Il secondo week end di Filmmaker International
Film Festival prende il via venerdì 5 dicembre alle
16.00 allo Spazio Oberdan con la proiezione di Rock Soup di Lech
Kowalski. Girato in soli cinque giorni in un ruvido bianco e nero
ispirato alle documentazioni fotografiche della Grande Depressione,
il film racconta l’esperienza di un centro di accoglienza per
homeless allestito nell’estate del 1989 a Tompkins Square, Lower
East Side, New York. A pochi passi dai luoghi in cui è esploso il
punk americano, si cucinano cibi con gli scarti dei ristoranti ma
le autorità minacciano di smantellare tutto e la popolazione
insorge.
Segue, alle 18.00, l’omaggio a Harun Farocki (1944 – 2014) con la
proiezione di Zum Vergleich (In Comparison), film che, attraverso
l’analisi delle diverse modalità di produzione dei mattoni,
articola una riflessione più ampia sulla posizione dell’uomo
all’interno della società capitalistica.
Alle 20.00 è in programma, per il Concorso, Ma’a al-Fidda (Silvered
Water, Syria Self-Portrait) di Ossama Mohammed e Wiam Simav
Bedirxan, indagine a due voci sulla rappresentazione della guerra
in Siria attraverso i filmati caricati ogni giorno in rete.
Chiude la serata Lech Kowalski con D.O.A. (A rite of passage).
Canto funebre del fenomeno punk, il documentario segue i Sex
Pistols nel breve tour americano. La band è in procinto di
sciogliersi, qualche mese dopo Sid Vicious verrà accusato
dell’omicidio della compagna Nancy Spungen e morirà poi di
overdose. Con D.O.A. Kowalski si impone all’attenzione del pubblico
con un’opera folgorante e immediatamente di culto.
Parallelamente alla programmazione dello Spazio Oberdan, il Cinema
Arcobaleno propone due film della sezione Prospettive: Hyperion di
Maria Giovanna Cicciari e Giano di Francesco Dongiovanni. Entrambi
gli autori saranno presenti in sala.
La serata di venerdì si conclude al MONO (via Lecco 6) con dj-set
gratuito per gli abbonati di Filmmaker.
Sabato 6 dicembre il primo appuntamento è alle 14.30 allo Spazio
Oberdan con L’occhio selvaggio di Paolo Cavara, un classico da
recuperare, appena restaurato dalla Cineteca Nazionale di Roma. Il
film è presentato da Alberto Pezzotta.
Alle 17.00, per la retrospettiva Lech Kowalski, il documentario On
Hitler’s Highway. Il regista percorre la più antica autostrada
europea costruita da Hitler per facilitare l’invasione dell’Est
Europa. Lungo il viaggio incontra un’umanità derelitta e non
riconciliata.
A seguire, alle 20.00 in Concorso, In Sarmatien (In Sarmatia) di
Volker Koepp. La Sarmatia è nota, fin dagli antichi Greci, come una
terra mitica, posta ai confini del mondo conosciuto. Oggi continua
a essere una zona poco raccontata in cui si intrecciano i desideri
di tradizioni diverse. Alla proiezione sarà presente il
regista.
Alle 22.00, Fuori Concorso, Cavalo Dinhero (Horse Money) di Pedro
Costa.
Al Cinema Arcobaleno, per la sezione Prospettive, sono in programma
a partire dalle 19.30 Tyndall di Fatima Bianchi e L’albero di
trasmissione di Fabrizio Bellomo. Entrambi gli autori saranno
presenti in sala.
Per tutto il week end prosegue l’installazione San Siro di Yuri Ancarani alla GAM Galleria d’Arte Moderna.