Scott Pilgrim vs. the World: recensione del film

film adolescenziali

Scott Pilgrim vs. the World è il film del 2010 diretto da Edgar Wright ed interpretato da Michael Cera. Il film è basato sul fumetto Scott Pilgrim, creato da Bryan Lee O’Malley. Scott Pilgrim, bassista adolescente, si innamora della bella Ramona Flowers, quello che non sa è che per poter star con lei dovrà sconfiggere i suoi sette agguerriti ex fidanzati.

 

Il regista de L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz ritorna in sala con questo brillante film dal genere non definito, girato come un videogame con tanto di combattimenti alla Street Fighter e altre decine di riferimenti al mondo dei videogiochi, si dimostra da subito fresco e molto divertente. Protagonista della pellicola è Michael Cera, giovane canadese salito alla ribalta dopo Juno dove interpretava il compagno di scuola con cui Ellen Page aveva concepito il suo bambino, e che poi è stato avvistato in altre commedie apprezzabili come Nick & Norah e Suxbad.

Come nei precedenti lavori di Cera si ritrova con un personaggio come quello di Scott Pilgrim perfetto per lui e questo fa sì che non sfiguri mai per tutta la storia.  Nel ruolo di Ramona Flowers invece troviamo Mary Elizabeth Winstead già vista in A prova di morte di Quentin Tarantino, Die Hard 4 e Final Destination 3 e in quello dell’amico Wallace il fratello minore di Macaulay, Kieran Culkin.

Scott Pilgrim vs. the World, a metà strada tra sogno romantico e videogiochi

Scott Pilgrim vs. the WorldIl cast di Scott Pilgrim vs. the World è poi completato da altri nomi di rilievo, tre dei sette fidanzati, sono interpretati dalla “torcia umana” Chris Evans, da “Superman” Brandon Routh e da “Jack Whitman” Jason Schwartzman, inoltre camei interessanti per Clifton Collins Jr. e Thomas Jane. Il film è basato sull’omonimo fumetto scritto da Bryan Lee O’Malley, ed è molto caratterizzato e di difficile comparazione con altre opere, anche se stilisticamente ricorda i vecchi film a tecnica mista Chi ha incastrato Roger Rabbit ? e Fuga dal mondo dei sogni, sebbene qua l’animazione sia utilizzata diversamente.

Per chi ha visto gli altri film di Edgar Wright, con spesso protagonista il divertente Simon Pegg, questo piacerà sicuramente in quanto esprime una maggiore maturità e un minore livello di “demenzialità” che aveva contraddistinto il regista finora. Non mancano comunque le sequenza divertenti e questo permette uno scorrimento disinvolto del film in modo da non annoiare anche lo spettatore più esigente.

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