Iniziamo la nostra analisi del thriller diretto da James Hawes con una nota di demerito per la scelta del titolo italiano. Può anche starci che la traduzione letterale dell’originale Operazione Vendetta non fosse particolarmente appetibile per intrigare il pubblico nostrano, ma scegliere un titolo così eclatante e, ancor peggio, tutto sommato fuorviante rispetto all natura stessa del film, appare a nostro avviso una decisione discutibile. Perché a conti fatti quello che la storia e il robusto arco narrativo del protagonista rappresentano con pienezza è proprio quanto sia complesso, a livello psicologico ed emotivo, mettere in atto la vendetta stessa.
La trama di Operazione Vendetta
La trama di Operazione Vendetta, ispirata dal romanzo omonimo scritto da Robert Littell, vede l’analista della CIA Charlie Heller (Rami Malek) perdere la sua amata moglie Sarah (Rachel Brosnahan) in seguito a un attentato terroristico nel cuore di Londra. Quando l’uomo capisce che l’agenzia non sta adoperando tutti i propri mezzi a disposizione per catturare i colpevoli dell’omocidio, Heller decide di tentare da solo di scovare i colpevoli e far loro pagare il prezzo delle azioni sanguinose…
Se Operazione Vendetta si rivela un lungometraggio decisamente sopra la media di questo tipo di produzioni è perché molti degli elementi che lo compongono sono stati sviluppati con evidente lucidità. A parte qualche sbavatura di verosimiglianza e uno showdown finale che contiene un momento non plausibile, la sceneggiatura funziona davvero bene; a partire da una trama che non rinuncia alla complessità della classica spy-story ambientata in diverse parti del mondo ma al tempo stesso si tiene aggrappata alla delineazione interessante di un personaggio tutt’altro che scontato.
Charlie Heller è una figura in chiaroscuro
Charlie Heller infatti è un uomo che segue i propri impulsi anche quando sono fuorvianti, se non addirittura sbagliati, Invece di essere il freddo calcolatore che cerca soltanto sangue e vendetta è un uomo che si lascia trasportare dal dolore, il quale una volta osservato il colore del sangue sulle proprie mani inizia a interrogarsi riguardo le proprie azioni. Insomma, non siamo di fronte al solito eroe che stravolge la propria mentalità e il proprio stile di vita perché é tutto sommato giusto adoperare il concetto di “occhio per occhio” nei confronti di criminali, quanto piuttosto a un uomo che ogni volta sceglie di ribadire le proprie intenzioni anche dopo aver capito quanto siano discutibili, se non contraddittorie.
E questo rende Heller una figura in chiaroscuro con cui non si può necessariamente essere d’accordo, ma che si comprende soprattutto quando mostra le proprie fragilità. Altra scelta azzeccata di conseguenza si rivela quella di Rami Malek come protagonista, attore che non possiede a nostro avviso una gamma troppo ampia di timbri ma sa molto bene come evidenziare le “zone grigie” di un ruolo, rendendole plausibili. Quando poi il cast di supporto è composto anche dalla Brosnahan, da Laurence Fishburne, Holt MccAllany, Julianne Nicholson, Caitriona Balfe, Jon Bernthal e Michael Stuhlbarg, ecco che Operazione Vendetta eleva il proprio livello anche grazie agli attori che lo interpretano.
Altro punto a favore del thriller è la regia di Hawes, sempre controllata anche quando deve necessariamente mettere in scena lo spettacolo del genere. Il regista dimostra un pieno controllo del proprio lungometraggio, che non si fa quasi mai gratuito, e questo nel cinema mainstream contemporaneo è un gran pregio.
Un tono pessimistico
Ultimo e forse più importante pregio di Operazione Vendetta, soprattutto nella prima parte, è il tono pessimistico con cui mette in scena le macchinazioni ordite da coloro che detengono un enorme potere e lo adoperano nell’ombra, indisturbati. Ci sono dei momenti in cui il film ricorda, anche se ovviamente alla lontana, un capolavoro come I tre giorni del Condor di Sydney Pollack, altro thriller spionistico che in qualche modo raccontava il periodo storico in cui era stato realizzato, di certo non facile per l’America post Watergate.
Ecco, Operazione Vendetta sembra volere in filigrana farci vedere che oggi l’America è retta da istituzioni più o meno legittime e trasparenti di cui è lecito dubitare. Se anche questo, oltre ovviamente a fornire un intrattenimento intelligente e non scontato, era l’intento alla base del progetto, allora la nostra ammirazione nei confronti del film di Hawes non può che accrescersi…
Operazione Vendetta
Sommario
Operazione Vendetta sembra volere in filigrana farci vedere che oggi l’America è retta da istituzioni più o meno legittime e trasparenti di cui è lecito dubitare.