Ghostbusters (2016): il regista dice che i detrattori del film erano sostenitori di Trump

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Quando è uscita la notizia che era in lavorazione un reboot di Ghostbusters tutto al femminile che avrebbe ignorato completamente i film precedenti e stabilito una nuova continuity senza i membri iconici del team originale, ci sono state, non troppo sorprendentemente, molte reazioni negative.

 

Mentre alcune delle risposte erano inutili invettive misogine, il problema più grande per molti fan era che il film non sarebbe stato un sequel diretto con Peter Venkman, Ray Stantz e Winston Zeddemore (l’attore di Egon Spengler Harold Ramis era già morto, purtroppo).

 

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Nonostante ciò, molte persone erano disposte a dare una possibilità al film… finché non l’hanno visto. Ghostbusters 2016 è stato ben lungi dall’essere un disastro assoluto, ma un solido primo atto ha presto lasciato il posto a gag stanche, cameo inutili e un finale discutibile che è apparso principalmente come una ripetizione dell’originale. Le recensioni sono state comunque discrete (74% su Rotten Tomatoes), e c’è la percezione che la scarsa performance del film al botteghino sia stata in gran parte dovuta al pregiudizio estremamente negativo che lo ha accompagnato prima che uscisse nelle sale.

Parlando con The Guardian, il regista Paul Feig ha riflettuto sull’uscita del film. “Bill [Murray] aveva detto pubblicamente che non voleva fare un altro Ghostbusters a quel punto”, ha risposto Feig quando gli è stato chiesto perché avesse deciso di fare un film senza i personaggi originali. “Harold Ramis era morto. Dan [Aykroyd] ed Ernie [Hudson] erano lì, ma avere metà della squadra mi sembrava strana. Erano passati 30 anni e Bill e la gang erano così iconici; non volevo fare nulla che danneggiasse i film originali”.

GhostbustersI detrattori di Ghostbusters (2016) erano trumpiani

“Il clima politico dell’epoca era davvero strano, con Hillary Clinton che si candidava alle elezioni nel 2016”, ha continuato. “C’erano un sacco di tizi in cerca di risse. Quando mi hanno attaccato su Twitter, sono tornato indietro e ho visto chi erano. Molti erano sostenitori di Trump. Poi Trump si è schierato contro di noi. Ha detto: ‘Stanno rifacendo Indiana Jones senza Harrison Ford. Non puoi farlo. E ora stanno facendo Ghostbusters solo con donne. Cosa sta succedendo?’ e si è arrabbiato. Tutti sono diventati violenti. Ha trasformato il film in una dichiarazione politica, come per dire: “Se sei pro-donne, andrai a vedere questo. Se non lo sei, allora…” Non pensavo che importasse affatto che i personaggi principali fossero donne, ma le persone si portavano dietro un sacco di pregiudizi”.

Nonostante il risultato non eccelso e una generica e ingiustificata contrarietà al progetto, Ghostbusters 2016 ha la sua dignità e andrebbe rivalutato con il tempo, senza per forza dover sostenere il peso del confronto con i due originali.

Il franchise è poi continuato con due altri progetti. Ghostbusters: Legacy è uscito nel 2021 e ha avuto più successo al box office nonostante le recensioni. Anche il recente seguito Ghostbusters: Minaccia Glaciale ha avuto buoni risultati al botteghino, ma ha il punteggio RT più basso del franchise con il 44%.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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