The Running Man: Stephen King reagisce alle importanti modifiche apportate al finale del libro

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The Running Man di Stephen King è stato adattato per la seconda volta al cinema, questa volta senza Arnold Schwarzenegger e con un finale nettamente diverso dal libro originale del 1982.

King ha espresso disapprovazione per il modo in cui i suoi libri sono stati adattati al cinema in passato, ma questa volta gli piace ciò che vede. In una recente intervista, l’iconico autore horror (che ha scritto il libro originale con lo pseudonimo di Richard Bachman) ha dato il suo benestare alla rielaborazione del climax esplosivo della sua storia da parte del regista di Running Man Edgar Wright (tramite EW):

Mi piace molto il finale della versione di Edgar di The Running Man. Non posso dire troppo, per non rovinare la sorpresa, ma penso che i lettori del romanzo saranno soddisfatti perché avranno entrambe le cose. Se capite cosa intendo, e scommetto che è così.

Il libro termina con il protagonista della storia, Ben Richards, che dirotta un aereo e, dopo aver ucciso l’equipaggio, lo fa schiantare contro l’edificio che ospita il malvagio genio della storia, Killian. Questo finale nichilista segue la rivelazione di Killian a Richards che la sua famiglia è stata uccisa.

La morte di Richards nel libro sembra inequivocabile, considerando non solo il violento incidente aereo, ma anche il fatto che stava già morendo per una grave ferita da arma da fuoco. L’adattamento cinematografico di Wright alleggerisce un po’ le cose permettendo a Richards (Glen Powell) di sopravvivere al dirottamento dell’aereo e di ricongiungersi con la sua famiglia ancora in vita.

La versione di Wright del finale di The Running Man assicura comunque che il malvagio Killian (Josh Brolin) riceva la sua meritata punizione, quando Richards gli spara durante una rivolta nello studio di Running Man.

Parlando recentemente con ScreenRant, Wright ha discusso della pressione che ha sentito nel realizzare un adattamento di Running Man che soddisfacesse King, il quale doveva approvare la sceneggiatura prima che il film potesse andare avanti:

È stato un momento snervante per me e [il co-sceneggiatore] Michael Bacall consegnare il nostro lavoro e vedere cosa ne pensasse Stephen King del nostro adattamento della sua opera, ma lui l’ha adorato. Ma questo è sia una benedizione che una maledizione, perché hai già la pressione di cercare di visualizzare il film che hai in mente. E dato che gli piace la sceneggiatura, ora devo anche essere all’altezza del film che ha in mente lui.

I sentimenti incoraggianti di King sono stati ripresi dalla star del film originale Running Man, Arnold Schwarzenegger, che ha condiviso i suoi pensieri positivi con la star del remake Glen Powell. “Gli è piaciuto tantissimo, era entusiasta, eccitatissimo”, ha raccontato Powell in una recente intervista con ScreenRant.

I critici sono stati piuttosto divisi sul nuovo Running Man senza Schwarzenegger, come riflette il punteggio appena sufficiente del 64% su Rotten Tomatoes.

Resta da vedere quanto il pubblico apprezzerà Running Man del 2025, ma Variety riporta che le proiezioni prevedono un incasso iniziale compreso tra i 20 e i 25 milioni di dollari sul mercato interno.

Redazione
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