Black Panther 2: l’attore di M’Baku si candida a villain principale

L'attore Winston Duke ha dichiarato di volere che M'Baku sia il principale villain di Black Panther 2, l'attesissimo sequel del cinecomic di Ryan Coogler.

black panther 2
Marvel Studios' AVENGERS: INFINITY WAR..L to R: M'Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira), Black Widow/Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) and Captain America/Steve Rogers (Chris Evans)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

L’attore Winston Duke ha dichiarato di volere che M’Baku sia il principale villain di Black Panther 2. Il primo film, diretto da Ryan Coogler, è stato un grandissimo successo tanto in termini di critica quanto in termini di pubblico, tanto da arrivare a vincere tre premi Oscar e a guadagnare 7 candidature (inclusa quella per il miglior film).

La trama del sequel, che vedrà il ritorno di Coogler tanto alla regia quanto alla sceneggiatura, è ancora avvolta nel mistero. Per molto tempo si è parlato del fatto che Namor potrebbe essere il principale villain del nuovo film: al momento non esiste ancora nessuna conferma ufficiale, quindi è anche probabile che l’antagonista del sequel sarà un altro personaggio.

In una recente intervista con ScreenRant in occasione della promozione del film Spenser Confidential, Winston Duke ha rivelato che vorrebbe che il villain principale di Black Panther 2 sia proprio il “suo” M’Baku, leader di una tribù montana nel Wakanda e avversario di T’Challa. Duke ha spiegato cosa trova così affascinante nel cattivo della Marvel e perché pensa che M’Baku debba essere il villain principale:

“M’Baku è un eroe, ma non è soltanto questo. Penso che la cosa che rende davvero grande un cattivo sia il fatto che hanno il potere di vedere le cose a loro modo, e che sono in grado di definire da soli le circostanze degli eventi”, ha dichiarato Winstone Duke.

“E questo è ciò che è davvero interessante di tutti i cattivi del MCU fino ad ora. Loki vede sempre le cose a modo suo, e sceglie quando agire come alleato o come antagonista. Thanos ha sempre avuto il potere dell’auto-definizione. Questa è la sua più grande forza. Non erano gli anelli, non erano i suoi superpoteri o il combattimento. È che ha deciso e ha detto: ‘Questo è ciò che io intendo per giustizia’. Perché non era un cattivo ragazzo: era solo qualcuno che cercava la massima giustizia e il massimo equilibrio. E non è male, perché è qualcosa che ha definito lui stesso, e davvero tutti i grandi cattivi che la Marvel chiama in causa hanno sempre avuto quell’abilità, quindi possono andare ovunque.”, ha concluso Duke. 

Le ideologie contrastanti tra T’Challa e M’Baku creerebbero sicuramente un conflitto interessante da esplorare nel sequel, dal momento che Wakanda è ora aperta a tutto il mondo. Non bisogna dimenticare, inoltre, che T’Challa è morto alla fine di Avengers: Infinity War dopo lo “schiocco delle dita” di Thanos, mentre M’Baku è sopravvissuto. Ciò significa che quest’ultimo ha trascorso cinque anni in una Wakanda senza T’Challa, cercando magari di aumentare la sua supremazia: certamente, la cosa potrebbe aver generato un attrito ancora più inconciliabile tra i due personaggi.

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Successo planetario capace di incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo capitolo – Black Panther 2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin Feige.

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Ryan Coogler è stato confermato a capo del sequel per il quale curerà sia regia che sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:

Credo che la pressione sarà sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto, quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia che abbia un qualche tipo di significato.

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