Tutto in un’estate: recensione del film di Louise Courvoisier

La regista, al suo debutto dietro la macchina da presa, porta in scena un coming of age toccante e sincero

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L’estate è la stagione più calda, ma anche più bella dell’anno. È il tempo del divertimento, delle danze fino a farsi venire i crampi ai piedi, dei lunghi bagni al mare. Ma per chi è giovane, è anche il momento in cui qualcosa cambia: si cresce, si scopre, si inizia a fare i conti con se stessi. È proprio questo il cuore di Tutto in un’estate, opera prima di Louise Courvoisier. Il film, che ci trascina nei paesaggi rurali e vibranti della provincia francese, segna anche l’esordio sul grande schermo del giovanissimo Clément Faveau, protagonista quasi assoluto di una storia che oscilla tra primi amori, nuove responsabilità e una corsa – a tratti folle – verso la rivalsa. Tutto in un’estate (Vingt Dieux in originale) è stato presentato nella sezione Un Certain Regard della 77ª edizione del Festival di Cannes e arriva nelle sale italiane dal 26 giugno.

La trama di Tutto in un’estate

Totone è un diciottenne un po’ ribelle e impulsivo, che trascorre le sue giornate nel Giura tra amici, feste e qualche guaio di troppo. Ma tutto cambia di colpo quando suo padre muore in un incidente stradale: Totone deve farsi infatti carico di Claire, la sorellina, e rimettere in discussione ogni cosa. Trova un impiego in un caseificio, ma viene subito licenziato dopo una rissa. Da lì, decide di provare a riscattarsi – e magari guadagnare qualcosa – cercando di vincere il concorso per il miglior formaggio Comté della regione, con in palio 30.000 euro. Per riuscirci, ruba – con l’aiuto dei suoi amici – il latte pregiato della giovane casara Marie-Lise, con cui inizia anche una relazione. Tra tentativi falliti, notti a rubare latte e una mucca che partorisce, il ragazzo si muove sul filo sottile tra ambizione e affetti, fino a perdere tutto: amici, amore, illusioni. Ma forse è proprio da lì che comincia davvero a crescere.

Tutto in un'estate film

Un coming of age che colpisce

Tutto in un’estate è un racconto di formazione vivido e stratificato, sospeso tra dolcezza e realtà cruda. Una favola realista, che trova poesia anche nei momenti più duri. Courvoisier incornicia la storia nelle atmosfere assolate dei villaggi francesi, dando luce a un percorso di crescita sincero, pieno di sfumature emotive e segreti quasi innocui. Il fulcro è proprio lui, Totone, un ragazzo che fino a quel momento non aveva mai conosciuto il peso delle scelte, e che invece ora è costretto a farsi carico della propria vita e di quella di sua sorella. Totone diventa l’emblema di un’intera generazione di giovani adulti che si affaccia alla vita reale senza bussola, spesso senza nemmeno l’urgenza di trovarne una. Una generazione che però è chiamata a guardarsi dentro con più lucidità, senza per questo dover rinunciare alla leggerezza, alla confusione, al caos emotivo che ogni fase di passaggio porta con sé.

Per catturarne l’anima, la regia si fa discreta fino a scomparire: sembra quasi di spiare la realtà da una finestra socchiusa. Con una delicatezza che accarezza e al tempo stesso scava, Tutto in un’estate racconta una storia autentica, in cui anche la fragilità diventa forza. Clément Faveau è bravo nella sua naturalezza, così come lo sono i personaggi che lo circondano. Nessuna sbavatura, nessuna posa: tutto sembra accadere davvero. E forse è proprio questo che rende Tutto in un’estate così potente nella sua semplicità.

Tutto in un’estate
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Sommario

Tutto in un’estate è un racconto di formazione vivido e stratificato, sospeso tra dolcezza e realtà cruda. Una favola realista, che trova poesia anche nei momenti più duri. Courvoisier incornicia la storia nelle atmosfere assolate dei villaggi francesi, dando luce a un percorso di crescita sincero, pieno di sfumature emotive e segreti quasi innocui.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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