Cosa avviene durante gli annuali incontri del G7? I registi Guy Maddin, Evan e Galen Johnson provano ad immaginare tale situazione condendola di elementi soprannaturali, fantasy e anche horror, ma soprattutto satirici. Prende così forma Rumors, il film presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2024 che vanta un cast d’eccezione composto tra gli altri da Cate Blanchett e Charles Dance. Un film che punta dunque a farsi beffe dei principali leader mondiali – più o meno ispirati ai loro reali corrispettivi – e dell’attuale situazione politica. Seppure le premesse sembrino promettere grandi risate, però, il film purtroppo si spegne ben presto. Ma andiamo con ordine.
La trama di Rumors
La vicenda del film ha luogo durante il vertice annuale del G7, dove i sette leader delle più ricche democrazie liberali del mondo si ritrovano per discutere delle problematiche globali e delle possibili azioni per risolverle. Mentre tentano però di redigere la loro dichiarazione provvisoria, nel bel mezzo di un bosco, si accorgono di essere stati lasciati soli, abbandonati a loro stessi. Nel tentativo di uscire da quella situazione, si imbattono in una serie di imprevisti soprannaturali del tutto inaspettati. Nel cast, tra gli altri, Cate Blanchett nel ruolo del primo ministro tedesco e Rolando Ravello di quello italiano. Charles Dance è il presidente degli Stati uniti, mentre Alicia Vikander ricopre il ruolo del Presidente della Commissione Europea.
Rumors è un film dalle buone premesse…
Come si diceva, l’inizio di Rumors è di quelli che promettono grandi risate ai danni dei leader mondiali, attaccabili sotto innumerevoli punti di vista. Il raduno del G7 nel film diventa infatti l’occasione non per parlare dei reali problemi dei paesi partecipanti quanto una sorta di giornata tra amici. Si alternano così mangiate, bevute, chiacchiere, risate ma anche momenti di confessione in cui i sette leader posso rivelarsi l’un l’altro preoccupazioni e segreti inconfessabili (il primo ministro italiano, a tal proposito, non delude le aspettative e regala probabilmente la maggior risata del film).
Naturalmente i sette leader non sono solo specchio dei reali capi di governo (quello di Charles Dance è palesemente una parodia del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Cate Blanchett è acconciata come Angela Merkel), ma anche incarnazione degli stereotipi dei rispettivi paesi e immagine di come gli interi governi di questi vengono visti all’estero. Le maggiori risate le fornisce anche in questo caso il primo ministro italiano di Ravello, continuamente servile, disattento ma capace di tirare fuori del cibo dalla propria giacca ad ogni momento.
… che però si esuriscono ben presto
Insomma, le premesse offerte dalle prime scene del film – che descrivono in tali termini questi personaggi – sembrano essere buone per potersi fare fragorose risate. Tuttavia, i problemi iniziano quando inizia l’avventura vera e propria dei protagonisti. È a quel punto, quando i sette si avventurano nel bosco che le buone idee del film sembrano finire, lasciando il posto ad una serie di lungaggini che finiscono per fare ben poco oltre che annoiare. Lo smarrimento nel bosco dovrebbe servire come allegoria per l’attuale situazione globale, ma non riesce ad essere fonte per nuove convincenti gag, tutte riservate alla prima parte di Rumors.
Da qui in avanti il film sembra prendersi troppo sul serio, pur se continuando a proporre alcune situazioni assurde se non surrealiste (il cervello gigante che compare ad un certo punto). Indubbiamente il girare a vuoto dei sette protagonisti è esso stesso un elemento voluto e indicativo di ciò che i registi vogliono comunicare, ma la sensazione è che il film viva progressivamente un appesantimento, complice l’introduzione di una serie di elementi come un’inspiegata apocalisse, l’arrivo di misteriosi zombie dal passato e la spaventosa intelligenza artificiale.
Certo, non manca qualche guizzo di tanto in tanto ma l’obiettivo viene generalmente mancato, complice anche una durata eccessiva (118 minuti) a fronte di un limitato numero di trovate capaci di sostenerla. Si giunge così al finale che ci si è lasciati ormai alle spalle le risate iniziali, accompagnati ormai unicamente da un misto di noia e disinteresse. Il che è un peccato, visto comunque il cast composto per Rumors, ma seppure gli attori coinvolti non deludono con le loro interpretazioni, ciò non basta per sostenere un progetto che non sembra poter avere poi molto da dire.
Rumors
Sommario
Rumors non riesce a tenere fede alle premesse poste con le sue prime scene. Queste offrono infatti una serie di convincenti gag satiriche sui leader politici del G7, ma nel momento in cui si entra nel vivo del racconto le buone idee scarseggiano e il divertimento viene sostituito da un senso di noia e smarrimento, come quello provato dai protagonisti.