La Mummia: c’è un collegamento con la trilogia con Brendan Fraser?

la mummia con brendan fraser

I fan de La Mummia con Brendan Fraser e Rachel Weisz saranno felici di sapere che la trilogia scritta da Stephen Sommers potrebbe indirettamente far parte del Dark Universe.

 

Sebbene il Dark Universe si basi pesantemente sui classici monster movie prodotti da Universal negli anni ’30, la storia de La Mummia è ormai meglio nota per il remake diretto da Stephen Sommers nel 1999. Considerato uno dei blockbuster di maggior successo degli ultimi vent’anni, i film con Brendan Fraser hanno ottenuto il favore dalla critica per il loro divertente mix di azione, horror e personaggi avventurosi e gradevoli.

Leggi la nostra recensione de La Mummia

Nonostante l’ultima versione de La Mummia sia ambientata ai giorni nostri e prenda una direzione completamente differente rispetto a quella di Sommers, pare che il regista Alex Kurtzman abbia aggiunto alcuni easter egg direttamente collegati alla trilogia con Fraser. Un esempio è un libro dorato trovato casualmente da Jenny Halsey (Annabelle Wallis): il tomo è, in realtà, il Libro di Amun-Ra, un oggetto mitologico introdotto nella versione de La Mummia del 1999 e creduto perso in La Mummia – Il Ritorno. Forse Alex Kurtzman sta cercando di dirci qualcosa di più sul Dark Universe prodotto da Universal?

Sebbene possano sembrare pure speculazioni, non è impossibile che Universal colleghi indirettamente la trilogia con Fraser con il suo nuovo Dark Universe: basterebbe non contraddire le vicende e i fatti mostrati nei film precedenti. In effetti, il libro di Amun-Ra non è stato mai distrutto, bensì perduto, e questo sembra confermare la teoria che le due versioni de La Mummia (quella del 1999 e del 2017) siano interconnesse.

La mossa di Kurtzman potrebbe scaturire l’interesse dei fan della trilogia con Fraser e, se l’espediente dovesse funzionare, potrebbe essere efficacemente utilizzato in altri film del Dark Universe.

Kurtzman stesso ha parlato di questo easter egg in un’intervista a Digital Spy:

“Bisogna rendere omaggio a tutto ciò che c’è stato prima. Ho solo rispetto per tutti i film che sono stati fatti e per i cineasti che li hanno realizzati. Negarne l’esistenza in qualsiasi modo sarebbe incredibilmente scortese. Quindi, tutti questi film fanno parte della storia dei mostri Universal e quindi ho pensato che, invece di dire che non sono ‘canone’, diciamo ‘No, sono canonici; li stiamo solo portando in un’altra direzione’.”

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