Malick a Cannes cattura la vita e la morte

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Proiezione mattutina per la stampa festivaliera, che ha potuto ammirare per prima l’atteso The Tree of Life, presentato da Brad Pitt e Jessica Chastain. Terrence Malick torna, dunque, cn un’opera complessa ed articolata, che coinvolge senza stravolgere, percorrendo con estrema fedeltà al se stesso ogni singolo passaggio della sua narrativa filmica. Accolto per lo più come un grande capolavoro, l’ennesimo del regista texano, The Tree of Life è presentato in Concorso sulla croisette e racconta la crescita di Jack, ragazzo diviso tra l’amore materno e la severità paterna. In parallelo, Malick ci racconta la nascita del mondo, delle stelle e della terra, mantenendo il suo linguaggio naturalistico e spiritualeggiante, emozionando e commovendo come solo lui con le sue immagini di poesia riesce a fare. Ma non sono mancati i fischi e i boati di disapprovazione, laddove l’antinarratività di Malick colpisce e ferisce, riuscendo sempre a muovere grandi masse di favorevoli e contrari.

Foto: Just Jared

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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