Emily Blunt chiarisce finalmente il suo ‘no’ a Vedova Nera

Emily Blunt ha finalmente chiarito sui motivi che l'hanno spinta a rinunciare al ruolo di Vedova Nera nell'Universo Cinematografico Marvel.

edge of tomorrow

Di recente Emily Blunt dello show di Howard Stern e, in quell’occasione, ha avuto la possibilità di mettere a tacere una volta per tutti le voci circa un suo presunto coinvolgimento nel reboot dei Fantastici Quattro ad opera dei Marvel Studios.

 

Sempre a proposito del MCU, però, quell’ospitata è stata anche l’occasione per la celebre attrice di spiegare finalmente i motivi che l’hanno spinta a rifiutare il ruolo di Vedova Nera nell’Universo Cinematografico Marvel. Per chi ancora non lo sapesse, all’inizio i Marvel Studios aveva puntato proprio sulla star di A Quiet Place per il ruolo di Natasha Romanoff, poi affidato a Scarlett Johansson.

In merito al perché decise di non accettare la parte, Emily Blunt ha spiegato: “Voglio chiarire questa cosa, finalmente. Ero sotto contratto per I fantastici viaggi di Gulliver, che in realtà era un film che non volevo fare. È stato parecchio doloroso, perché sono sempre molto orgogliosa delle decisioni che prendo. I film che scelgo di fare significano molto per me.”

Poi ha aggiunto: “Ho davvero a cuore le scelte che faccio, anche perché mi rappresentano: sono le scelte che faccio. Ad ogni modo, sul set di quel film mi sono divertita tantissimo e sono stati tutti davvero adorabili con me. È stato bellissimo lavorare con loro. Forse, mi ha infastidito che quella cosa sia avvenuta.”

Emily Blunt aggiorna sul sequel di Edge of Tomorrow

Durante il corso dell’intervista, l’attrice ha anche aggiornamento brevemente sull’agognato sequel di Edge of Tomorrow, rivelando che, nonostante lei, Tom Cruise e il regista Doug Liman vogliano davvero realizzarlo, al momento ci sono troppi ostacoli, che riguardano non solo gli impegni lavorativi di ognuno, ma anche l’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sui budget delle grandi produzioni. In merito, Blunt ha detto: “Sinceramente, credo che sia troppo costoso. Non so davvero come potremmo farlo.”

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