Addio a John Nash, la Beautiful Mind del nostro secolo

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Nel 2001 tutto il mondo è venuto a conoscenza della sua straordinaria storia personale (con l’eccezione delle licenze poetiche) e Ron Howard ha vinto, grazie a questo racconto, un Oscar al miglior film dell’anno. Oggi John Nash è morto a 86 anni, come accade spesso a coloro che hanno una vita straordinaria, nella maniera più tristemente ordinaria e accidentale, è il caso di dirlo, possibile: il taxi su cui viaggiava si è schiantato, causando la sua morte e quella di Alicia, sua moglie.

John Nash
John Nash

Negli anni ’50 fu definito l’astro nascente della nuova matematica, ma una forma grave di schizofrenia lo costrinse all’isolamento. Dopo anni, battaglie e cure, Nash tornò alla vita, guadagnando un premio Nobel per l’economia nel 1994. Nel film raccontato da Ron Howard, Russell Crowe interpreta il personaggio tormentato e geniale, accanto a Jennifer COnnelly nei panni di Alicia. Il film vinse quattro Oscar, tra cui quella di miglior film.

 

Durante un incontro con il pubblico di Roma, all’Auditorium Parco della Musica, in occasione del festival della matematica del 2005, Nash dichiarò che in realtà le vicende del film erano state abbastanza romanzate, ma che la sostanza non cambiava e che, nonostante la consapevolezza della malattia, continuava a vedere persone che non esistevano.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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