Addio al “ribelle” Dennis Hopper

 

L’attore e regista di Easy Rider se n’è andato all’età di 74 anni
Era arrivata lo scorso maggio, come un fulmine a ciel sereno, la dichiarazione ufficiale, che Dennis Hopper stava morendo. Il suo avvocato aveva fatto sapere che per l’attore di Easy Rider non c’era più nulla da fare e che il tumore alla prostata lo stava portando via.


A distanza di due mesi la triste notizia arriva a raggelare tutti i suoi fan. Dennis Hopper non c’è più. Era nato il 17 maggio 1936 nel Kansas e se n’è andato sabato 29 maggio nella sua casa di Venice, in California, all’età di 74 anni, lasciando 4 figli e 5 ex mogli.

Per tutti rimarrà il ribelle di Easy Rider (1969), film che scrisse, diresse e interpretò al fianco di un’altra incancellabile icona come James Dean, con cui aveva già recitato in Gioventù bruciata (1955) e Il gigante (1956).
Tanti i film memorabili che lo hanno reso celebre nel mondo del cinema, valendogli anche una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Da Sfida all’O-K- Corral (1957), Apocalypse Now (1979), Velluto Blu (1986) ai più recenti ruoli in Speed (1994)e nelle serie tv 24 e Crash.

Negli anni ‘60 partecipò anche a telefilm cult come Ai confini della realtà e Bonanza. Nel 1970 vinse l’Oscar per la sceneggiatura di Easy Rider, condiviso con Peter Fonda e Terry Southern, e nel1986 fu nominato come non protagonista per Colpo vincente.

Negli anni ‘90 il suo ruolo indimenticato è quello del padre del protagonista in Una vita al massimo con Christopher Walken.

Oltre che nel cinema Hopper declinò la sua vena artistica anche nella pittura, la fotografia e la scultura. Tra i suoi lavori ci fu la cover del disco River Deep, Mountain High di Ike & Tina Turner. Lo scorso aprile inoltre il regista e pittore Julian Schnabel ha curato una mostra dedicata alle opere di Hopper allestita al Museo di arte contemporanea a Los Angeles.

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