Il Comic Con 2012, come
prevedibile, continua a regalare chicche ed succose indiscrezioni.
Nella ribollente cornice della convention californiana, la Marvel ha rivelato i titoli
Comic Con 2012: nuovo trailer per Frankenweenie
Comic Con 2012: nuovo poster de I Mercenari 2
Ecco un poster nuovo di zecca de I Mercenari 2, realizzato espressamente per il Comic Con di San Diego. I nostri eroi dell’action sono tornati per la guerra, così come recita
Comic Con 2012: logo e primo concept art de I Guardiani della Galassia
Al Comic Con di San
Diego la Marvel ha cominciato a concedere
qualche assaggio de I Guardiani della Galassia, cavallo di
battaglia del 2014 (annunciata la data d’uscita
Comic Con 2012: Lo Hobbit sarà diviso in 3 film?
Comic Con 2012: l’entusiasmante panel de Lo Hobbit!
Comic Con 2012: il primo trailer del Grande e Potente Oz
Direttamente dal Comic Con ecco il primissimo video del film di Sam Raimi, Il Grande e Potente Oz, con James Franco nei panni di un giovane e un po’ sprovveduto Oz, il futuro Mago. Nella pellicola ripercorriamo le origini del famoso Mago del titolo, quando da giovane prestigiatore di un circo di paese, si trova catapultato da un uragano nel regno che diventerà il Regno di Oz. Nel film anche Michelle Williams, Mila Kunis e Rachel Weisz,.
Ecco il video:
Comic Con 2012: il poster di Pacific Rim
Ecco il primo poster del film di Guillermo Del Toro, Pacific Rim in cui diamo uno sguardo ai mastodontici robot protagonisti della pellicola. Piccoli piccoli si vedono anche i protagonisti in carne ed ossa del film: Charlie Hunnam e Idris Elba.
Emblematico il fatto che il poster di questo film, che avrà un panel tutto suo al Comic Con di San Diego, sia uscito lo stesso giorno del secondo poster de Lo Hobbit, film che per un periodo abbastanza lungo sarebbe dovuto essere diretto proprio da quel Del Toro, che per le complicazioni insorte sul set neozelandese, ha abbandonato Jackson e il progetto proprio per dedicarsi a Pacific Rim.
Ecco il poster:
Pacific Rim uscirà nelle sale il 12 luglio 2013.
Quando legioni di mostruose creature, note come Kaiju, iniziano a sorgere dai mari, avrà inizio una guerra che porterà via milioni di vite e consumerà per anni le risorse dell’umanità. Per combattere i giganteschi Kaiju verrà sviluppato uno speciale tipo di arma: degli imponenti robot, chiamati Jaegers, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti vengono collegate tramite un ponte neuronale. Ma anche gli stessi Jaegers sono quasi indifesi di fronte agli implacabili Kaiju. Ormai sull’orlo della sconfitta, le forze di difesa dell’umanità non avranno altra scelta se non quella di mandare avanti due improbabili eroi – un ex pilota in declino (Charlie Hunnam) e un’apprendista inesperta (Rinko Kikuchi) – uniti per pilotare un leggendario, ma al contempo obsoleto Jaeger del passato. Insieme, rappresenteranno l’ultima speranza dell’umanità contro l’imminente apocalisse.
Comic Con 2012: il poster de Lo Hobbit
Ecco il primo poster tutto dedicato a Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, comparso al Comic Con 2012, al quale ci aveva preparato anche Peter Jackson. Dopo Bilbo (Martin Freeman)
Comic Con 2012: ecco l’armatura di Tony Stark in Iron Man 3!
E’ stata svelata al
Comic Con l’armatura che Tony Stark indosserà nell’attesissimo
Iron
Man 3! Il terzo capitolo del franchise, diretto da Shane Black,
uscirà
Comic Con 2012: altri poster per Lo Hobbit
Comic – Con programma 21 luglio
Ecco a seguire il programma del 21
luglio del Comic -Con di San Diego. Nella sua giornata di chiusura
ecco cosa ci riserverà la manifestazione:
PROGRAMMA 21 LUGLIO
Supernatural Special Video Presentation and Q&A
10:00am – 11:00am
Hall H
Breaking Bad
11:15am – 12:15pm
Hall H
BBC America’s Doctor Who 50th Anniversary
12:30pm – 1:30pm
Hall H
Under the Dome
2:15pm – 3:15pm
Room 6BCF
Sons of Anarchy
3:50pm – 4:40pm
Hall H
Per il programma completo e la lista degli ospiti clikka qui.
Per le info sui programmi delle giornate del 18, del 19 e del 20 luglio al Comic Con di San Diego, clikka sui numeri corrispondenti alla data che ti interessa.
Comi-con Episode IV: A fan’s hope – recensione
Nei tempi passati si
collezionavano francobolli o per i più marpioni, le classiche
farfalle con le quali si pensava di sedurre le ragazze. Dagli anni
’70, grazie a Topolino dalle nostre parti e alla Marvel oltreoceano, si iniziarono a
collezionare i fumetti, prevalentemente con protagonisti supereroi
ed eroine, soprattutto quando nel mercato entrarono i manga
giapponesi.
Comedians: trailer del nuovo film di Gabriele Salvatores
01 Distribution ha diffuso il trailer di Comedians, il nuovo atteso film del regista premio Oscar Gabriele Salvatores. Nel cast di Comedians la coppia comica Ale e Franz, Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità? Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità.
Comedians: intervista al regista Gabriele Salvatores
Ecco la nostra intervista a Gabriele Salvatores, il regista che porta al cinema, dal 10 giugno con 01 Distribution, il suo nuovo film, un vero e proprio omaggio al teatro: Comedians.
Comedians, recensione del film di Gabriele Salvatores
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità? Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità.
Comedians: intervista ai protagonisti del film di Gabriele Salvatores
Ale & Franz (Francesco Villa e Alessandro Besentini), Giulio Pranno, Christian De Sica, Natalino Balasso e Vincenzo Zampa sono trai protagonisti di Comedians, il nuovo film di Gabriele Salvatores al cinema dal 10 giugno con 01 Distribution. Ecco cosa hanno raccontato in merito al film:
Comedians, recensione del film di Gabriele Salvatores
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità? Attraverso le storie di sei comici, Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità.
Comedians: il poster del film di Gabriele Salvatores
Comedians, il nuovo film scritto e diretto dal Premio Oscar Gabriele Savatores, prodotto da Indiana Production con Rai Cinema con il sostegno del MiC, esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia da giovedì 10 giugno distribuito da 01Distribution. Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità. Il film è fedelmente tratto dalla celebre pièce teatrale di Trevor Griffiths, opera premiatissima alla fine degli anni Settanta.
Ecco il poster di Comedians
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?
Nel cast di Comedians la coppia comica Ale e Franz, Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.
Ha detto Gabriele Salvatores, intervenuto con un videomessaggio alle Giornate Professionali di Cinema “Reload”: “Stavo preparando le valigie perché dovevo partire… quando ho ricevuto una bellissima proposta da Paolo del Brocco, Luigi Lonigro e Indiana Production, una di quelle proposte che come si dice in un film famoso: ‘non si possono assolutamente rifiutare’. Come tutti voi ho la voglia e la speranza di ritornare il prima possibile in sala a vedere i film sul grande schermo. Per me le sale sono l’anima del cinema ed ecco perché sono molto felice di mettere a disposizione delle sale, del pubblico e del progetto di ripartenza, giustamente tanto sostenuto dal Ministro Franceschini, il mio ultimo film, girato in piena pandemia. Il film si chiama Comedians, comici. Ci recitano Christian De Sica, Ale e Franz, Natalino Balasso e altri attori bravissimi che presto diventeranno famosi, anche se ora non li conoscete. Vi comunico con gioia quindi, che il mio film sarà in sala da giovedì 10 giugno e spero vi terrà compagnia per tutta l’estate. Sono molto, molto felice. Buon cinema a tutti, e buona visione.”
Marco Cohen (Indiana Production) dichiara: “Quando girammo questo film in piena pandemia, pensavo quanto fosse grande il privilegio di riuscire a lavorare e di mantenere il lavoro anche in periodi così terribili.
Comedians: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores
Sono iniziate venerdì scorso a Trieste le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores Comedians, prodotto da Indiana Production e Rai Cinema in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission. Comedians di Trevor Griffiths è un testo teatrale scritto alla fine degli anni ‘70 ed è stato giudicato dalla critica come una delle più riuscite pièce teatrali del teatro inglese contemporaneo.
La pièce è stata rappresentata in tutto il mondo, la prima americana venne allestita a Broadway per la regia di Mike Nichols. «Molti anni fa misi in scena Comedians per il Teatro dell’Elfo di Milano. Lo spettacolo, interpretato da giovani attori, che in seguito sono diventati molto famosi, venne replicato per tre anni di seguito e Griffiths ne fu molto contento e quando recentemente gli ho proposto di adattare il testo per lo schermo con grande entusiasmo mi ha risposto “Go ahead with all speed. You’ll do it well”.
Adattare per lo schermo il testo di Griffith dà sicuramente la possibilità di creare un film sulla comicità seppure non si tratti solo di questo. Infatti, attraverso le varie performance il film ci farà riflettere sia sul significato di comicità che sull’importanza di fare delle scelte nella vita e di rimanere fedeli alle scelte fatte.
Nel cast del film Ale e Franz, Natalino Balasso, Demetra Bellina, Marco Bonadei, Elena Callegari, Aram Kian, Walter Leonardi, Riccardo Maranzana, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.
Comedians, recensione del film di Gabriele Salvatores
Dopo Tutto il mio folle amore e il documentario Fuori era primavera, Gabriele Salvatores torna a dirigere con Comedians. Un progetto che arriva da lontano. Il film è una trasposizione fedele del testo che il drammaturgo inglese Trevor Griffiths scrisse nel 1975. Testo su cui il regista ha scelto di tornare dopo ventun anni da una prima lettura da cui era nato uno spettacolo teatrale e poi un film, che vi si era ispirato, seppur in maniera molto libera, Kamikazen – Ultima notte a Milano del 1988. E’ con Comedians che Salvatores sceglie di tornare alla riapertura delle sale, dal 10 giugno.
Comedians – la trama
Un gruppo di aspiranti comici sta per esibirsi. Sono tutti allievi del maestro Eddie Barni, Natalino Balasso, che tiene un corso nei locali di una scuola di Milano. Prima dello spettacolo, riuniti nell’aula dove di solito fanno lezione, i comici cercano di tenere a freno l’ansia per l’esibizione e di mettere a punto i propri pezzi. Ci sono i fratelli Filippo e Leo Marri, Ale e Franz, con la loro vena malinconica, c’è l’operaio Gio Di Meo, Walter Leonardi, con la battuta e la barzelletta sempre pronte. Ci sono il meridionale Michele Cacace, Vincenzo Zampa e Samuele Verona, Marco Bonadei, impresario di se stesso che sogna di sfondare. Infine, c’è il giovane Giulio Zappa, Giulio Pranno. Barni li motiva e cerca di far trovare loro la concentrazione necessaria, perchè la serata è importante. A vederli, infatti, ci sarà Bernardo Celli, Christian De Sica, un famoso comico, vecchia conoscenza di Barni, ora talent scout, che potrebbe scegliere qualcuno di loro per un suo nuovo progetto televisivo. La rivalità tra i comici si accende, mentre Celli spiega quali sono per lui i capisaldi della comicità, del tutto diversi da quelli di Barni. I nuovi talenti riusciranno a convincerlo? I comici resteranno fedeli alla lezione del maestro o cercheranno di compiacere il selezionatore?
Il mestiere del comico tra etica e successo
Comedians è senza dubbio un film dal forte impianto teatrale. È stato lo stesso Gabriele Salvatores a voler sottolineare di aver ripreso fedelmente il testo scritto da Griffiths, che viene infatti indicato come autore della sceneggiatura, assieme al regista. L’azione si svolge quasi per intero in un unico spazio: l’aula scolastica. Il solo momento in cui si esce da lì è quello in cui si sale sul palcoscenico del locale dove i comici si esibiscono. È un film incentrato sulla parola, come spesso succede nei lavori tratti da testi teatrali, un film in cui sostanzialmente si dibatte e si espongono vari punti di vista su un tema centrale: cosa significa essere un comico? Come si fa a far ridere? Ci deve essere o no un’etica della risata? Barni e Celli rappresentano i due poli opposti della discussione, la dicotomia tra etica e successo. L’uno, convinto che la comicità debba sfuggire dallo stereotipo, dalla battuta facile e scontata, fatta solo per strappare la risata a tutti i costi. L’altro, sostenitore del comico come intrattenitore puro, della comicità come momento votato all’evasione. A sostenere i due punti di vista, mai banalizzati, ciascuno con argomentaizioni ampiamente condivisibili, gli ottimi Balasso e De Sica, il quale interpeta un personaggio che ha in comune con De Sica attore parte delle convinzioni che hanno dettato il suo percorso artistico, e che qui rivendica, come ha affermato in conferenza stampa. La giusta via, forse, sta nel mezzo, nel difficile equilibrio tra ciò che porta facilmente al successo e l’aspirazione a far pensare, a sorprendere, a far cambiare punto di vista, con una risata.
Il dibattito si rivela
interessante innanzitutto perché è sempre molto attuale, essendo
l’Italia un paese largo produttore di comici e commedie di tutti i
tipi, con esempi anche recenti che portano alla ribalta il tema e
le domande che qui i protagonisti si pongono. In secondo luogo, la
dicotomia tra Celli e Barni è anche la diatriba fra chi vuole
apparire a tutti i costi e chi invece si accontenta di fare il
proprio lavoro nell’ombra. Il che non significa essere meno capaci.
Anche questo un grande tema, oggi che chiunque cerca la ribalta – i
quindici minuti di celebrità di cui parlava Warhol – su un social,
o su un vero e proprio palco, poco importa. C’è voglia di apparire,
ma si dovrebbe forse riscoprire, come suggerisce il personaggio di
Barni, l’orgoglio di quello che si fa, anche se non si ha un
pubblico a cui mostrarlo. Il lavoro dell’insegnante svolto da Barni
è un po’ l’emblema di questa filosofia. L’insegnate è colui che non
lavora per la gloria e raramente viene ringraziato per quello che
fa, ma semina qualcosa tra i suoi allievi, contento semplicemente
di veder germogliare, ogni tanto, una piantina.
In Comedians, poi, si parla anche dell’importanza di inseguire i propri sogni e coltivare i propri talenti. I protagonisti sono persone più o meno giovani che si barcamenano tra un lavoro provvisorio e la speranza di poter vivere del mestiere che amano, quello di attori. Il film peraltro non sembra avere una precisa collocazione temporale, salvo qualche piccolo cenno. È un inno alla perseveranza.
Invito allo spettatore a non essere passivo
Comedians è un film che stimola una riflessione, interessante, che spinge lo spettatore a non essere passivo, ma anzi attivarsi e porsi le stesse domande dei protagonisti. La perizia tecnica e stilistica di Salvatores ne fa un lavoro elegante ed estremamente curato, con un uso significativo e ben dosato del bianco-nero nella fotografia di Italo Petriccione, e primi piani con cui il regista cattura nelle espressioni l’essenza dei personaggi. Efficace anche l’idea del count down che scandisce il tempo che separa gli attori dall’entrata in scena. Il film riesce nella non facile impresa di mantenere vivo l’interesse fino alla fine del racconto. Da sottolineare l’attenzione che il regista ha sempre per la parte musicale, stavolta impreziosita da brani di Tom Waits.
A completare il quadro le buone prove di un cast di attori più o meno noti, in cui il regista ha voluto ancora con sé Giulio Pranno dopo Tutto il mio folle amore. L’attore si dimostra ancora talentuoso nell’interpretare il suo personaggio, intelligente ed anche coraggioso outsider. Esaspera le caratteristiche del clown e lo fa diventare quasi Joker. È un personaggio oscuro e inquieto, anziché comico, e sceglie una recitazione particolarmente teatrale. Senza dubbio d’impatto, a volte un po’ eccessivo.
Certo è che Comedians, a dispetto del titolo, ma anche di alcune presenze nel cast, da cui solitamente ci si aspettano risate, da De Sica a Balasso, fino ad Ale e Franz, non è un film comico, ma è un film su cosa sia il mestiere del “commediante”. Dunque resterà deluso chi si aspetta di ridere. Come anche lo sarà chi si aspettava da Salvatores un ritorno diverso, magari con una trama accattivante, piena di avventure e colpi di scena. Comedians è un film non facile, che impegna, che chiede partecipazione. Per questo non è per tutti. Tuttavia, è una riflessione seria e ben condotta sulla complessa arte del far ridere e un’occasione per tornare al cinema apprezzando il lavoro di chi il cinema sa fare con classe.
Comedians, di Gabriele Salvatores, dal 10 giugno al cinema
Comedians, il nuovo film scritto e diretto dal Premio Oscar Gabriele Savatores, prodotto da Indiana Production con Rai Cinema con il sostegno del MiC, esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia da giovedì 10 giugno distribuito da 01Distribution. Comedians è una riflessione sul senso stesso della comicità nel nostro tempo, affrontando temi di assoluta attualità. Il film è fedelmente tratto dalla celebre pièce teatrale di Trevor Griffiths, opera premiatissima alla fine degli anni Settanta.
Sei aspiranti comici stanchi della mediocrità delle loro vite, al termine di un corso serale di stand-up si preparano ad affrontare la prima esibizione in un club. Tra il pubblico c’è anche un esaminatore, che sceglierà uno di loro per un programma televisivo. Per tutti è la grande occasione per cambiare vita, per alcuni forse è l’ultima. Le esibizioni iniziano e ogni comico sale sul palco con un grande dilemma: rispettare gli insegnamenti del proprio maestro, devoto a una comicità intelligente e senza compromessi o stravolgere il proprio numero per assecondare il gusto molto meno raffinato dell’esaminatore? O forse cercare una terza strada, di assoluta originalità?
Nel cast di Comedians la coppia comica Ale e Franz, Natalino Balasso, Marco Bonadei, Walter Leonardi, Giulio Pranno, Vincenzo Zampa e con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica.
Ha detto Gabriele Salvatores, intervenuto con un videomessaggio alle Giornate Professionali di Cinema “Reload”: “Stavo preparando le valigie perché dovevo partire… quando ho ricevuto una bellissima proposta da Paolo del Brocco, Luigi Lonigro e Indiana Production, una di quelle proposte che come si dice in un film famoso: ‘non si possono assolutamente rifiutare’. Come tutti voi ho la voglia e la speranza di ritornare il prima possibile in sala a vedere i film sul grande schermo. Per me le sale sono l’anima del cinema ed ecco perché sono molto felice di mettere a disposizione delle sale, del pubblico e del progetto di ripartenza, giustamente tanto sostenuto dal Ministro Franceschini, il mio ultimo film, girato in piena pandemia. Il film si chiama Comedians, comici. Ci recitano Christian De Sica, Ale e Franz, Natalino Balasso e altri attori bravissimi che presto diventeranno famosi, anche se ora non li conoscete. Vi comunico con gioia quindi, che il mio film sarà in sala da giovedì 10 giugno e spero vi terrà compagnia per tutta l’estate. Sono molto, molto felice. Buon cinema a tutti, e buona visione.”
Marco Cohen (Indiana Production) dichiara: “Quando girammo questo film in piena pandemia, pensavo quanto fosse grande il privilegio di riuscire a lavorare e di mantenere il lavoro anche in periodi così terribili.
Tutto il comparto
italiano del nostro settore ha dato prova di grande resilienza. Per
questo motivo è doveroso ringraziare tutte le donne e gli uomini
che in momenti così difficili con passione e coraggio hanno voluto
lavorare con noi. Oggi abbiamo il grande privilegio di poter
ritornare, come Indiana Production, a condividere i nostri film con
il pubblico al cinema, ed è bello che ad accompagnarci sia un
Premio Oscar italiano come Gabriele Salvatores”.
“La decisione di uscire con l’ultimo lavoro di uno dei nostri autori più cari è un segnale forte di comprensione delle esigenze del mercato e delle difficoltà che stanno vivendo gli esercenti cinematografici – dice Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. Dopo aver tenuto fermi quasi tutti i titoli del nostro listino, siamo fiduciosi che l’uscita di Comedians di Gabriele Salvatores rappresenti una grande opportunità per ricostruire a breve il rapporto interrotto con il pubblico, trattandosi di uno dei film italiani più attesi.
Ringraziando Gabriele Salvatores per la disponibilità, noi di Rai Cinema e 01 Distribution con Indiana productions, sposiamo in pieno il piano per la ripartenza e siamo al fianco degli esercenti cinematografici italiani in questo momento duro ma decisivo per il futuro della nostra industria.”
“Non esiste soddisfazione maggiore per un distributore cinematografico che ricevere la massima fiducia da produttori e registi, soprattutto in occasione di proposte sfidanti e dal risultato non scontato – aggiunge Luigi Lonigro, direttore di 01Distribuiton e presidente dei Distributori cinematografici. Il mercato ha bisogno di grandi film per ripartire nel tempo più breve possibile e credo che il segnale da parte di Rai Cinema e 01 che arriva agli esercenti in questo momento è forte e chiaro”.
COme VIte Distanti: effettuata la prima donazione
Nella stessa settimana in cui ARF! il Festival del Fumetto di Roma a causa dell’emergenza Coronavirus annuncia la “sospensione in data da destinarsi” della propria VI edizione programmata il prossimo maggio – (perché, come sottolineano gli organizzatori, «ARF! è una grande festa e aspetteremo il momento giusto in cui la faremo tutti insieme. Più di prima. Più di sempre.») – grazie alla copie pre-ordinate del libro COme VIte Distanti, a una decina di giorni dal lancio dell’iniziativa ARF!, PressUP e tutte le autrici e gli autori coinvolti hanno donato i primi 10.000 euro all’Ospedale Spallanzani di Roma.
ECCO IL LINK PRESSO CUI EFFETTUARE IL PRE-ORDER DI COme VIte Distanti
Partner fondamentale dell’intera iniziativa benefica è proprio PressUP, tech company italiana che offre l’eccellenza nel campo della stampa on-line, che stamperà il libro a titolo gratuito: «Noi di PressUP – ha dichiarato Vincenzo Cirimele, founder & CEO – siamo davvero felici di partecipare attivamente al progetto Come Vite Distanti ideato da ARF!, realtà con la quale abbiamo stretto una splendida partnership nel corso degli ultimi anni. Crediamo molto in questa iniziativa che ha riunito i grandi del Fumetto per aiutare concretamente chi combatte il Covid-19» .
ECCO IL LINK PRESSO CUI EFFETTUARE IL PRE-ORDER DI COme VIte Distanti
Dopo l’apertura della danze ad opera di Gipi (tav. 1) e le prime tavole di Stefano Caselli (tav. 2), Giorgio Pontrelli (tav. 3), Gigi Cavenago (Tav. 4), Eleonora Antonioni (Tav. 5), Bruno Cannucciari (tav. 6), Giuseppe Palumbo (tav. 7), Francesco Guarnaccia (tav. 8), Stefano Simeone (tav. 9), Lorenza Di Sepio (tav. 10), Martoz (tav. 11), Giacomo Bevilacqua (tav. 12), Emiliano Mammucari (tav. 13), ai già annunciati Zerocalcare, Sio, Sara Pichelli, Francesco Artibani, Katja Centomo, Laura Scarpa, Werther Dell’Edera, Rita Petruccioli, Ratigher, LRNZ, Fumettibrutti, Mirka Andolfo, e Davide Toffolo e tantissimi altri, si sono aggiunte nel frattempo le firme altrettanto prestigiose di Manuele Fior, Zuzu, Maicol & Mirko, Matteo Scalera, Mario Alberti e Silvio Camboni, che pubblicano tutti regolarmente per le maggiori case editrici italiane quali Sergio Bonelli Editore, Disney, Bao Publishing, Coconino Press, Feltrinelli Comics. Oblomov, Tunué, Rizzoli Lizard, Shockdom e Panini Comics, fino a grandi editori stranieri come Marvel, DC Comics, Image, Glénat.
ECCO IL LINK PRESSO CUI EFFETTUARE IL PRE-ORDER DI COme VIte Distanti
COme VIte Distanti: anche Alessandro Baricco e Milo Manara nel progetto Arf!
Anche Alessandro Baricco e Milo Manara si uniscono agli oltre 80 autori del Fumetto italiano nel progetto benefico COme Vite Distanti ideato e coordinato da ARF! il Festival del Fumetto di Roma in collaborazione con PressUp a sostegno della raccolta fondi per l’emergenza Coronavirus dell’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, al quale – grazie alle copie pre-ordinate del libro dallo scorso 25 marzo – sono già stati donati 50.000 euro.
Alessandro Baricco, scrittore, saggista, autore teatrale, critico musicale e fondatore della prestigiosa Scuola Holden di Torino, firmerà l’introduzione del volume. Non è certo un segreto la sua grande passione per i fumetti: da sempre affezionatissimo lettore di Tex così come dei paperi & topi della Walt Disney, le sue “incursioni” nella Nona Arte contano almeno un paio di precedenti illustri. Come la trasposizione a fumetti – splendida “parodia Disney” con protagonisti Topolino e Pippo – del suo La vera storia di Novecento adattata da Tito Faraci e disegnata da Giorgio Cavazzano; o ancora, sempre grazie ai testi di Faraci, l’adattamento di Senza Sangue (Feltrinelli Comics), diventata graphic novel con le matite di Francesco Ripoli.
COme VIte Distanti, il racconto collettivo in cui il protagonista è un “eroe mascherato” catapultato nelle vite – e nelle case – degli altri, vedrà tra i suoi autori anche Milo Manara, Maestro del fumetto amato in Italia e all’estero per la sensualità del suo segno, già protagonista della grande mostra «MACROMANARA» per ARF! Festival e COMICON nel 2017.
Manara opererà all’interno di COme VIte Distanti un inedito, esclusivo “collegamento” con una delle sue opere di maggior successo: Il profumo dell’invisibile (racconto del 1985, pubblicato in tutto il mondo) dove esordì il suo personaggio più celebre, la biondissima Miele.
“Di fronte al prezioso compito che quotidianamente svolgono medici e ricercatori scientifici, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, noi fumettisti ci sentiamo spesso piccoli e impotenti. D’altronde il nostro lavoro è raccontare storie, non salvare vite. Ci siamo chiesti, quindi, se esisteva un modo per contribuire a essere utili – presto e concretamente – all’intera comunità. “COme VIte Distanti” è la nostra risposta a questo bisogno. La risposta del Fumetto Italiano.” ARF! Festival del Fumetto
In un momento in cui tutta l’Italia è ferma, i migliori fumettisti italiani si mobilitano da casa, a sostegno della raccolta fondi dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e si uniscono per raccontare un’unica, grande storia. Ideatore e promotore dell’iniziativa è ARF! «Festival di Storie, Segni & Disegni», il Festival del Fumetto di Roma che seguirà, passo dopo passo, tutto il progetto, curandone il coordinamento editoriale, la comunicazione, la stampa del volume e il flusso delle donazioni.
COme VIte Distanti, che sta prendendo vita sul sito e sui canali social di ARF! Festival con la pubblicazione di una tavola al giorno per diventare a fine maggio un libro cartonato, è già preordinabile on-line alla pagina www.arfestival.it/covid, così che l’INTERO RICAVO venga donato sin da subito, vista l’urgenza del momento, all’Ospedale Spallanzani.
Il gesto solidale di un intero ambito professionale, unito alla volontà di continuare a intrattenere con una lettura quotidiana gratuita, resterà per sempre una testimonianza di questo momento storico e sociale così umanamente intenso e surreale.
Come vendere droga online (in fretta) – Stagione 4: la spiegazione del finale
La serie di Netflix Come vendere droga online (in fretta) riporta sullo schermo Moritz Zimmermann (Maximilian Mundt) per un’altra serie di avventure all’insegna del caos e del crimine. La terza stagione si concludeva con l’incarcerazione di Zimmermann per otto anni, dopo essersi assunto l’intera colpa di MyDrugs e di altre attività criminali. Questo permette ai suoi amici di continuare la loro vita senza problemi, soprattutto a Lenny, che finalmente riceve le cure di cui ha bisogno e può guardare a un futuro in cui non pensa costantemente alla sua morte imminente. Promette anche di far uscire Moritz di prigione, ma la quarta e ultima stagione rivela che non ha mantenuto la promessa.
La quarta stagione inizia dunque a quattro anni dalla sua condanna in prigione, con Moritz che fa un accordo con i poliziotti, in particolare con Benedikt Kampe, per ottenere un rilascio anticipato. Ora che è libero, progetta di avviare una nuova attività completamente legale. Tuttavia, si rende subito conto che il mondo è cambiato drasticamente negli ultimi quattro anni e che ogni idea che gli passa per la testa è già stata trasformata in un’impresa. La prospettiva di non essere in grado di proporre una buona idea imprenditoriale lo spaventa e diventa ancora più sconfortato quando scopre che Dan Riffert ha trasformato Bonus Life in un’azienda fiorente.
L’idea gli era venuta nella prima stagione, quando gli olandesi avevano chiesto a Moritz di creare una copertura per la sua attività di droga. Mentre Dan era entusiasta già allora, Moritz respinse la sua idea. Ma ora il successo è enorme e Moritz si sente defraudato della sua parte, ancor più quando scopre che anche il suo migliore amico, Lenny, lavora nell’azienda. Questo lo porta a cercare di ottenere la maggioranza di Bonus Life, ma le cose peggiorano di minuto in minuto, soprattutto con il coinvolgimento di Behzat, un uomo d’affari che traffica in droga ed è molto più spietato di chiunque altro Moritz e i suoi amici abbiano incrociato. Alla fine si dovranno fare delle scelte difficili, soprattutto per Moritz, che dovrà decidere cosa vuole veramente nella sua vita.
L’identità di M2000
Nella scena finale, vediamo gli amici di Moritz riuniti da Fritzi e Lenny riceve una notifica. Mostra una richiesta di amicizia da parte del nome utente “M2000” e, dalle espressioni sul volto di Lenny, sa esattamente chi è: il suo migliore amico, Moritz. Quando hanno iniziato MyDrugs, Moritz ha scelto il nome “M1000”, che serviva come identità della persona che gestiva MyDrugs. Era il suo alter ego, che avrebbe dovuto limitarsi al sito e all’attività, ma col tempo sono successe cose tali per cui Moritz è diventato sempre più investito in quell’identità, causando tutti i problemi con Lenny e gli altri suoi amici. Così, quando Lenny vede apparire “m2000” sul suo schermo, non deve pensare due volte al fatto che si tratta di un suo amico, il che è sconvolgente per lui perché lui e il resto del mondo lo credono morto.
In realtà, Lenny non vede mai Moritz morire. Sente solo gli spari mentre si allontana, credendo che il suo amico ne sia il destinatario. Nessuno può biasimarlo per averla pensata così perché, tutto sommato, Moritz sarebbe dovuto morire. È in inferiorità numerica e non ha modo di uscire dalla situazione. È solo un colpo di fortuna a salvarlo. Solo Ersan e Marie lo sanno e, rispettando il desiderio di Moritz, mantengono il segreto. Tuttavia, qualche mese dopo, è lui stesso a contattare il suo migliore amico, che è una delle poche persone che vuole nella sua vita, a prescindere da tutto. Sembra improbabile che possa tornare a casa perché sono successe troppe cose, ma questo non significa che non possa mantenere i contatti con Lenny.
La scelta del suo nome utente potrebbe essere un modo per far conoscere a Lenny la sua identità senza fare soffiate a nessun altro. È interessante notare che potrebbe anche suggerire che Moritz si sia imbarcato in un’altra impresa e, visti i suoi precedenti, è molto probabile che questa prenda una strada criminale. È possibile che si sia trovato di nuovo in difficoltà e che abbia bisogno dell’aiuto di Lenny per uscirne? Se ha scelto di lasciarsi alle spalle la sua vita passata, solo qualcosa di drastico potrebbe farlo tornare indietro e trascinare di nuovo il suo migliore amico nei suoi guai. Oppure, potrebbe semplicemente sentire troppo la mancanza di Lenny e voler partecipare alla sua vita, anche se a distanza.

Moritz finge la sua morte
Anche se sopravvive, Moritz sa che le cose sono andate troppo oltre per poter tornare a casa. A causa del suo ego e delle sue insicurezze, si è intromesso nelle vite ben organizzate dei suoi amici, creando ulteriore caos. Si era ripromesso di non farsi coinvolgere in attività criminali, ma finisce per rimanere incastrato nello stesso circolo vizioso e non solo si impegna con i criminali, ma conduce anche i suoi amici in situazioni pericolose. Lisa quasi muore e lui se ne fa una colpa. Alla fine della giornata, si rende conto che non può cambiare se stesso. Anche se ama i suoi amici, ci sono troppe storie e conflitti che non permettono loro di trovare un terreno comune per la pace. Moritz non vuole essere il costante perturbatore delle loro vite, così, quando ne ha l’occasione, decide di abbandonarli a se stessi e di uscirne una volta per tutte.
Questo è l’unico modo per tenerli lontani dal pericolo che sembra attirare. È interessante notare che lo troviamo a lavorare in una piattaforma petrolifera, il che richiama un’osservazione di passaggio fatta dalla sorella quando è uscito di prigione. Nel primo episodio, la donna gli dice di trovarsi un lavoro entro un mese, come richiesto dalle condizioni di libertà vigilata. Commenta che la maggior parte degli ex detenuti fatica a reinserirsi nel mercato del lavoro, il che li riporta alla vita criminale. Quindi, a patto che non intenda lavorare come custode di una piattaforma petrolifera, gli suggerisce di trovare un lavoro. Ironia della sorte, lo ritroviamo a fare lo stesso lavoro, ma non si tratta solo di un richiamo alla conversazione con la sorella.
Ormai Moritz ha avuto abbastanza tempo per riflettere su se stesso e per capire che è meglio per lui rimanere il più isolato possibile. Per gli anni in cui è stato in prigione, tutto è andato bene per i suoi amici. Erano tutti al sicuro, nessuno di loro si dedicava ad attività criminali ed erano felici di come stavano andando le cose. Avevano dei problemi, ma nessuno li faceva temere per la loro vita. Tutto questo cambia quando Moritz esce di prigione. Così, alla fine, quando ha la possibilità di andarsene, decide di rimanere in un luogo che è una prigione a sé stante. Meno persone sono in contatto con lui, minori sono le possibilità di fare del male a qualcuno. In quest’ottica, il soggiorno in una piattaforma petrolifera in mezzo all’oceano sembra il lavoro perfetto.
Cosa succede nel finale a Dan e Lenny?
Mentre Moritz era in prigione, Dan e Lenny hanno costruito Bonus Life dalle fondamenta e l’hanno trasformata in un’impresa di successo. Ci sono stati alcuni intoppi, ma non sono stati causati da cattiveria, bensì dai loro stupidi errori, soprattutto quelli di Dan. Con il tempo, hanno imparato la lezione e hanno trovato il modo di portare avanti l’azienda nonostante le sfide. Il più grande vantaggio di tutto questo è che possono fidarsi l’uno dell’altro e non devono preoccuparsi che i loro ego si intromettano e che uno cerchi di sottrarre l’azienda all’altro. Tutto questo non era possibile con Moritz, ed è per questo che, quando torna, Dan non riesce a fidarsi di lui.

In ogni caso, alla fine di questa stagione di Come vendere droga online (in fretta), con l’investimento di Behzat, che in realtà era il modo di Moritz per ottenere il controllo dell’azienda, Bonus Life si stabilizza di nuovo. Questa volta, Dan ha imparato la lezione. Decide di non essere stravagante e di concentrarsi sull’essenziale per evitare che l’azienda vada nuovamente in bancarotta. Lenny, tuttavia, non farà parte del suo viaggio. A metà stagione, scopriamo che Kira ha lavorato segretamente per un uomo d’affari, codificando materiale per lui mentre diceva a suo marito, Lenny, che stava lavorando al bar. Il suo datore di lavoro è talmente colpito dal suo lavoro che la invita a lavorare per lui in California.
Tuttavia, prima che Kira possa parlarne con Lenny, Moritz lo scopre e rivela il suo segreto. A causa dell’urgenza della situazione, Lenny accantona la conversazione, ma quando alla fine ne parla con la moglie, la scelta di andare in America si rivela sensata. Non solo si tratta di una grande opportunità per Kira, ma anche di una tabula rasa per ricominciare da capo, lasciandosi definitivamente alle spalle il caos e il pericolo. Avendo visto la morte da vicino, Lenny non vuole che la sua famiglia sia in pericolo, quindi ha senso che lui, Kira e il loro bambino facciano i bagagli e lascino il Paese per sempre.
È interessante notare che riceve la richiesta di amicizia di Moritz mentre si trova al bar con i suoi amici e i suoi cari. Rimane scioccato nel vederla, ma è improbabile che questa scoperta abbia un impatto sulla sua decisione. Infatti, se scegliesse di restare per Moritz, dovrebbe rinunciare a Kira e al loro bambino, e questo non è il patto che vuole fare. Molto probabilmente accetterà la richiesta di amicizia perché, nonostante gli alti e bassi, lui e Moritz sono stati l’uno il cavaliere dell’altro. Tuttavia, questo sarà il limite delle loro interazioni e la loro amicizia dovrà continuare sui social media.
Cosa succede a Behzat ed Ersan?
Mentre Moritz rimane il catalizzatore di tutti i problemi in Come vendere droga online (in fretta), Behzat è uno dei principali antagonisti della stagione finale. Ha costruito per sé un impero della droga, che opera sotto la copertura di un’azienda di surgelati chiamata Brofrost. Si era già lasciato andare all’uccisione di persone che si avvicinavano troppo a smascherarlo e a danneggiare la sua attività, e non importava se stava uccidendo un rivale, uno dei suoi scagnozzi, un giornalista o un agente di polizia. Aveva tutti gli agganci giusti per informarlo di eventuali retate e degli sviluppi delle indagini contro di lui. E poi Ersan coinvolge Moritz. Il duo gli chiede del denaro per investire in Bonus Life.

Ersan lo vede come un modo per lasciarsi alle spalle la vita criminale e fare soldi in modo legale. Tuttavia, sottovaluta l’avidità di Moritz e il suo desiderio di fare del male ai suoi stessi amici, il che porta Behzat a diventare un elemento chiave per il futuro di Bonus Life. Ersan è dunque deluso da Moritz, che vede come una via di fuga dal mondo criminale. Alla fine, però, la fortuna lo favorisce. Quando la polizia fa irruzione nel suo complesso, Behzat è costretto a fuggire, ma rapisce Moritz, Ersan, Lenny e Dan. Vuole che ricostruiscano la sua attività. A Dan viene concesso di andarsene per mantenere le apparenze, soprattutto se Behzat vuole usare Bonus Life come copertura per le sue attività criminali.
Ersan viene perdonato e può tornare a far parte della banda. A Moritz e Lenny viene data una pistola in cui uno deve uccidere l’altro e il sopravvissuto lavorerà al programma voluto da Behzat. Tuttavia, le cose vanno drasticamente male. Dopo che Ersan appicca un incendio come diversivo, Moritz costringe Lenny a fuggire e rimane indietro per impedire a Behzat e ai suoi uomini di catturare il suo amico. Ha intenzione di uccidere Behzat, ma è in inferiorità numerica. Mentre getta la pistola, viene sparato un proiettile. Colpisce Behzat alla gamba, che spara per errore, uccidendo la donna che lavora per lui, che spara per errore, uccidendo il suo collega, che spara per errore, colpendo Behzat alla testa, uccidendolo sul colpo.
Con la morte di tutti e tre, Moritz ed Ersan si sentono sollevati perché le uniche persone che volevano ucciderli se ne sono andate. Inoltre, hanno l’opportunità di ricominciare da capo, perché hanno già usato i soldi di Behzat per comprare quasi la metà della quota di Bonus Life. Mentre Moritz decide di abbandonare l’azienda e la sua vita precedente, dice a Ersan di sfruttare la sua quota del cinquantuno per cento nell’azienda per ottenere la vita che ha sempre desiderato. Con questo gesto, Moritz rimedia ai problemi che ha involontariamente creato a Ersan e gli regala il lieto fine che ha sempre desiderato.
Come un uragano: le differenze tra il libro e il film e il suo finale
Pochi autori della letteratura hanno avuto successo al cinema tanto quanto Nicholas Sparks. Celebre per le sue storie incentrate sull’amore eterno e il destino, questi ha negli anni visto ben 11 dei suoi romanzi trasposti sul grande schermo, e ognuno di questi film si è poi rivelato un grande successo. Tra i più celebri si ricordano Le pagine della nostra vita, The Last Song, Ho cercato il tuo nome e La scelta – The Choice. Tra questi si inserisce anche Come un uragano, diretto nel 2008 da George C. Wolfe. Tra i tanti, questo è stato indicato come una delle migliori trasposizioni sul grande schermo dei romanzi di Sparks.
Il film è basato sul sesto libro dello scrittore, il cui titolo originale è Night in Rodanthe. Pubblicato nel 2002, si tratta di uno dei suoi libri a cui Sparks è più legato. Egli ideò infatti i due personaggi a partire da sé stesso e sua moglie, come anche dagli eventi che li hanno portati ad incontrarsi. L’emozione profusa nella scrittura colpì i lettori, che portarono in breve il libro a divenire un grande successo. Nel giro di sei anni, Come un uragano trovò così un suo posto ad Hollywood, con un adattamento risultato allo stesso modo particolarmente apprezzato dagli amanti del genere.
Il film arrivò infatti ad un risultato al box office di circa 84 milioni di dollari, consolidando la fama dello scrittore e favorendo la realizzazione di ulteriori trasposizioni dai romanzi di Sparks. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a Come un uragano. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il libro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

in Come un uragano. © 2008 Warner Bros. Pictures. All rights reserved.
La trama e il cast di Come un uragano
Protagonista della storia è Adrienne Willis, casalinga e madre di due figli, recentemente sconvolta dalla scoperta del tradimento di suo marito Jack. Cercando di schiarirsi le idee decide di accogliere la richiesta di una vecchia amica che la vuole ospite del suo albergo a Rodanthe per un fine settimana. Qui Adrienne verrà colta dagli imprevisti della vita nel momento in cui si imbatte in Paul Flanner, stimato chirurgo plastico che si trova lì per adempiere a compito difficile e affrontare una crisi di coscienza. Tra loro nascerà in breve una storia d’amore che cambierà le loro vite, ma che sarà costretta ad affrontare numerosi ostacoli.
Ad interpretare i due personaggi principali del film, quello di Adrienne Willis e Paul Flanner, si ritrovano rispettivamente gli attori Diane Lane e Richard Gere. I due sfoggiano da subito un’ottima sintonia di coppia, che ha contribuito all’attrazione nei loro confronti. Questa è dovuta anche al fatto che i due attori avevano già avuto modo di lavorare insieme per i film The Cotton Club e Unfaithful. Nel film sono poi presenti attori come Christopher Meloni, nei panni di Jack, ex marito di Adrienne, Charlie Tahan e Mae Whitman in quelli dei loro figli Danny e Amanda. Ad interpretare l’amica della protagonista che la invita presso il proprio Bed and Breakfast è invece la premio Oscar Viola Davis. James Franco è invece Mark, il figlio di Paul.
Il finale del film
Verso il finale del film, Paul decide di raggiunge il figlio Mark, che è anche lui medico e dirige una clinica in Ecuador, promettendo ad Adrienne di tornare presto per passare il resto della sua vita con lei. Quando arriva il momento del ritorno di Paul, però, quest’ultimo non si presenta. Dopo qualche giorno, Adrienne riceve la visita di Mark che le dice che l’uomo è morto in Ecuador a causa di una frana mentre cercava di mettere in salvo gli antibiotici e le siringhe della clinica. Mark ringrazia Adrienne per aver salvato suo padre, averlo reso un uomo migliore.
Adrienne passa un lungo periodo di depressione dal quale esce grazie all’amica Jean e alla figlia Amanda, che le sta sempre vicino dopo aver scoperto il vero motivo della separazione dei genitori e cioè il tradimento del padre. Alla ragazza Adrienne racconta la vicenda che ha vissuto e le spiega cosa significhi amare. Durante una passeggiata sul lungomare, Adrienne assiste ad uno spettacolo considerato impossibile per quelle parti, il passaggio di un gruppo di cavalli, di cui aveva parlato a Paul. Giorni dopo affida un bacio al vento quasi potesse arrivare a Paul.

Le differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo, gli sceneggiatori Ann Peacock e John Romano si sono assicurati di rimanere quanto più fedele possibile al testo, consapevoli dell’importanza del mantenere inalterate le storie di Sparks. In esse si ritrova infatti già di base tutto ciò che anche gli spettatori cinematografici si aspettano di vedere da un film romantico, gradendo poco quelle modifiche che alternano in modo anche considerevole la storia. Nonostante questa fedeltà, però, vi sono diverse differenze. La prima di queste è relativa all’arco temporale in cui si svolge la storia. Il libro si apre infatti ben 14 anni dopo che la storia di Adrienne e Paul ha avuto luogo, mentre nel film questa viene raccontata dalla protagonista solo a poche settimane dalla sua fine.
Ulteriore differenza relativa al personaggio di Adrienne è quella che la vede, nel film, rappresentata come una donna molto più vulnerabile e ancora instabile emotivamente. Nel romanzo, invece, questa si presenta caratterialmente più forte e più incline al sorriso. Ciò è dovuto anche dal fatto che nel romanzo lei e suo marito sono ormai divorziati da tempo, mentre nel film sono solo momentaneamente separati, e la ferita è ancora aperta. Tali differenze permettono di accentuare la drammaticità della sua situazione e la novità portata nella sua vita da Paul. Infine, un’ultima differenza è relativa al rapporto che Adrienne intrattiene con Mark, il figlio di Paul. Nel film, questi si presenta fisicamente alla porta della donna per raccontargli del padre, mentre nel romanzo questo scambio avviene interamente attraverso una lunga lettera.
Il trailer di Come un uragano e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Come un uragano grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 agosto alle ore 21:25 sul canale Rete 4.
Come un uragano con Richard Gere
Serata all’insegna del romanticismo quella in programmazione sul canale 5, infatti in prima serata andrà in onda Come un uragano, film con protagonista l’attore Richard Gere.
Come un uragano (Nights in Rodanthe), dramma romantico del 2008 diretto da George C. Wolfe e interpretato da Richard Gere e Diane Lane.
Adrienne (Diane Lane), una donna che si sta ancora riprendendo dal tradimento del marito e sta cercando di rifarsi una vita, ha appena saputo che lui vuole tornare a casa. Combattuta fra sentimenti contrastanti, accoglie con piacere la richiesta di una vecchia amica che la vuole ospite del suo albergo a Rodanthe per un fine settimana. Adrienne spera di trovare la tranquillità di cui ha bisogno per ripensare alla propria vita.
La stagione è finita e l’albergo riapre solo per l’arrivo di Paul (Richard Gere), un medico che per tanto tempo ha sacrificato la famiglia per la carriera, e ora arriva a Rodanthe per adempiere a compito difficile e affrontare una crisi di coscienza. Sono due estranei sotto lo stesso tetto. Ma quando si avvicina un uragano, si stringono l’uno all’altra per farsi coraggio e nasce una storia d’amore che cambierà le loro vite.
Curiosità:
– Il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Nicholas Sparks e segna la terza collaborazione tra Richard Gere e Diane Lane dopo The Cotton Club e Unfaithful – L’amore infedele.
– La casa in cui è ambientato il film è una casa per le vacanze, non un bed & breakfast, e si chiama “Serendipity”. A partire dal 2013 per aumentare il valore dell’abitazione è stata ribattezzata “The Inn at Rodanthe” e completamente rinnovata per assomigliare alle scene in interni del film che però sono state girate altrove.
– Nel gennaio 2010, l’erosione delle coste aveva lasciato la casa “Serendipity” completamente allagata. I nuovi proprietari hanno assunto una delle ditte che ha spostato il faro di Cape Hatteras per spostare Serendipity in una location un po’ meno spettacolare, ma un po’ più sicura e molto vicina a Rodanthe. Solo l’esterno della casa appare nel film, gli interni sono stati creati in uno studio.
Come un Tuono: recensione del film con Ryan Gosling
Da poco il suo Blue Valentine è uscito nelle sale italiane, pur essendo datato 2010, e Derek Cianfrance si ritrova a illuminare gli schermi del nostro Paese con Come un Tuono (in originale The Place Beyond the Pines) storia di vendetta, redenzione e lotta contro una realtà ed un destino che sembra ineluttabile.
In Come un Tuono un uomo, motociclista di professione, resta sconvolto dalla notizia di essere diventato padre. Decide di lasciare la sua vita da ambulante e di provare ad occuparsi del bambino, ma la strada che sceglie è quella della rapina, che inevitabilmente lo porta a cacciarsi nei guai. A dargli la caccia c’è un poliziotto, un animo nobile e integerrimo che però si trova coinvolto in un giro di corruzione e di droga che gli farà capire presto il modo di agire corretto in una tale società. Quindici anni dopo, due adolescenti turbolenti si incontrano a scuola e fanno amicizia, ma una terribile verità che li accomuna potrebbe avere devastanti conseguenze.
Cianfrane ritrova l’ottimo Ryan Gosling e gli affida la prima parte del film, il ruolo di Luke il Bello che l’attore di Drive interpreta con l’ormai mono-espressiva efficacia che lo contraddistingue e che costituisce il mistero e il motivo del suo talento. A Ryan Gosling si affianca Eva Mendes, che in Come un Tuono interpreta la bella Romina, una donna normale, con un bambino e un compagno, che la accoglie in casa sua nonostante il figlio non sia suo, una madre alla quale badare e un lavoro che le serve per mandare avanti la baracca, una donna normale, un po’ sciatta a volte, eppure straordinariamente bella nella sua verace sensualità e nel suo solido e discreto talento.
Come un Tuono, il film
A loro fa seguito Bradley Cooper, che interpreta l’integerrimo poliziotto Avery, uomo ligio al dovere, attento al protocollo, che non si risparmia suo campo e fuori, che va a scontrarsi “di faccia” contro la corruzione che si è infiltrata in maniera capillare nel suo stesso distretto. Userà quest’arma nel modo migliore e più conveniente alla sua carriera, ma a che prezzo? L’attore, reduce dalla straordinaria performance de Il Lato Positivo, ci regala in questo caso una interpretazione più ordinaria ma ugualmente interessante nella messa in scena del conflitto interiore di un uomo che rinuncia irrimediabilmente alla sua moralità per riuscire a rimanere a galla.
Nel terzo e conclusivo atto, il film sembra raccontarci che le colpe dei padri vengono ereditate dai figli, che se un uomo è cattivo, o se fa qualcosa di cattivo, la sua progenie lo sarà altrettanto, ricordando vagamente, seppure con qualche variante, l’ereditarietà della colpa cantata da Sofocle nel sul Edipo Re. A raccontarci questo terzo capitolo ci sono due giovanissimi attori: Emory Cohen e Dane Dehaan, entrambi molto bravi e promettenti. Se Cohen è noto principalmente per la sua partecipazione alla serie Smash, Dehaan ha già dato prova di grande talento in Chronicles e ora lo vedremo presto nel sequel di The Amazing Spider-Man, nei panni di Harry Osborn.
La tripartizione suddivide il film per argomenti e ritmi, cosa che ne appesantisce la fruizione, dando al film una struttura disomogenea. Cianfrance ci racconta la storia addentrandosi con la sua macchina da presa tra i personaggi, nel mezzo delle situazioni, prediligendo una ripresa mobile e dei primi piani ravvicinati, quasi a voler entrare nella testa dei suoi personaggi, a mostrarceli nella loro complessità, a dare una ragione anche al peggiore degli esseri umani che mette in scena.
Come un gatto in tangenziale: trama, cast e sequel del film
Sempre più mattatrice assoluta del cinema italiano, Paola Cortellesi ha negli ultimi anni regalato al pubblico alcuni dei suoi personaggi migliori e più memorabili. Nel 2017, prima del grande successo di Ma cosa ci dice il cervello, uscito al cinema nel 2019, l’attrice ha portato sul grande schermo il film Come un gatto in tangenziale (qui la recensione), anch’esso diretto da Riccardo Milani, e da lui scritto insieme alla stessa Cortellesi. Per la loro nuova collaborazione i due, solida coppia anche fuori dal cinema, si concentrano su una storia incentrata sullo scontro tra personalità provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a confronto la periferia con le zone più “altolocate” della città.
Il film segna inoltre il ritorno della brillante coppia cinematografica composta dalla Cortellesi e Antonio Albanese. I due avevano infatti già recitato insieme in Mamma o papà?, diretto sempre da Milani. L’idea per il nuovo film che li riunisce nasce in realtà da eventi realmente accaduti. Lo stesso regista ha infatti dichiarato di essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un film ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune problematiche sociali.
Campione di incassi al box office, Come un gatto in tangenziale è arrivato a guadagnare ben 10 milioni di euro, affermandosi come uno dei maggiori successi italiani dell’anno. Il film ha poi fatto incetta di premi, vincendo in particolare tre Nastri d’argento, tra cui quello per la miglior commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo imminente sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Come un gatto in tangenziale: la trama del film
Protagonisti del film sono Giovanni, un ntellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma, e Monica, ex cassiera di supermercato, che con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Il loro incontro (o scontro) avviene grazie ai rispettivi figli, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale. I due genitori, pur profondamente diversi, manifestano però un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Cominciando così a frequentarsi, Giovanni e Monica si trovano a scontrarsi con i rispettivi contesti, nei quali si sentono a dir poco come pesci fuor d’acqua.
L’uomo, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra. Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come un gatto in tangenziale.
Come un gatto in tangenziale: il cast del film
Protagonista del film nel ruolo di Monica, Paola Cortellesi ha deciso per tale personaggio di sottoporsi ad una radicale trasformazione. Si è così sottoposta ad un trucco massiccio al fine di guadagnare diversi tatuaggi finti, un inedita capigliatura e una serie di piercing e accessori simili. Un look che le ha permesso di dar vita alla personalità sopra le righe e ai margini di Monica. Per costruire il carattere di questa, inoltre, la Cortellesi ha attinto molto dalle esperienze vissute durante la sua giovinezza, essendo lei stessa di origine borgatara. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen sono interpretate da Valentina Giudicessa e Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio Amendola è invece presente nei panni di Sergio, ex marito di Monica e ora carcerato.
Antonio Albanese è invece l’interprete dell’intellettuale Giovanni. L’attore ha raccontato di essersi preparato al ruolo basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura. Grazie alla sintonia con la Cortellesi ha inoltre potuto esaltare determinati aspetti del personaggio. In particolare, per dar vita al contrasto necessario, ha sottolineato qualità di Giovanni come la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece la giovane Alice Maselli. L’attrice Soia Bergamasco, invece, è presente nei panni di Luce, ex moglie di Giovanni ora residente in Francia, dove svolge con successo la sua attività. Nel film è poi presente con un cameo nel ruolo di sé stessa la celebre giornalista e conduttrice Franca Leosini.
Come un gatto in tangenziale: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film era facile immaginare che se ne realizzasse un sequel. Questo esplorerà infatti nuovi aspetti dei personaggi portando avanti la loro storia. Atteso per il 2021, questo ha come titolo Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto. Già intravista nel primo film, Coccia di Morto è la celebre spiaggia nei pressi di Fiumicino, giudicata come una delle peggiori di Italia. Ancora non si hanno particolari dettagli relativi alla trama, se non che questa si svolgerà a tre anni dagli eventi del primo film, con la relazione tra Monica e Giovanni finita rovinosamente. Ad interpretare i due iconici personaggi ci saranno di nuovo la Cortellesi e Albanese, mentre Milani sarà nuovamente regista.
In attesa di un nuovo sequel, è però possibile fruire di Come un gatto in tangenziale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Now TV e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 luglio alle ore 21:20 su Canale 5.
Fonte: IMDb
Come un gatto in tangenziale: recensione del film con Paola Cortellesi
“Come un gatto in tangenziale” è un’espressione, utilizzata prevalentemente a Roma e dintorni, per esprimere un parere su una cosa, una situazione che si presume avrà una durata molto breve, come, appunto, un gatto che cammina sulla tangenziale: di vita breve.
Riccardo Milani intitola così la sua nuova commedia, in cui dirige di nuovo Paola Cortellesi, che a sua volta replica il duo con Antonio Albanese, dopo Mamma o papà?. La storia è quella che attinge dalla classica commedia italiana, ovvero il confronto tra due opposti, due mondi paralleli che si guardano con diffidenza e che non sono destinati a incontrarsi.
Monica è una borgatara di Bastogi, periferia romana molto disagiata, il cui figlio tredicenne comincia a frequentare una ragazzina coetanea del centro, figlia di Giovanni, distinto alto borghese che lavora in un think tank, dove si occupa di escogitare metodi e mettere a punto progetti per aiutare proprio quelle periferie, che nell’atto pratico ignora.
La collisione tra questi due universi darà la possibilità a entrambi i genitori di intraprendere un viaggio che mette alla prova la loro considerazione di sé, ma soprattutto quella dell’altro, del diverso.
Come un gatto in tangenziale: il trailer ufficiale italiano
Con Un Gatto in Tangenziale, Riccardo Milani confezione una storia che non ha nulla di nuovo, e che, anzi, si risolve in maniera indolore, senza troppe pretese, che tuttavia riesce a emergere per la scrittura. Il film fa ridere, cosa che ormai non riesce più tanto bene alle nostre commedie, ancorate alle parole, ai doppi sensi, al fiume di battute che dovrebbero sfociare nel coinvolgimento, nella risata, ma che si esauriscono sempre di più in un autocompiacimento del comico di turno, in genere abituato allo sketch e non alla storia.
Milani firma la sceneggiatura non solo con Furio Andreotti e Giulia Calenda, ma anche con la Cortellesi, che si ritaglia un personaggio a tutto tonro, lontano dallo stereotipo della borgatara, un personaggio portato in scena con attenzione e leggerezza, che vede l’attrice a una delle sue migliori prove in carriera.
La commedia si fonda su due
pilastri importanti, da una parte l’alchimia consolidata tra i due
protagonisti, dall’altra, elemento strettamente legato al primo, la
possibilità per la storia e i personaggi di dilungarsi in silenzi e
tempi “lenti” che in genere la commedia non concepisce (più). La
coppia
Cortellesi/Albanese si spalleggia, trovandosi da parti
opposte di una retta il cui punto di incontro diventa territorio di
scontro e di comprensione.
La borgata di Bastogi, raccontata da Milani, è ricca e viva, di persone, di problemi, di attività, di caratteristiche ma anche di umanità, elemento che traspare, con la citata leggerezza, da tutto il film, senza intenzione di edulcorare, di esasperare, di moralizzare.
Un Gatto in Tangenziale sembra un piccolo spiraglio per una commedia che dovrebbe uscire dalla sua zona di conforto, dove ormai si auto-relega a causa di produzioni caute e spettatori pigri.
Come Un Gatto In Tangenziale: prime due clip dal film
Guarda le prime due clip di Come Un Gatto In Tangenziale, il film di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese – Una produzione Wildside con Vision Distribution e distribuito da Vision Distribution
Nel film Giovanni, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro di Roma. Monica, ex cassiera, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire.
I due cominciano a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro. Giovanni, abituato ai film nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma all’improvviso qualcosa tra loro cambia..
Come un Gatto in Tangenziale: Milani, Cortellesi e Albanese parlano del film
Arriva il 28 Dicembre al cinema Come un Gatto in Tangenziale, il nuovo film di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. In occasione della presentazione del film a Roma, il regista ha raccontato come gli è venuta l’idea che si trova alla base del film.
“Stavo montando Il posto dell’anima e avevo come vicino di stanza Claudio Canepari che lavorava a Residence Bastogi, documentario bello e duro come quel quartiere – ha spiegato Milani – Anni dopo, quando mia figlia aveva 15 anni, venne da me, e io capii che mi doveva dire una cosa importante, mi doveva dire che aveva il fidanzatino e questo ragazzo abitava a Bastogi. La cosa mi colpì e li seguii, come fa Albanese nel film, per vedere che posto era veramente. Da quest’idea poi siamo partiti tornandoci con gli sceneggiatori.”
Sull’importanza del sentimento in Come un Gatto in Tangenziale, Riccardo Milano ha detto: “Non ho paura dell’emozione e del sentimento, perché sono cose inserisco nei miei film, mi piace anche come spettatore vedere storie con anima, la paura della retorica ha fatto tabula rasa dei sentimenti. Non ci è sembrato azzardato raccontare anche una storia d’amore, un sentimento che durerà quello che durerà, come un gatto in tangenziale appunto. Il problema credo sia nostro, di noi cittadini e non tanto dei politici, odio il termine buonismo e chi l’ha coniato: lo sposare l’anti buonismo a tutti i costi ci ha fatto diventare tutti più stronzi.”
“Piacere, essere popolare, dovrebbe essere considerato un elemento positivo.” Continua il regista, che candidamente ammette di voler far film, anche parlando di critica sociale, ma sempre scegliendo di andare incontro al suo pubblico.
Come un gatto in tangenziale: il trailer ufficiale italiano
Protagonisti del film sono Albanese e la Cortellesi (anche compagna di Milani nella vita), che hanno già lavorato insieme di recente, in Mamma o papà?, e si confermano una coppia comica molto affiatata. Albanese dichiara in merito alla sua seconda collaborazione con la Cortellesi: “Punto sull’intesa attraverso lo sguardo e ci siamo riusciti, almeno penso. La verità la raggiungi solo con lo stare insieme, a livello di gestualità e sguardi l’intesa era già tale a inizio riprese, tanto che abbiamo potuto poi lavorare a cose diverse. Abbiamo le stesse caratteristiche, siamo molto precisi, puntuali, amiamo questo lavoro e arriviamo felici sul set. Sempre che Milani non ci faccia aspettare ore”.
Paola Cortellesi, che nei panni di Monica offre una performance davvero generosa, sopra le righe ma non macchiettistica, rivela: “Lavorerei sempre con Antonio, ci siamo conosciuti meglio lavorando sul film precedente e ora ci siamo cercati partendo da un livello già alto di conoscenza. È bellissimo formare delle coppie e andare e insieme, parti avvantaggiato, trovi il tono e riesce meglio.”
Per questo film, Paola Cortellesi ha anche firmato la sceneggiatura, in merito alla quale ha commentato il tentativo di avvicinare due mondi completamente differenti: “Abbiamo trovato un pretesto per far comunicare chi non l’avrebbe fatto mai, ognuno imparando qualcosa di buono dall’altro.” Ma l’attrice ha contribuito a scrivere il film anche con la sua esperienza, essendo di origine borgatara, come lei stessa ha tenuto a definirsi: “Sono fiera di essere una borgatara, anche se non sono cresciuta in una realtà non così problematica o pericolosa come Bastogi. Crescere in periferia ti fortifica, anche se ci tengo a sottolineare come, girando realmente in quel quartiere, abbiamo trovato grande umanità, ci hanno accolti con gioia, cosa che accade di rado a Roma quando arrivano quelli del cinema. Abbiamo vissuto momenti molto forti, commoventi, che non scorderò mai”.