Christopher Nolan ha spiegato il significato e gli intenti del finale di Inception

Inception cast

13 anni dopo l’uscita di Inception (leggi qui la recensione), il regista Christopher Nolan ora finalmente spiegato il vero significato dell’ambiguo finale del film e il suo intento. Molti dei film di Nolan sono strabilianti per ciò che propongono al pubblico, ma forse nessuno è più potente in ciò di Inception, il suo film su una rapina che si svolge in diversi livelli dei sogni. Il film si conclude notoriamente con il Cobb di Leonardo DiCaprio apparentemente riunitosi alla sua famiglia, ma non è chiaro se ciò che si vede stia realmente accadendo o se tutto si stia svolgendo all’interno di un sogno, dove egli è dunque rimasto intrappolato per sempre.

 

Ora, Nolan ha chiarito il suo approccio all’ambiguo finale di Inception nel corso di un’intervista con Wired. Pur non rivelando in realtà se Cobb stia sognando o meno, il regista rivela che, per lui, ciò potrebbe non essere importante in definitiva rispetto al viaggio emotivo del personaggio. “Voglio dire, la fine di Inception, è esattamente questo. C’è una visione nichilista di quel finale, giusto? Ma anche lui è andato avanti ed è con i suoi figli. L’ambiguità non è un’ambiguità emotiva. È intellettuale per il pubblico.

Inception, cosa accade nel finale del film

Quando il pubblico incontra per la prima volta il personaggio di DiCaprio in Inception, questi è un uomo separato dai suoi figli, incapace di tornare da loro perché ricercato per il suo coinvolgimento nella morte di sua moglie. Non solo è ricercato da forze esterne, ma anche la sua mente è avvelenata dal senso di colpa. Per convincere sua moglie, Mal (Marion Cotillard), ad abbandonare la vita che si erano costruiti nel limbo (essenzialmente un infinito paesaggio onirico subconscio), Cobb ha instillato nella sua mente l’idea che il loro mondo non fosse reale.

Mentre riesce a far uscire Mal dal limbo, l’idea che ha piantato nella sua mente ha preso piede così fortemente che lei finisce per uccidersi nella vita reale per sfuggire a un’esistenza che crede sia ancora un sogno. Cobb porta con sé questo senso di colpa per tutto il film, il che è ulteriormente complicato dal fatto che quando sogna i suoi figli, non riesce a vedere i loro volti, un ossessionante ricordo di come li ha abbandonati. Dopo aver portato a termine una complessa rapina da sogno a più livelli, essere “rinato” nel limbo ed essere stato liberato dal suo status di ricercato, Cobb torna finalmente a casa dai suoi figli.

Inception termina dunque con il suo viaggio emotivo ora completo. È libero di vivere la sua vita con i suoi figli non solo assolto dai suoi problemi legali ma anche dai pensieri e dai sensi di colpa che lo hanno perseguitato per così tanto tempo. Potrebbe benissimo essere un sogno quello alla fine di Inception (anche se ci sono indizi che suggeriscono che non lo sia), ma Cobb, vedendo i figli, distoglie lo sguardo dal suo totem rotante perché ora ha trovato la pace e il resto non importa. Per Nolan, dunque, non ci sono dubbi sul fatto che il protagonista si sia riunito con i propri figli e questo è tutto quello che importa sapere. Se ciò sia vero o meno è, appunto, un problema intellettuale del singolo spettatore.

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