Pearl: recensione del film di Ti West con Mia Goth

La recensione di Pearl, prequel di X - A Sexy Horror Story di Ti West e con Mia Goth assoluta protagonista, presentato a Venezia 79.

Pearl

Prima che Dorothy la percorresse nel 1939, una giovane del Kansas si è lasciata catturare dalla luminescenza della strada di mattoni gialli di Oz, e vi ha consegnato tutta la sua anima. Ti West e Mia Goth hanno presentato fuori concorso a Venezia 79 Pearl, prequel di X – A Sexy Horror Story uscito nelle sale italiane a marzo, e incentrato sulla figura della temibilissima villain del film, che vi immergerà in uno spettacolo di technicolor e disillusioni taglienti come un’accetta.

 

Come si diventa una villain terrificante?

Ambientato nel 1918, all’epoca della pandemia di influenza spagnola e della Prima Guerra Mondiale, il film esplora le origini di Pearl, il personaggio malvagio di X. Sentendosi intrappolata nell’isolata fattoria di famiglia, Pearl ha il compito di occuparsi del padre malato e in coma, mentre è sottoposta al duro controllo della crudele madre. La giovane sogna di poter prendere parte alla vita glamour che ha visto rappresentata nei film di Hollywood, ma le sue ambizioni e le dure repressioni imposte dalla madre la renderanno tutt’altro che una candida perla.

La sceneggiatura di Pearl è stata scritta a due mani da Ti West e Mia Goth e, al di là del fulcro tematico che sapevamo già essere la backstory della villain di X, capiamo immediatamente che questo film è costruito su Mia Goth. Solo un’attrice così accattivante e al contempo capace di scatenare una furia omicida a cui non possono essere imposti freni sarebbe stata in grado di dare vita a un personaggio vittima di un contesto sociale e famigliare ostile, dalla psicologia completamente deviata, ma profondamente divertente.

Pearl: la prima vera donna di Ti West

Pearl è il film più femminile, camp e divertente di Ti West. Il personaggio di Mia Goth potrebbe benissimo abitare l’House of The Devil che il regista ha accuratamente dipinto nel film del 2009, ma potrebbe stupirci anche in uno spettacolo di cabaret e farci morire dalle risate. Non solo: nella sua totale artificiosità, Pearl riesce a trovare un appiglio con il presente, dando vita a uno dei pochi – se non nulli – horror pandemici che hanno trovato distribuzione in Italia e attingendo al contesto bellico solo per ciò che è funzionale al racconto della backstory di una villain. Quello che Pearl diventerà in X è il risultato di un’educazione rigidissima ma, soprattutto, dell’isolamento imposto tanto da chi le sta accanto e teme per lei quanto dalla costrizione di comportarsi come “angelo del focolare” mentre gli uomini sono andati in guerra e vi è un’epidemia terribile in corso.

Il personaggio di Pearl terrorizzerà in X ma, paradossalmente, in questo prequel è l’unica a non avere mai paura. Pearl guarda al futuro con speranza, vuole partire per l’Europa, che le regalerà cultura e spettacolo, lasciarsi alle spalle un’ambientazione paesana che non offre futuro a chi manifesta curiosità e talento. Solo rifugiandosi al cinematografo o nella vastità della campagna, Pearl può librarsi in altissimo, dove rifulge quella stella a cui ha affidato il sogno di “diventare la più grande star del mondo”, per poter fuggire molto, molto lontano.

La regia di Ti West segue i pensieri forsennati di Pearl, che ne dettano differenti approcci alla fisicità: passiamo da sequenze oniriche a soluzioni di montaggio agilissime, ci perdiamo tra la vivacità di colori che segna la visione del mondo di Pearl e la rigidità di una responsabilità ingombrante che vieta di sognare. L’integerrima madre tedesca di Pearl indossa abiti vittoriani, è legata a un’idea di Europa completamente opposta a quella della figlia, su cui riversa ogni frustrazione di un equilibrio famigliare che si è ormai rotto da tempo e il modo in cui viene “raccontata” la vita in casa è totalmente contrapposto alle soluzioni visive ideate per esplorare la mente di Pearl.

X – A Sexy Horror Story porterà una giovane stella nascente del cinema porno alla vecchia casa di Pearl. Pearl guarderà Maxime con avidità, cercando di succhiarle via tutto il talento che lei aveva ed è andato sprecato. Sembra impossibile che la coloratissima Pearl possa tramutarsi in una presenza spettrale in X – A Sexy Horror Story e l’averne già la consapevolezza rende il viaggio di Pearl ancora più mesto. Ma non temete: se la Pearl di X vi spaventa, potete sempre tornare indietro e guardare il mondo con gli occhi della Pearl giovane, una piccola Dorothy a cui sono state sottratte le scarpette rosse.

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