“Tanto, tutti qui dovete venire”. È la frase, rigorosamente in dialetto barese, che amava ripetere Lorenzo De Santis, alias Varichina, sul palcoscenico del quartiere Libertà in cui era cresciuto e vissuto, sfidando i concittadini che lo inondavano di sfottò o sguardi di disapprovazione. Lorenzo De Santis per tutta la sua vita “ha condotto un gay-pride in solitaria perenne, primo, anzi unico omosex oltranzista, urlante, pressoché animalesco della storia incolore di Bari”. Così il giornalista Alberto Selvaggi descrive Varichina in un articolo a lui dedicato, pubblicato nel 2013 sulla Gazzetta del Mezzogiorno. E da questo articolo trae ispirazione Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis, presentato in anteprima al Biografilm Festival di Bologna.

 

La docufiction, scritta e co-diretta da Antonio Palumbo e Mariangela Barbanente, racconta la storia e il destino di Varichina, alternando le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto alle sequenze di fiction che restituiscono l’essenza di Lorenzo De Santis nell’interpretazione istrionica e sentita di Totò Onnis, attore teatrale che ha lavorato anche in tv e per il cinema con Roberto Benigni, Federico Fellini, Mario Martone e Claudio Giovannesi.

Soprannominato Varichina perché da bambino (Claudio Brunetti) vendeva porta a porta i detersivi fatti in casa dalla madre, Lorenzo – che per campare faceva soprattutto il parcheggiatore abusivo e il procacciatore di prostitute – divenne nella Bari degli anni Settanta e Ottanta un personaggio trasversalmente conosciuto, vestendo in modo provocatorio e ancheggiando in mezzo alla strada per sfidare quelli che “ben pensano”, subendo scherzi, battute ma anche pestaggi e ritorsioni.

Se l’affermazione teatrale, volgare e caricaturale della propria omosessualità è per Lorenzo la modalità con cui rivendicare la sua stessa esistenza il lavoro dei due registi punta a mostrare allo spettatore cosa c’è dietro la maschera del personaggio, svelando il Varichina più autentico. Preziosi, in questo senso, sono i ricordi e le parole delle sue vicine di casa: tre generazioni di donne (due delle quali rappresentate nella fiction da Federica Torchetti e Ketty Volpe) che hanno condiviso con il protagonista momenti divertenti, tragici, di una quotidianità e di un’intimità che però sparivano una volta varcati i confini del portone di casa.

Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis è il ritratto ficcante e asciutto di una personalità strabordante ed emarginata, dietro alla quale si nasconde una persona sola, affamata di amore ma non disposta a cedere di un millimetro sulla propria identità, e anche di una città, Bari, che lo ha relegato ai margini ma che alla fine non lo ha dimenticato.

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