Benvenuto Presidente: recensione del film con Claudio Bisio

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Arriva al cinema distribuito da 01 Distribution il film di Riccardo Milani Benvenuto Presidente, con protagonista Claudio Bisio.

 

Ne Benvenuto Presidente il Parlamento Italiano non riesce a trovare un accordo sull’elezione del presidente della Repubblica e a un certo punto tutte le forze politiche per scherno e protesta eleggono Giuseppe Garibaldi. Ma in Italia solo uno ha tutti i requisiti per diventare presidente. “Peppino”, così chiamato dai suoi amici,  è pervaso da uno inguaribile ottimismo e vive nella quiete di un paesino di montagna. Strappato dalla sulla vita si ritroverà a ricoprire un ruolo per quale si pensa essere inadeguato…

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Riccardo Milani porta in scena una commedia leggera, che prende uno dei temi più visitati nel cinema “l’uomo qualunque che sale al potere” invaso da quel senso di ingenuità che lo porta ad essere simpatico ed ironico su tutto il severo protocollo del palazzo. Ma più che le gag e i lati comici, che sono ben riusciti e incontrano facilmente il sorriso della platea, si conferma il momento d’oro dello sceneggiatore, Fabio Bonifacci che sarà al cinema con tre suoi lavori (Amiche da morire e Il principe Abusivo).

Viene tracciato un percorso che tocca la cultura popolare e viene riletta nei toni della commedia senza però farsi tentare dalla battuta facile che nasce dalla propaganda o dal consenso generale. La storia che il regista romano riprende è equilibrata nel ripercorre le fasi del personaggio-Bisio che vanno dalla proclamazione sino alla morale sottile ma pungente che il film racchiude in sé. Ma che purtroppo perde di ritmo e verve nei vari appuntamenti “d’agenda” che il Presidente deve rispettare a discapito di una certa continuità narrativa. Altre sequenze invece sono rese ridondati da una musica di repertorio ben curata ma troppo presente.

Nel cast artistico, spicca la bravura di Claudio Bisio anche se nel finale si sfuma facendo vedere di più l’attore; convincente è il ruolo di Kasia Smutniak nel duplice ruolo di donna di palazzo che riscopre la sua doppia identità. Ma l’originalità la rappresentano Giuseppe Fiorello, Cesare Bocci e Massimo Popolizio, i tre politici-eminenze grige che se pur non volutamente schierate da nessuna parte, rendono perfettamente un ritratto agrodolce della politica, con tutte le contraddizioni e le malefatte che nascondo. Altra piacevole sorpresa è scoprire il ruolo “dei poteri forti” in Lina Wertmüller, Pupi Avati, Steve della Casa e Gianni Rondolino, strappando l’ulteriore sorriso e aggiungendo la ciliegina sulla torta.

Benvenuto Presidente è un gradevole film comico che si collega ai recentissimi, Viva la libertà di Roberto Andò, Viva l’Italia di Massimiliano Bruno e Al Tutto Tutto, Niente Niente con Antonio Albanese. Anche se in quest’ultimo caso non c’è nessuna volontà di indirizzare la battuta alla politica ma piuttosto si usa la favola per riscoprire i lati buoni della commedia all’italiana. Dal 21 Marzo al cinema e in anteprima il 16 Febbraio al Festival di Bari.

Stefania Buccinnà
Stefania Buccinnà
Sono un appassionata di Cinema e Serie televisive americane, motivo per cui mi sono iscritta all'università e mi sono laureata in Saperi e Tecniche dello Spettacolo Digitale presso l'università La Sapienza in Roma dove ho conseguito anche un Master di Primo Livello in Montaggio Video e Audio. Amo costruire strutture per immagini e scrivo per piacere, pensando che le due cose sono molto simili ma con grammatiche diverse. In fondo per me, scrivere una frase è come mettere insieme una scena.

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