debbie Harry, questo però non basta.
Neanche l’intreccio riguardante i tre ragazzi, protagonista Vincenzo Crea (I figli della notte) porta un po’ di freschezza. L’unico elemento davvero efficace resta proprio l’ambientazione eighties ben ricreata. Una colonna sonora che va dagli A-ha agli Spandau Ballet, ascoltati rigorosamente su cassetta; il rimando a Top Gun; una sequenza sulla neve che ricorda il video di Last Christmas degli Wham! L’abbigliamento: camperos, giubbotti imbottiti e maglioni dai colori sgargianti; i primi telefoni cellulari. Il film appare, dunque, una scatola il cui contenuto non è all’altezza della confezione, curata e accattivante.


