Quello che so sull'amore

Gabriele Muccino torna al cinema dopo Sette Anime, e lo fa con Quello che so sull’amore: una commedia sui sentimenti, sulla maturità e sulla necessità di crescere. Il regista italiano trapiantato a Hollywood racconta la storia di un ex calciatore professionista che cerca di recuperare il rapporto con il figlio, mentre la sua ex moglie sta per risposarsi. Impantanato in un’esistenza infantile, il protagonista di Quello che so sull’amore si trova una via di salvezza nella relazione con suo figlio, diventando l’allenatore della sua squadra di calcio e suscitando grande scompiglio nelle mamme single dei ragazzini. Alla fine però, il nostro cercherà di emergere dal baratro del fallimento innescando una serie di reazioni impreviste e cominciando, per la prima volta, a prendersi delle responsabilità verso le persone che ama.

 

Il film di Muccino è una storia semplice e lineare, che dall’inizio annuncia il suo lieto fine, con uno svolgimento un po’ insolito per il regista, che in Italia ci aveva abituato a storie tragiche e donne isteriche. Quello che so sull’amore non racconta nulla di tutto ciò, mostra solamente, in tono purtroppo piatto, una piccola parte della vita di una persona, nel momento in cui decide di diventare un uomo diverso. Ad interpretare il protagonista è Gerard Butler, affiancato da un gruppo di bellissime capeggiato da Jessica Biel, a cui fanno seguito Catherine Zeta-Jones e Uma Thurman.

Piccolo e colorito ruolo anche per Dennis Quaid che sembra calato a pennello nel personaggio del viscido riccone. Il film arriva in Italia dopo un sonoro insuccesso al botteghino in America che ha fatto discutere molto intorno alla validità del film. In realtà, lungi dall’essere un film di Muccino, quello in questione è una classica commedia americana a sfondo romantico, in cui dopo tante scelte sbagliate i protagonisti si ritrovano e si perdonano. Unica nota diversa è che il film manca di brio e di spinta, rivelandosi un ozioso trascinarsi in avanti di scene, legate da una trama, ma senza nessun sobbalzo emozionale. Un po’ in ombra anche la colonna sonora del sempre bravo Andrea Guerra, che continua la fortunata collaborazione con Muccino, ma che qui si distingue un po’ meno rispetto al suo solito.

Sappiamo però bene che Gabriele riesce a realizzare ottimi film, e anche in questo caso, la sua regia accompagna di discrezione gli eventi, riservandosi qualche guizzo estetico, senza però strafare. Quello che so sull’amore è un film godibile, senza pretese, che siamo sicuri possa riscuotere un buon successo qui in Italia, soprattutto considerando il forte seguito che il regista continua ad avere in patria.

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