Richard Donner, regista del primo Superman, interviene sulla polemica dei cinecomic

Richard Donner, regista del primo Superman con Christopher Reeve, ha voluto dire la sua sulle dichiarazioni di Martin Scorsese in merito ai cinecomic.

logan dceu

Richard Donner, il regista di Superman del 1978 con Christopher Reeve, ha risposto ai commenti di Martin Scorsese in merito ai film di supereroi. Donner si unisce all’accesso dibattito offrendo una prospettiva davvero unica. All’epoca in cui è stato realizzato, il suo adattamento di Superman era tutt’altro che un successo garantito. Il film più costoso realizzato fino a quel momento, con un budget di 55 milioni di dollari, era davvero considerato un rischio.

 

La controversia legata ai film di supereroi è iniziata quando Scorsese era impegnato con la promozione di The Irishman, alla fine del 2019. Pur riconoscendo che i singoli film del franchise Marvel sono ben realizzati, con attori che hanno sempre cercato di fare un ottimo lavoro, Scorsese li ha paragonati ai parchi a tema, ammettendo di non poter mai investire su di loro. Da allora, Scorsese ha avuto la possibilità di tornare sull’argomento diverse volte, spesso aggiustando anche il tiro rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di evitare di essere frainteso. Ciò ha portato ad una serie di contro-risposte da parte di numerosi registi impegnati nel mondo dei cineomics, da Joss Whedon a James Gunn. Adesso, con un po’ di ritardo rispetto all’effettiva esplosione della disputa, anche Donner ha voluto dire la sua.

Intervistato da The Telegraph, Donner ha risposto alle passate osservazioni di Scorsese. Offrendo un commento relativamente breve, il regista di classici come I Goonies e Arma Letale ha dimostrato di aver compreso le argomentazioni generali di entrambe le parti. Se da un lato ha ammesso di comprendere perché Scorsese e altri registi sono inclini a ignorare le storie di supereroi, dall’altro Donner si è scagliato naturalmente in difesa del genere. “Il problema è che, molte volte, nel nostro settore vediamo che quando l’obiettivo tecnico diventa immediatamente disponibile, viene totalmente utilizzato in modo improprio. Ma allo stesso tempo, ogni tanto intravedi davvero una storia meravigliosa in uno di questi film.”

Nonostante le polemiche, Scorsese non ha mai avuto intenzione di dare un’attenta  ed approfondita valutazione del genere supereroistico. Il regista voleva soltanto dire che i cinecomics non sono il suo genere di film. Ovviamente, a causa del suo status, l’argomento è letteralmente esploso, con Scorsese che alla fine ha offerto una visione più riflessiva sulla questione in una lunga lettera pubblicata sul New York Times. La controversia, tuttavia, è stata utile per sottolineare ancora una volta gli aspetti positivi e negativi di una tipologia di film che, almeno in epoche passate, erano ancora considerate degli enormi rischi. Oggi, invece, si tratta del genere per eccellenza che domina Hollywood. I tempi cambiano…

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