Ecco perché Emma Stone era “così spaventata” all’idea di radersi la testa per Bugonia

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L’ultimo ruolo di Emma Stone in Bugonia (un remake del film coreano diretto da Jang Joon-Hwan intitolato Save the Green Planet!) ha costretto l’attrice a rasarsi la testa, e lei stessa rivela perché era “così spaventata”.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Stone ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla sua audace trasformazione in CEO di un’azienda farmaceutica, Michell Fuller. La Stone ha dichiarato di “meditare sul restare fermi, restare fermi e basta“. Aveva “così paura” di rovinare il momento. Emma Stone ha anche aggiunto che “è stata una sola ripresa e c’erano quattro telecamere installate solo per sicurezza“.

Il film è stato diretto da Yorgos Lanthimos, che ha collaborato con Stone a diversi progetti, tra cui Povere Creature, La Favorita e Kinds of Kindness. Lanthimos ha parlato della dedizione di Stone e ha affermato che non è stato affatto difficile convincere l’attrice a radersi i capelli. Ha continuato dicendo:

“Lesse prima la sceneggiatura, e ha avuto una minima esitazione poco prima, non un’esitazione a farlo, ma una specie di nodo allo stomaco. Ma è successo. Per fortuna, ce l’abbiamo fatta. Avevamo solo un’occasione per riuscirci. E poi si è sentita benissimo. Si è vista, le è piaciuto davvero, e si è sentita molto libera.”

Stone non si è solo rasata la testa per il ruolo, ma si è sottoposta anche a una continua immersione in creme e lozioni: il personaggio di Jesse Plemons, Teddy, credeva che fosse necessario applicarle regolarmente spessi strati di lozione su tutto il corpo per attenuare i suoi poteri alieni. Emma Stone ha spiegato ulteriormente il procedimento e ha affermato che la pelle umana ha una temperatura di circa 37,5 °C, che è “un punto di fusione per molte creme“. Ciò ha richiesto test e una serie di tentativi per far sì che la crema rimanesse intatta. Insomma un’altra prova della dedizione dell’attrice al suo lavoro.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice e Direttore Responsabile di Cinefilos.it dal 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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