Oldboy: Park Chan-wook commenta il remake firmato da Spike Lee

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Il regista originale di Oldboy, Park Chan-wook, rivela come si è sentito guardando il remake di Spike Lee del 2013. Basato liberamente su un manga giapponese, Oldboy di Park racconta la storia di un uomo misteriosamente imprigionato per 15 anni, che dopo aver ottenuto la libertà, parte per una sanguinosa ricerca di vendetta contro i suoi sconosciuti carcerieri. Acclamato dalla critica al momento della sua uscita nel 2003 (come si evince dal suo punteggio dell’82% su Rotten Tomatoes), Oldboy è stato sostenuto da artisti del calibro di Quentin Tarantino e in un primo tempo il suo remake è stato affidato a Steven Spielberg che avrebbe diretto Will Smith nel ruolo principale. Alla fine il remake di Oldboy è stato diretto da Spike Lee con Josh Brolin nei panni del protagonista.

Ora, 20 anni dopo l’uscita dell’originale Oldboy, il regista Park Chan-wook ha rivelato come si è sentito guardando il remake del suo film a opera di Lee (tramite Inverse). Pur lodando Lee e definendolo un regista di grande influenza, Park ammette anche che è stato strano guardare una nuova versione del film a cui ha dato vita.

“Prima di tutto sono stato molto onorato che sia stato realizzato da un regista che rispetto e da cui sono stato personalmente influenzato. Guardando il film, mi è sembrato molto inquietante perché è la storia che ho creato io, ma è diversa. È quasi come un volto familiare, ma anche molto nuovo allo stesso tempo… Hai presente quando vai nei parchi di divertimento e c’è la sala degli specchi e vedi i tuoi riflessi contorti in questi strani specchi? È stata un’esperienza divertente simile a qualcosa del genere.”

C’è da aggiungere che il commento di Park è anche molto diplomatico, dal momento che se il suo Oldboy è considerato un capolavoro della cinematografia mondiale, il remake di Spike Lee è uno dei punti più bassi della prestigiosa e ricca filmografia del regista americano.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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