Martin Scorsese e i film Marvel, ecco la risposta degli sceneggiatori di Endgame

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Le recenti dichiarazioni di Martin Scorsese sui film Marvel hanno scatenato una serie di reazioni polemiche (molte delle quali animate dalla totale mancanza di comprensione del vero significato di quelle parole) e spinto diverse personalità legate al mondo dei cinecomic a rispondere con toni molto più pacati (vedi Bob Iger o James Gunn).  Gli ultimi a commentare sono stati gli sceneggiatori di Avengers: Endgame sul red carpet dei Governors Awards ieri sera, difendendo i progetti a cui hanno lavorato per quasi dieci anni.

Tutti hanno diritto alla loro opinione” hanno spiegato Christopher Markus e Stephen McFeely a Variety, “Chiaramente questo film – Endgame – ha raggiunto un gran numero di persone e ne ha soddisfatte altrettante, e questo in un modo che non si vedeva da tempo. Se questo non è cinema…È un’esperienza collettiva, emotiva, che abbraccia tutto il mondo. Inoltre Hollywood è una realtà inclusiva per varie persone e c’è spazio per ogni genere di film o pubblico.

Martin Scorsese e i cinecomic: ecco la verità

Questi blockbuster, i cinecomic, sono parchi a tema, anche se molti sono realizzati davvero bene“, aveva dichiarato il regista in una recente intervista con Entertainment Weekly, chiarendo una volta per tutte la sua posizione per nulla “ostile” contro questa tipologia di prodotto. “È una forma differente di cinema o una nuova forma. Speriamo ci siano cinema che mostrino anche film che non siano di quel genere“.

Interessante anche il pensiero di Olivier Assayas, espresso pochi giorni fa durante la Festa del cinema di Roma, che ha posto l’accento sulle differenze tra fonte originale e film e offerto un punto di vista alternativo a quello di Martin Scorsese: Penso che i film Marvel, e lo dico da lettore e appassionato di fumetti, abbiano smarrito tutto quello che mi piaceva di quelle storie, dalla violenza al sesso, dalla vita all’originalità, che non vedo mai in queste produzioni. Non mi piacciono perché artisticamente e visivamente mi sembrano molto poveri, si assomigliano tutti e ho difficoltà a identificarmi con personaggi come Captain America o Thor”.

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Fonte: Variety

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza si è occupata per anni di analisi del film e critica cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi “Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio “Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast “Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.
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