Difficoltà a reperire fondi e distribuzione, un lungo periodo di gestazione, uscite rimandate e polemiche ad accompagnarlo: Snowden, di Oliver Stone, non ha certo avuto vita facile fino a questo momento, ma non c’è da stupirsene. Il film, che racconta la vita assolutamente fuori dall’ordinario di Edward Snowden, ha però cominciato la sua lunga marcia dei Festival e arriva anche a Roma, per l’undicesima edizione della manifestazione capitolina dedicata alla settima arte.
Edward ha preso la sua decisione, racconterà al mondo intero quello che sa, quello che ha scoperto con stupore e angoscia durante il suo lavoro alla NSA. Con lui, affidatari privilegiati di un messaggio che avrebbe sconvolto le fondamenta degli Stati Uniti e del mondo intero, ci sono la documentarista Laura Poitras e Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, di The Guardian. Nelle loro mani, Edward consegna la storia che cambierà per sempre la loro vita.
Snowden: il nuovo trailer del film di Oliver Stone
L’avvenimento, storicamente molto recente e “caldo”, ha avuto effetto immediato su tutta l’opinione pubblica, trasformando il modo degli utenti di rapportarsi a internet. Consapevole della “patata bollente” con cui avrebbe avuto a che fare, Stone gioca sul sicuro e realizza un biopic dalla forma rassicurante e dalla struttura nota, che come unico guizzo si concede l’incipit nel futuro, con Edward già in comunicazione con la troupe della rivista britannica, deciso a cambiare per sempre la sua vita uscendo allo scoperto. Una figura eroica nonostante la fragilità del corpo in cui è costretto tutt’ora a vivere, in asilo politico a Mosca, un vera cavaliere del nostro tempo che ha rivelato al mondo che siano sorvegliati 24 ore al giorno.
Protagonista del film è
Joseph
Gordon-Levitt, che a parte l’ovvia mancanza di
somiglianza fisica con il personeggio, riesce a mettere in scena i
turbamenti dell’uomo Snowden di fronte alle
scoperte e alle prese di coscienza dell’informatico geniale in
forze alla CIA. Al suo fianco
Shailene Woodley, nei panni dell’attuale
compagna di Edward, Lindsay Mills, appiglio
fondamentale per il protagonista al mondo reale ma allo stesso
tempo ago della bilancia, termometro e, pare ad un certo punto,
anche fine ultimo per la decisione finale.
Olive Stone ci consegna un prodotto rassicurante nella forma e terrificante nel contenuto. La forza dirompente di Snowden (film e personaggio) si concentra esclusivamente nella storia, tanto potente da sembrare inventata, se non fosse completamente vera, pagina per pagina.