L’imminente Alien:
Romulus vuole essere un mix di due di quelli che i fan
considerano i migliori film di Alien del franchise. Parlando con
Empire Magazine, il regista Fede
Álvarez ha parlato della sua ispirazione per il film e di
come volesse assicurarsi che i fan di Alien di
Ridley Scott del 1979 e di Aliens di
James Cameron del 1986 fossero
soddisfatti.
“Chiedere a un fan di Alien di
scegliere tra i due è una domanda perversa”, ha detto Álvarez.
“Così ho pensato: ‘Come faccio a fare entrambe le cose?’. C’è
un momento in cui i personaggi camminano in aree familiari alla
Nostromo. Poi attraversano quell’edificio e dall’altra parte: boom!
Ci si trova in un corridoio che assomiglia alla Speranza di Hadley
[di Aliens]”.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da Cailee
Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Avevamo lasciato la saga di Alien al
tentativo di raccontarci le proprie origini, con Prometheus
e Alien:
Covenant incentrati sugli eventi che avrebbero portato
all’Alien
di Ridley Scott del 1979. Ad oggi il futuro di
quella narrazione prequel è ancora incerto, ma quello della saga
nel suo complesso sembra non correre questo rischio. Grazie ad
Alien: Romulus, settimo capitolo del franchise (se
non si contano i due Alien vs. Predator), si ha infatti un ritorno alle
origini capace però non solo di rivisitare determinati scenari, ma
anche di aggiungere qualcosa di nuovo alla mitologia fino ad oggi
costruita.
Diretto da Fede Alvarez, regista distintosi
grazie agli horror La casa e Man in the
Dark, questo nuovo capitolo – che si colloca temporalmente
tra l’Alien
di Scott e l’Aliens
– Scontro finale di James Cameron – offre dunque un’esperienza
particolarmente soddisfacente. Forse, all’apparenza, potrà sembrare
un ricalco troppo marcato del primo film – e non si vuole negare
che lo sia – ma è nella messa in scena concepita da Alvarez che
emergono momenti di grande impatto, che permettono di non avvertire
la sensazione di “già visto” bensì quella fascinazione che altrove
nella saga è mancata.
Nelle colonie umane gestite dalla
Wayland-Yutani, la speranza di una vita degna e la libertà sono
concetti del tutto privi di significato. Ecco perché la giovane
Rain Carradine (Cailee
Spaeny), insieme al suo “fratello” droide Andy
(David Jonsson), accetta di compiere una
pericolosa missione che potrebbe però permettergli di ambire ad un
futuro migliore. Insieme ad un gruppo di altri ragazzi loro amici,
si intrufolano in una base spaziale apparentemente abbandonata per
recuperare delle capsule per l’ipersonno. In quel luogo spettrale,
tuttavia, scopriranno a loro spese orrori indicibili.
Un gioco da ragazzi
Se nei precedenti film del franchise
i protagonisti erano esperti di vari campi e, aspetto non
secondario, degli adulti, in Alien: Romulus al
centro della narrazione vi sono invece un gruppo di ragazzi.
Giovani nati e cresciuti nel contesto disumanizzante delle colonie
umane e per questo attratti da quelle alternative che altri luoghi
nell’universo sembrano promettere. Tutto nasce dal loro desiderio
di fuga, dalla volontà di smarcarsi da un percorso di vita che
appare drammaticamente già scritto e apparentemente privo di ogni
possibilità di fuga.
Raccapricciante e Avvincente
D’altronde Alvarez aveva dichiarato
che se mai avesse avuto l’occasione di lavorare con il franchise di
Alien, gli sarebbe interessato esplorare la vita di quei
bambini e adolescenti intravisti nelle colonie dei precedenti film.
Ha dunque ora realizzato questo suo desiderio, facendo di
Alien: Romulus un film fortemente incentrato su
questo tipo di personaggi e le tematiche che gli sono proprie, dal
sognare una vita da persone libere al “peso” delle figure
genitoriali. La sessualità, più o meno latente, è infine – come già
visto accadere nella saga – elemento centrale con cui bene o male
tutti si scontrano.
L’avere dei ragazzi come
protagonisti, però, non rende in alcun modo questo film un’opera
più “adolescenziale” rispetto agli altri lungometraggi. Non c’è
alcuna variazione di tono, che rimane invece particolarmente cupo
per l’intera durata del film. Anzi, l’avere dei giovani inesperti
potenzialmente inclini agli errori dettati dall’impulsività rende
il tutto ancor più avvincente. Si seguono con apprensione i loro
spostamenti e le loro decisioni, con un’attesa (che si potrebbe
definire famelica) di ciò che potrebbe loro capitare.
L’orrore di Scott, l’azione di
Cameron, l’uso degli spazi di Alvarez
Alien: Romulus non
si risparmia dunque alcune sequenze particolarmente scioccanti –
più disgustose che non spaventose (Isabela
Mercedes ci aveva messo in guardia a riguardo) -,
terrificanti creature già note o inedite e momenti di grande
tensione messi in scena con grande gusto per l’immagine. Alvarez
segue dunque le orme di Ridley Scott, sempre cercando però di offrire
un punto di vista nuovo su quanto da lui già compiuto nel 1979. Se
nella costruzione dell’orrore è lui il punto di riferimento,
Alien: Romulus presenta però anche una forte
componente bellica e, in generale, d’azione, che si rifà
all’Aliens
– Scontro finale di James Cameron.
Il film di Alvarez si muove dunque
su questo equilibrio, omaggiando così i due grandi capolavori di
questo franchise e facendo propria la loro lezione per dimostrare
di saperne trarre qualcosa di buono. A tutto ciò il regista
aggiunge la sua grande padronanza degli spazi, che aveva già
mostrato con i suoi primi film. Ogni ambiente di Alien:
Romulus viene costruito e gestito con grande attenzione,
facendone quasi un susseguirsi di livelli dove la pericolosità e la
difficoltà aumentano prepotentemente.
Si possono citare sequenze come
l’attraversamento della sala piena di facehuggers, il “tunnel”
organico pullulato da Xenomorfi o l’ambiente dello scontro
conclusivo per rendere l’idea. Per ognuno di questi, ma anche per i
tanti altri che rendono il film particolarmente entusiasmante per
la semplice gioia degli occhi, Alvarez riesce a trasmettere quella
certa sensazione di claustrofobia, di pericolo potenzialmente
proveniente da ogni angolo, costringendo così alla massima
attenzione.
Alien: Romulus possiede il giusto
mix tra tensione e adrenalina
Tutte queste sfumature rendono
dunque Alien: Romulus un film particolarmente
entusiasmante, che non vuole avere la pretesa di affermarsi come
migliore dei suoi predecessori bensì di offrire un ritorno alle
origini che sappia di nuovo. Ci riesce anche grazie ad un paio di
personaggi piuttosto interessanti, su cui spicca l’Andy di
David Jonsson, capace di rubare la scena in più
occasioni ai suoi co-protagonisti. Con lui la figura dell’androide
si conferma particolarmente interessante, capace di farsi carico di
tutta quella serie di discorsi da Scott affrontata anche
in Blade
Runner.
Attorno a lui, gli altri personaggi
non spiccano per originalità, ma perlomeno la Rain di Cailee Spaeny non risulta – come si temeva –
una copia della Ripley di Sigourney Weaver, riuscendo ad avere una
propria identità. Così come riesce ad averla nel suo complesso
Alien: Romulus. Se si accetta di chiudere un
occhio sulle somiglianze strutturali con il primo film e si guarda
oltre queste, ci si troverà davanti ad un film che senza pretese
offre un sano intrattenimento, suscitando quel giusto mix di
tensione e adrenalina e riaccendendo (ammesso che si fosse mai
spento) il fascino nei confronti di questa saga.
Una delle creature più letali della
storia del cinema sta per tornare nelle nostre sale e sembra che
sarà di nuovo destinato a terrorizzare il pubblico compiacente. Al
cinema dal 14 agosto, Alien:
Romulus di Fede Alvarez è stato
finalmente proiettato per la stampa cinematografica e le prime
reazioni al film vietato ai minori ne elogiano la suspance, gli
effetti pratici e il cast. Molti recensori concordano sul fatto che
Alvarez abbia realizzato uno dei migliori film del franchise durato
45 anni, iniziato con Alien di Ridley
Scott nel 1979.
“[Alien: Romulus] è un folle
giro sulle montagne russe attraverso i sei precedenti film di
“Alien”, usando pezzi di tutti loro per raccontare una storia
mirata, per lo più autonoma, piena di sangue e spaventi
gloriosi”, ha scritto Germain Lussier di
Gizmodo su X/Twitter. “Migliora man mano che procede,
concludendosi con un fenomenale grande swing di un terzo
atto”.
Alien: Romulus – Fantastico sound design e
world-building
“Questo è facilmente uno dei
migliori film della serie. Fede Álvarez non delude”, ha
scritto Jazz Tangcay di Variety su X.
“Fantastico sound design e world-building. Gli effetti pratici
sono così buoni che il film mi ha fatto venire gli
incubi”.
Il critico cinematografico
Courtney Howard ha descritto “Alien: Romulus”
come “nodoso, avvincente e meravigliosamente cupo”.
“Offre in modo innovativo cose
intelligenti, interpretando in modo sottile i più grandi
successi”, ha scritto Howard su X. “Cailee
Spaeny e David Jonsson dominano. Questo è
fantastico!” Molti spettatori hanno elogiato le performance di
Jonsson e Spaeny nell’ultimo capitolo di “Alien”, oltre a
sottolineare il terzo atto del film horror fantascientifico nelle
loro reazioni.
Tessa Smith,
proprietaria di Mama’s Geeky, ha detto: “Alien: Romulus” rende
omaggio perfetto all’originale, utilizzando effetti pratici ogni
volta che è possibile. Funziona così bene che la CGI si distingue
quando viene utilizzata. È lento all’inizio, ma amico, una volta
che inizia, rimarrai con il fiato sospeso fino alla fine!”
Il redattore di MovieWeb
Richard Fink ha detto che il terzo atto “mi ha
lasciato senza fiato per l’orrore”, mentre Nikko
Caruso, membro di Chicago Indie Critics, lo ha definito
“assolutamente sbalorditivo“. Tuttavia, alcuni hanno
pensato che “Alien: Romulus” abbia iniziato a
vacillare verso la fine, con il critico di Film Inquiry
Mark McPherson che ha notato che “gli elementi
tematici si perdono nel trambusto del terzo atto”.
“C’è molto da amare, con
splendidi elementi horror, immagini viscerali e un design
incredibile delle creature! David Jonsson è un ladro di
scena”, ha scritto il critico cinematografico Leo
Rydel. “Tuttavia, raduna i migliori elementi del
franchise insieme invece di reggersi in piedi da solo e i
personaggi sono dimenticabili”.
Scott ha rinunciato alla regia di
questo settimo capitolo dopo aver diretto i film prequel
“Prometheus” e “Alien: Covenant“. Ha lavorato a
stretto contatto con Alvarez per sviluppare la storia di
“Alien: Romulus” e ha elogiato continuamente il
regista di “Don’t Breathe” per aver iniettato
nuova linfa vitale nel franchise di “Alien”.
Ha una vena di genialità
“Il pericolo di tutti i
franchise è che muoiono a meno che qualcuno non decida
all’improvviso di raccogliere il tappeto e correre lungo il campo
con una palla”, ha detto di recente Scott al Los Angeles
Times. “Fede è un’ondata di energia e ho dovuto fare un passo
indietro e lasciarlo fare a lui… Fede aveva un progetto fermo nella
sua mente e la sua sceneggiatura era piuttosto chiara. Era anche
lunga, ma la sceneggiatura è sempre lunga. E così ci siamo
addentrati un po’ in questo”. “Spero che Fede ne abbia un altro
nella manica perché penso che questo andrà davvero bene“, ha
aggiunto Scott a proposito del film. “Ha una vena di
genialità”.
Il film è interpretato da
Cailee Spaeny (Civil War), David
Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy),
Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike
Fearn (Aftersun) e Aileen
Wu.
Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez
(La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura
scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore
Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata
sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Il film è
prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto
l’originale Alien e ha prodotto e diretto i
nuovi film della
saga, Prometheus e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston)
e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth
Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet
Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo)
sono i produttori esecutivi.
Alien:
Romulus fa parte dei First Look che ha
condiviso da poche ore il profilo di Total Film. Il film diretto da Fede
Alvarez è trai più attesi della stagione e le foto in
questione si focalizzano sul cast “umano” della storia. Sappiamo
già che la maggior parte di questi personaggi finirà tra le grinfie
dello Xenomorfo.
Tra loro c’è Isabela Merced che abbiamo visto in
Madame Web e che vedremo in
Superman. Interpreta Kay nel film ed è il membro
più giovane di questo gruppo: “Credo davvero che ci siano
sequenze specifiche in questo film che spaventeranno per tutta la
vita alcuni spettatori”, dice l’attrice a Total
Film.
Il suo co-protagonista,
David Jonsson, aggiunge: “Puoi sicuramente
dire addio a un [PG-13]. La via di mezzo con Fede [Álvarez,
regista] non è proprio nel suo stile. Se hai intenzione di provare
a spaventare la gente, poi li spaventi.”
“Non sa come non dargli quella
svolta”, osserva
Cailee Spaeny. “Questo è solo il suo istinto. Sta
aspettando di fare qualcosa di strano e contorto. E sai che ce l’ha
quando sei proprio sul punto di dire: ‘Dovremmo farlo?’ È allora
che sai, ‘OK, Fede è nel suo punto debole.'”
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Nessuno dei sequel, prequel e
spin-off di Alien è riuscito a eguagliare il
classico di Ridley Scott del 1979. Non hanno nemmeno
toccato il capolavoro fantascientifico di James
Cameron, Aliens, uscito sette anni dopo,
nel 1986. Il regista Fede Álvarez spera di
cambiare questa serie di delusioni critiche e commerciali con
Alien:
Romulus, un film che prende spunto sia dal lavoro di
Ridley Scott che da quello di James Cameron.
Come si può vedere nelle immagini
appena rilasciate qui sotto, il regista ha puntato molto su questa
estetica. Parlando con Total Film, Álvarez ha anche confermato di
aver utilizzato effetti pratici simili a quelli dei suoi
predecessori, ottenendo così consigli da entrambi quando si è
trattato di raccontare questa storia.
Quest’ultimo si è consultato sulla
sceneggiatura durante una telefonata “approfondita” con
Álvarez e il co-sceneggiatore di Alien:
Romulus, Rodo Sayagues. Tra queste
c’erano anche minuzie come le dimensioni dei motori
dell’astronave!
“Alla fine della telefonata, ci
ha ringraziato per avergli permesso di fare brainstorming con noi,
cosa che ho trovato esilarante“, ricorda Álvarez. “Gli ho
detto: “Non devi ringraziarci; per noi è il giorno più bello di
sempre!“”.
“Gli ambienti, e anche il
ritmo, sono più simili a quelli di Alien per un bel po‘”,
aggiunge. “E poi gradualmente – non ve ne accorgerete nemmeno –
sentirete che è più Alien. È una progressione naturale, che avviene
senza sforzo“.
Cosa ha detto del film
Alien: Romulus il regista?
Il mese scorso, Álvarez ha spiegato
come sta affrontando Alien:
Romulus in modo da renderlo un punto di ingresso
per i nuovi arrivati nel franchise e un’esperienza soddisfacente
per i fan di vecchia data.
“Il modo in cui l’abbiamo
concepito è che se non avete visto nessuno di questi film, sono
geloso perché vivrete un’esperienza incredibile“, ha detto.
“Avrete tutti questi mondi di Alien davanti a voi, e non avete
mai vissuto nulla di tutto questo. Non sapete come nasce la
creatura e non conoscete nessuna di queste cose. È fantastico. Vi
divertirete un mondo“.
“Se avete visto gli altri film,
allora è un’esperienza completamente diversa, perché vedrete e
troverete i collegamenti con gli altri film“, ha detto il
regista. “E se sei un fan, sarai quella persona che
infastidisce i tuoi amici al cinema, dicendo loro che sai da cosa è
tratto questo film, da dove viene quella pistola e di cosa parlano
i personaggi“. Di seguito le foto inedite:
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da Cailee
Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
I fan hanno atteso di vedere altre
immagini di Alien:
Romulus di Fede Alvarez sin dal rilascio
dell’agghiacciante primo teaser, e ora abbiamo un aggiornamento sul
trailer completo del ritorno sul grande schermo dell’iconico
franchise horror fantascientifico.
Si è parlato di un nuovo trailer in
arrivo oggi, ma secondo l’insider Daniel Richtman,
il trailer sarà disponibile domani, martedì 4.
Inoltre, Empire ha
condiviso una nuova foto ufficiale che ritrae
Cailee Spaeny nei panni di Rain Carradine e David
Jonsson in quelli del suo fratello adottivo androide,
Andy.
I sintetici (o persone artificiali,
se non volete offendere Bishop) sono stati un punto fermo del
franchise di Alien fin dall’inizio, ma sembra che Romulus
introdurrà una dinamica umana/androide che non abbiamo mai visto
prima.
“Quando suo padre stava
morendo, ha lasciato che Andy fosse una specie di custode”,
dice Álvarez del duo. “Ma Andy è un po’ danneggiato ed è un
modello più anziano. Quindi, più che un padre surrogato, diventa un
fratello minore per lei. E questo è sempre stato il cuore della
storia: la relazione tra i due… e il modo in cui questa relazione
si sviluppa una volta che la merda colpisce il
ventilatore”.
“In questa serie, il fratello
di Rain è un sintetico”, ha detto
Spaeny in una precedente intervista. “Lei lo ama come un
fratello, ma ci sono delle difficoltà a crescere con un sintetico,
e alcune delle sfide che lei affronta durante il film sono
collegate. Questa dinamica relazionale è davvero interessante da
capovolgere; è stato davvero divertente esplorare la possibilità di
avere un sintetico come membro della famiglia e le domande che
pone. David Jonsson, che interpreta quel personaggio, è stato
davvero brillante e ha fatto un’ottima performance”.
Guardate la nuova immagine al link
sottostante, insieme a un fantastico concept poster di Creepy Duck
Design.
EXCLUSIVE 🚨#AlienRomulus
will be a hybrid of both Alien and Aliens, director Fede Álvarez
tells Empire.
“To ask an Alien fan to choose between them is a perverse
question,” he says. “So I thought, ‘How do I do both?'”
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
“Alien” del
1979 non è solo un grande film horror, ma uno dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi.
Il regista Ridley Scott ha utilizzato una premessa
semplice per ottenere il massimo effetto, con una minaccia
extraterrestre mortale che sale a bordo di una nave spaziale piena
di astronauti e crea scompiglio. L’ambientazione claustrofobica e
il design stellare delle creature di H.R. Giger
hanno creato un classico istantaneo che continua a terrorizzare
ancora oggi. Scott sarebbe tornato sul franchise per espandere la
mitologia con “Prometheus”
e “Alien:
Covenant”, ma ora le redini sono passate a
Fede Álvarez. Il regista uruguaiano ha riportato
la serie alle sue origini con “Alien:
Romulus” (la nostra
recensione), che presenta un cast ristretto in un unico luogo,
intrappolato con l’organismo perfetto.
Le prime reazioni a “Alien:
Romulus” sono state incredibilmente promettenti: molti
hanno lodato la tensione e le interpretazioni di Cailee
Spaeny e David Jonsson, che interpretano
rispettivamente l’orfana Rain e il fratello androide Andy. Ci sono
anche numerosi riferimenti ai capitoli precedenti del franchise, il
che farà piacere ai fan di vecchia data che vogliono vedere come
“Romulus” si inserisce nel quadro generale della serie. “Romulus”
si svolge tra gli eventi di ‘Alien’ e ‘Aliens’,
ma il finale potrebbe cambiare le carte in tavola per quanto
riguarda eventuali sequel o spinoff futuri. Cosa succede davvero
alla fine di “Alien: Romulus” e cos’era quella… cosa?
Abbiamo le risposte.
Cosa bisogna ricordare della trama
di Alien: Romulus
Rain Carradine è una giovane
lavoratrice disillusa di una colonia mineraria controllata dalla
Weyland-Yutani Corporation. Dopo aver capito che passerà gran parte
della sua vita su questo pianeta desolato, alcuni soci le fanno una
proposta. C’è una stazione spaziale abbandonata che vola sopra di
loro e dalla quale possono prendere delle camere criogeniche per
volare su un altro pianeta e vivere davvero la loro vita. Hanno
solo bisogno del fratello di Rain, Andy, un umano sintetico, per
accedere alla tecnologia della stazione. I fratelli accettano di
vedere cos’altro potrebbe esserci là fuori.
Dopo aver messo in sicurezza le
camere criogeniche, Andy, Tyler (Archie Renaux) e
Bjorn (Spike Fearn) rimangono intrappolati in una
stanza che si riscalda rapidamente, scongelando così alcuni degli
esemplari che l’equipaggio precedente aveva catturato. Si tratta,
ovviamente, di Facehugger e capiamo subito perché sono più
spaventosi degli Xenomorfi veri e propri. Uno di essi si attacca a
Navarro (Aileen Wu) e non passa molto tempo prima
che le esploda nel petto, dando vita a un nuovo Xenomorfo che si
scatena, mentre Bjorn e Kay (Isabela
Merced), incinta, cercano di fuggire. Vengono separati
dagli altri, che parlano con un sintetico lacerato: L’ufficiale
scientifico Rook (un Ian Holm creato digitalmente).
Rook li informa di come l’equipaggio
precedente abbia sviluppato un liquido nero (visto in “Prometheus”)
per guarire i lavoratori della Weyland-Yutani in modo che possano
continuare a lavorare, ma ha proprietà trasformative e
terrificanti. Nonostante Andy abbia ricevuto un nuovo chip con la
direttiva di fare ciò che è meglio per la Weyland-Yutani, che a
volte lo rende poco utile, alla fine si riprende, permettendo a
Rain di riportarlo alla sua programmazione originale. Giusto in
tempo per una conclusione da brivido e da far tremare il petto.
Cosa è successo alla fine di Alien:
Romulus?
Credit 20th Century Studios
Rain si fa strada attraverso un
gruppo di Xenomorfi e, grazie all’aiuto di Andy, sembra che i
nostri eroi siano al sicuro, con i fratelli e Kay che tornano sulla
loro nave originale per volare verso una nuova colonia. C’è solo un
intoppo: Kay si è iniettata un po’ di liquido nero mentre aspettava
il ritorno di Rain e Andy. Questo crea complicazioni alla sua
gravidanza e presto partorisce una struttura simile a un baccello.
La cosa all’interno si schiude rapidamente e i sopravvissuti si
trovano presto faccia a faccia con una creatura nota come Prole.
Sembra un incrocio tra uno Xenomorfo e un Ingegnere di
“Prometheus”, probabilmente il risultato di un
mescolamento del DNA dello Xenomorfo con l’embrione umano di
Kay.
La Prole uccide Kay e ferisce
gravemente Andy. Rain è l’unica rimasta, dando vita a un
agghiacciante gioco del gatto e del topo. Fortunatamente, ha ancora
un asso nella manica. Attira la prole nella stiva di carico, che
viene liberata dalla nave principale, anche se la creatura non è
così facile da eludere. La Prole cerca di rompere il casco di Rain
con la sua seconda bocca, ma alla fine Rain riesce a far volare la
bestia nello spazio verso la sua fine.
In quello che potrebbe essere visto
come un richiamo al finale di “Alien” del 1979, Rain invia un
messaggio, riferendosi a se stessa come unica sopravvissuta del suo
equipaggio. Mette Andy in una capsula criogenica, affermando che
cercherà di curarlo quando potrà, quindi forse c’è ancora speranza
per lui. La nave parte per un viaggio che si spera possa finire
bene per Rain.
Alla fine di “Alien:
Romulus”, Rain e Andy (solo a malapena nel suo caso) sono
gli unici sopravvissuti. La direttiva originale di Andy era di fare
il meglio per Rain. Dopo aver ottenuto l’aggiornamento della
navetta spaziale, la sua nuova direttiva è di fare ciò che è meglio
per la Weyland-Yutani Corporation. Alla fine, Rain gli ha ordinato
di fare ciò che è meglio per entrambi. È un momento di chiusura del
cerchio delle dinamiche tra fratelli, e questo è stato molto voluto
da Fede Álvarez.
In un’intervista con
Digital Spy, il regista ha parlato di come i rapporti tra
fratelli siano stati intenzionalmente al centro dell’attenzione.
“Ci sono molti temi nel film, ma uno di questi è cosa significa
essere il fratello di qualcuno, cosa significa veramente”, ha
spiegato. “Quali sono le tue responsabilità in questo senso? Ne
avete o no?”. Tyler e Kay sono anche fratello e sorella, e
vediamo alcune delle dinamiche tra loro, con Tyler che cerca
disperatamente di proteggere Kay. Purtroppo, entrambi muoiono in
modo orribile. Se conoscete la mitologia romana, non sarete
sorpresi da questo tema.
La storia di Romolo e Remo – i nomi
di moduli separati della navetta spaziale rinascimentale – è quella
di due fratelli che litigarono per decidere dove fondare Roma,
finendo con Romolo che uccise Remo. “Alien:
Romulus” rispecchia in parte questa storia, con Andy che
non si preoccupa di ciò che accade a Rain quando riceve una nuova
direttiva. Dopo essere tornato alla sua vecchia programmazione,
diventa molto più affettuoso e il film stabilisce che i fratelli
hanno la responsabilità di prendersi cura l’uno dell’altro, ma che
ognuno deve anche prendersi cura di se stesso.
Il finale di Alien: Romulus
continua una tendenza horror del 2024
I film horror spesso riescono a
catturare lo zeitgeist e ciò che le persone reali temono in quel
particolare momento. Nel 2024, è evidente che c’è molta
trepidazione per la gravidanza e la maternità. Film come
“Immaculate” e “Il primo presagio” hanno fatto leva su questo
aspetto, così come “American
Horror Story: Delicate”. Questo potrebbe non essere
una sorpresa dal momento che la Corte Suprema ha rovesciato la Roe
v. Wade nel 2022, mettendo a rischio la salute di molte donne, dal
momento che diversi Stati hanno reso difficile, se non impossibile,
cercare di abortire. L’orrore del 2024 sembra rappresentare la
paura di quelle donne che potrebbero essere costrette a partorire
da un sistema noncurante, e “Alien: Romulus”
continua questa traiettoria.
Kay è incinta e, nonostante il padre
non sia noto (viene definito solo “uno stronzo”), sembra a posto
con la prospettiva di diventare madre. Naturalmente, tutto va
storto quando dà alla luce l’orrenda Prole, che provoca altri
cambiamenti nel suo corpo, come la secrezione di una melma nera dai
seni di cui la Prole sembra nutrirsi a un certo punto.
Naturalmente, i temi della maternità non sono nuovi nella serie di
“Alien”.
In “Aliens” Ripley
(Sigourney
Weaver) diventa una figura materna surrogata per Newt
(Carrie Henn), e il sistema informatico a bordo
delle navi della serie è MU/TH/UR, chiamato “Madre” dai personaggi.
I film sono incentrati sul ciclo riproduttivo degli Xenomorfi, con
i Facehugger che in pratica ingravidano gli ospiti umani per poi
ucciderli e ingrandirsi. “Aliens” può offrire un punto di vista
ottimistico sullo sviluppo di un buon rapporto con la propria
madre, ma, per il resto, il processo del parto nel mondo dei film
ha implicazioni terrificanti.
Fede Álvarez voleva un finale
“incasinato” per Alien: Romulus
Il franchise di “Alien” è noto per
le sue uccisioni brutali e “Romulus” non lesina su questo aspetto.
A Navarro lo Xenomorfo le esplode nel petto, mentre a Bjorn viene
versato addosso il sangue acido della creatura. Le cose cominciano
ad aumentare verso la fine di “Alien: Romulus” e
Fede Álvarez ha voluto intenzionalmente conservare alcuni dei
momenti più crudi per il finale. In un’altra intervista a
Digital Spy, il regista ha accennato al desiderio di avere
delle morti inquietanti e di sconvolgere le aspettative del
pubblico.
“Diventa molto brutale”, ha
dichiarato Álvarez. “È questo il bello. Se avete visto i miei
altri film, hanno un sacco di finali e io ho sempre la sensazione
che stia finendo e invece continua ad andare avanti”. Se avete
visto “Alien: Romulus”, saprete che è molto simile
a questo: gli spettatori probabilmente pensavano che il film si
concludesse quando i sopravvissuti sono scesi dalla Romulus, ma è
proprio in quel momento che compare la Prole. “Abbiamo alzato il
tiro verso la fine, verso gli ultimi minuti. Quando pensi di aver
visto tutto ed è andato a puttane, non è nemmeno
iniziato”.
Non è uno scherzo, perché c’è
qualcosa di veramente sconvolgente nel vedere gli Offspring
accovacciati su Kay, che si nutrono di lei mentre il suo corpo
senza vita penzola tra le sue braccia. L’immagine straziante della
fine di “Alien: Romulus” è certamente impressa
nella mente di molti, e non si può tornare indietro. Per certi
versi, la Prole potrebbe essere vista come un successore del
Neonato di “Alien: Resurrection”, anch’esso un
ibrido.
Chi è vivo e chi è morto alla fine
di Alien: Romulus?
Se avete visto i precedenti film di
“Alien” (o praticamente qualsiasi altro film horror, se è per
questo), probabilmente non sarete rimasti scioccati nel vedere la
maggior parte dei personaggi incontrare la loro fine in
“Alien: Romulus”. Come detto in precedenza,
Navarro, Bjorn, Tyler e Kay sono tutti morti in modo
raccapricciante. L’ufficiale scientifico Rook, il sintetico che
cerca di assicurarsi che la melma nera esca dal Romulus, non si
preoccupa molto di vivere o morire; vuole solo adempiere alla sua
direttiva. Quando Rain disattiva il pilota automatico della nave
che hanno preso per raggiungere Romulus, Rook è impotente e viene
distrutto insieme al resto della nave quando si scontra con il
campo anulare del pianeta.
L’unica morte che rimane un po’ in
sospeso alla fine del film è quella di Andy. Sembra che la Prole lo
abbia ucciso del tutto, ma Rain mette il suo corpo in una capsula
criogenica e promette di fare il possibile per riportarlo in vita.
Dato che si tratta di un umano sintetico, si potrebbe immaginare
che ci sia un modo per ripararlo o almeno per trasferire la sua
coscienza (se così si può dire) in un altro corpo. Sembra quasi un
trucco per riportare Andy in vita per un sequel, ma non sarebbe
fuori dal regno della credibilità. Detto questo, se si vuole
concentrare l’attenzione solo su Rain, in un film futuro si
potrebbe semplicemente affermare che è irrecuperabile. La porta
rimane aperta. In ogni caso, possiamo considerare Rain come
l’ultima ragazza di questo amato franchise horror.
Potrebbe esserci un sequel di
Alien: Romulus?
Se si considera l’intera saga
cinematografica di “Alien”, “Romulus” esiste come una sorta di
interquel. Si svolge nell’anno 2142, 20 anni dopo gli eventi di
“Alien” e diversi decenni prima di “Aliens”. Ripley è ancora in
criostasi, ma questo non ha importanza, perché stiamo seguendo un
nuovo gruppo di personaggi. Il film si conclude con la Prole che
viene annientata, mentre Rain va a unirsi a un’altra colonia. Un
sequel potrebbe assolutamente riprendere con lei quando raggiunge
la sua destinazione, oppure qualcosa di sinistro potrebbe
interrompere il suo viaggio, mettendo a rischio la sua nuova vita
pianificata.
Un sequel di “Alien:
Romulus” potrebbe sicuramente essere previsto, soprattutto
se il film dovesse avere un buon successo finanziario. Ma è anche
possibile che il franchise prenda un’altra direzione. “Romulus”
potrebbe finire per esistere come storia secondaria nello schema
generale di questa serie, mentre il prossimo film si concentrerà su
qualcosa di completamente diverso, con un nuovo gruppo di vittime.
Chi lo sa, forse ora che c’è un rinnovato interesse per il
franchise avremo finalmente il film di Neill
Blomkamp “Alien” che non abbiamo mai
visto.
Supponendo che “Alien:
Romulus” riesca a mantenere lo slancio, dovrebbe essere un
successo finanziario, il che renderebbe la prospettiva di un sequel
ancora più allettante per i dirigenti dello studio. I primi segnali
sono molto positivi: Secondo
Variety, il film “dovrebbe sbancare il botteghino con 28-38
milioni di dollari nel primo weekend di uscita. I rivali e i
servizi di monitoraggio indipendenti sono però ottimisti sul sequel
fantascientifico della Disney e della 20th Century, ritenendo che
le vendite dei biglietti inaugurali potrebbero avvicinarsi a 40 o
50 milioni di dollari”.
Cosa significa Alien: Romulus per
la serie televisiva Alien?
È un momento emozionante per i fan
di “Alien”. Oltre a un film nuovo di zecca, è in lavorazione anche
una serie televisiva FX di Noah Hawley intitolata
“Alien:
Earth”. Se non si tiene conto dei film di
“Alien vs. Predator” (e non vi biasimiamo), sarà
il primo film del franchise a visitare il nostro pianeta natale.
Chi sperava in un accenno alla prossima serie televisiva in
“Romulus” sarà senza dubbio rimasto deluso, perché non ce ne sono,
e sembra che non ci sarà alcun tessuto connettivo tra i due,
punto.
Noah Hawley ha confermato che la sua
serie di “Alien” ignorerà elementi di “Prometheus”
e “Alien:
Covenant”. Si tratta di una scelta netta rispetto ad
“Alien: Romulus”, che si appoggiava a questi film
più controversi, tra cui un riferimento a un “file Prometheus” e la
presenza della sostanza nera a cui Weyland-Yutani è interessata. La
posizione di Hawley non è poi così sorprendente: Tanto per
cominciare, “Alien: Earth” si svolgerà 30 anni prima
degli eventi di “Alien”. Dato che “Romulus” è ambientato 20 anni
dopo gli eventi di quel film, i giovani personaggi che seguiamo non
sarebbero ancora nati.
L’unico membro del cast che potrebbe
tornare potrebbe essere Andy – o, almeno, una versione diversa di
Andy, se il suo modello sintetico fosse prodotto in serie. È
sufficiente dire che probabilmente i fan non dovrebbero aspettarsi
di vedere riferimenti a “Romulus” in “Alien:
Earth”. Le due città sono separate in modo significativo
sia nella linea temporale che in termini letterali di anni luce
nello spazio. Inoltre, una descrizione di “Alien: Earth” suggerisce
che si concentrerà maggiormente sulla Weyland-Yutani che vuole
sviluppare creazioni androidi avanzate. Come si inseriscono
esattamente gli Xenomorfi in questo contesto? Non ci resta che
aspettare e vedere.
Come hanno reagito i fan all’ultima
creatura di Alien?
“Alien: Romulus”
prende molto in prestito dai precedenti episodi, come Andy che
dice: ‘Allontanati da lei, s****’, che Ripley ha reso popolare in
‘Aliens’. Tuttavia, il terzo atto fa un salto di qualità
introducendo la Prole, una creatura che sembra un mash-up di un
Ingegnere di “Prometheus” e di uno Xenomorfo. Ciò ha senso alla
luce di quanto sappiamo da “Prometheus”: in quel film, un Ingegnere
ingerisce una sostanza nera, facendo sì che il suo DNA semini la
Terra e ponga le basi per l’emergere degli esseri umani. Gli esseri
umani sono il sottoprodotto degli Ingegneri, quindi quella
struttura genetica latente potrebbe essere emersa quando Kay ha
dato vita alla creatura.
Non sappiamo molto della Prole e se
questo tipo di creature sarà presente in futuro nel franchise, ma
il suo design ha fatto il suo dovere nel terrorizzare il pubblico.
In un thread su Reddit dedicato agli spoiler di “Alien:
Romulus”, diverse persone hanno elogiato il design del
mostro, tra cui u/Chr1sg93, che ha scritto: “In realtà mi ha
perseguitato un po’ la mente in quel modo inquietante. In altre
parole, è stato sicuramente più d’impatto rispetto al neonato di
Resurrection, che era semplicemente brutto e disgustoso”. Il
Redditor u/F1-03neptune ha espresso un parere simile, aggiungendo:
“Design ibrido assolutamente inquietante. È così dannatamente
inquietante”.
A quanto pare, a prescindere da ciò
che la gente pensa di “Alien: Romulus” nel suo
complesso, la Prole è un pezzo forte. La sua introduzione è un buon
modo per aiutare a differenziare “Romulus” dagli altri film del
franchise, e apre la porta all’idea che gli incroci umani/Xenomorfi
vengano esplorati ulteriormente.
Il regista di Alien:
Romulus Fede Alvarez ha
affermato in più occasioni che il suo è un film che prende in
prestito molto da Alien e Aliens,
ma ciò non significa che non porterà sul tavolo le sue idee.
Durante una recente conversazione
con Total Film, il regista ha
spiegato come i documentari sulla natura abbiano
influito sul modo in cui ha diretto i burattinai responsabili di
dare vita agli Xenomorfi e, più specificamente, ai
Chestbursters.
“È fatto quasi come un
documentario sulla natura”, dice Alvarez al sito. “Mentre
lo vedevamo sul set scherzavamo, [tipo] ‘La creatura sta uscendo
lentamente. Sta cercando l’odore della madre…’ La creatura non sta
cercando di essere spaventosa.La creatura sta cercando di
tirarsi fuori da quel bozzolo, che sembra essere una persona. È
quasi come se fosse più realistico in un certo senso, ma senza
tradire tutte le cose belle dei disegni originali.”
Il sito ha anche incontrato la
protagonista di Alien:
Romulus,
Cailee Spaeny, e ha scoperto in che modo l’attrice ha
preso ispirazione dall’icona di Sigourney Weaver,
Ellen Ripley, per portare sullo schermo la sua Rain Carradine.
“Ho assistito alla performance [di Weaver] ininterrottamente
per mesi. Speravo che qualcosa trapelasse”, dice l’attrice.
“Ma non mi sono mai sentita intimidita. Quel ruolo non è stato
scritto per una donna, quindi c’era vera libertà. E poiché
Sigourney ha messo tutta se stessa in questo ruolo, questo poi fa
sì che qualsiasi altra donna che entra in questo franchise non
senta mai il peso o la pressione di interpretare una protagonista
femminile.”
Come il riavvio di Predator di Hulu,
Prey, è difficile sfuggire alla sensazione che
Alien:
Romulus sarà qualcosa di speciale. Certo, non ci
vorrà molto per battere titoli del calibro di Alien vs.
Predator e persino i controversi prequel di Ridley
Scott (che erano molto leggeri sull’azione Xenomorfa).
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Quando Sir Ridley
Scott ha rimesso mano al franchise di Alien,
i fan hanno gioito. Sfortunatamente, i suoi prequel –
Prometheus e Alien: Covenant – erano poco ricchi
di azione e horror e ricchi di temi fantascientifici profondi… che
non hanno avuto la risonanza che il regista sperava.
L’acquisizione della 20th Century
Fox da parte della Disney ha visto i diritti del franchise passare
di mano e ora quest’ultimo si amplierà con
una serie TV dallo showrunner di FargoNoah Hawley e un film, Alien:
Romulus, diretto da Fede Alvarez.
Ora, grazie a SFFGazette.com, abbiamo
un nuovo teaser per Alien: Romulus (che puoi vedere qui)
dopo che il film è stato pubblicizzato sulla copertina di una
rivista di prossima uscita.
Gli Xenomorfi sono finalmente
tornati e ora sono più terrificanti di quanto non fossero da molto
tempo; per quelli di voi che se lo chiedono, nel poster si vede il
personaggio di
Cailee Spaeny, Rain, che fissa il mostro.
“È un talento
straordinario”, ha recentemente detto Alvarez dell’attrice.
“L’ho incontrata qualche anno fa, e in un certo senso è stata
una totale coincidenza. È merito del suo talento, ma quando abbiamo
iniziato a scrivere il film qualche anno fa, io e il mio
co-sceneggiatore [Rodo Sayagues] avevamo già la sua foto sulla
lavagna.”
“Abbiamo messo le foto dei volti
sulla lavagna solo per avere un volto del personaggio a cui
rivolgerci quando dice una battuta. ‘Come parlerebbe quella
persona?’ Quindi abbiamo avuto la sua faccia sul tabellone fin
dall’inizio, e dico sempre a Cailee: ‘Ho scritto questo film per
te.'”
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il regista di Alien:
Romulus, Fede Alvarez, ha parlato del
finale del film e della forma finale dello Xenomorfo che ha
provocato alcune critiche da parte della Disney. Ambientato tra i
primi due episodi del franchise di Alien, il nuovo film di
Alvarez segue la Rain di Cailee Spaeny e i suoi giovani compagni mentre
affrontano uno Xenomorfo a bordo di una stazione spaziale
abbandonata. Sebbene ci sia molta azione in tutto il film, il
finale dà il colpo di grazia con il personaggio di Isabela Merced, Kay, che dà alla luce una
nuova e terrificante forma aliena conosciuta solo come la
Prole.
In una recente intervista con
THR, Alvarez ha rivelato che la
progenie presente nel finale di Alien:
Romulus ha suscitato reazioni contrastanti da parte
dei dirigenti Disney. Secondo il regista, alcuni temevano che la
creatura e la sua nascita cruenta fossero “troppo”, ma
questo gli ha fatto capire che era la giusta direzione creativa da
seguire. “All’inizio si sono opposti, ma non perché non gli
piacesse. Hanno solo pensato: “È troppo? Dobbiamo proprio arrivare
a questo?”.
“E io: “Sì, ora che hai detto
che non dovremmo, so che lo farò”. Quindi è esattamente quello che
abbiamo fatto qui. Se ti viene dato un film di Alien da una società
di proprietà della Disney e loro dicono subito “Sì, facciamolo”,
allora in qualche modo stai fallendo. Quindi ci siamo spinti
davvero al limite e sono contento di averlo fatto”. In
un’intervista con Variety, invece, Álvarez ha riconosciuto che
l’introduzione di questa creatura nel finale del film potrebbe
sollevare più domande che risposte. “Probabilmente si tratta di
una nuova specie, perché questo mix non è mai accaduto prima”,
ha detto.
Alien: Romulus, tutto quello che
sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, un gruppo di giovani
coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione
spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di
vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di
sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è
al cinema dal 16 agosto.
La star di Alien:
Romulus, Isabela Merced, anticipa una scena disgustosa
del prossimo capitolo della serie di fantascienza, al punto tale
che la troupe si è “allontanata” dal set. Dopo una serie di sequel
e prequel, l’ultimo dei quali è stato Alien: Covenant di Ridley
Scott nel 2017, il nuovo film del regista Fede
Álvarez servirà come una sorta di reset, raccontando una
storia ambientata tra gli eventi di Alien e
Aliens. Il film, che racconterà una vicenda a sé
stante, segue un gruppo di giovani provenienti da un pianeta
lontano mentre incontrano uno Xenomorfo per la prima volta.
Con l’avvicinarsi della data di
uscita di Alien: Romulus, Isabela Merced anticipa in un’intervista con
THR quello che il pubblico può aspettarsi dal nuovo film. Sebbene
l’attrice non condivida alcun dettaglio specifico della storia,
racconta che ha girato una scena che i suoi colleghi del cast hanno
fatto fatica a guardare.
“Finisce per essere un po’
complicato, ovviamente, come tutti i film di Alien, tuttavia, sì,
ci vedrete insieme a volte. Mentre stavamo effettuando le riprese,
Fede Álvarez mi ha dato l’iPad su cui guarda il girato e ha tirato
fuori il film. Allora gli ho detto che volevo vederne alcune parti
e lui me le ha mostrate. Ero io a tenere l’iPad e c’erano dieci
persone intorno a me che lo guardavano.
C’è una scena in cui ci sono io
e tutti si sono allontanati. Nessuno è rimasto a guardare
quell’iPad perché era così disgustoso. E lo stavo guardando così…
(Merced finge di tenere in mano un iPad con uno sguardo ipnotizzato
sul viso.) Ero così emozionato. (Ride.)
Adoro la fantascienza, davvero.
Fede mi ha lasciato guardare metà del film sull’iPad. Ho detto: “Se
l’iPad è pesante, te lo porto io”. Posso trattenerlo.’ (Ride.)
Quindi sono davvero, davvero emozionata per l’uscita. Ancora una
volta, ho la fortuna di far parte di questi progetti con il meglio
del meglio. Non posso crederci. Sono così sotto shock e non so
quando mi sveglierò.”
Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul
film
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
L’esperienza di Álvarez con i film
La casa e Man in
the Dark potrebbe però anche suggerire che lo
sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con
un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei
confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di
Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita,
il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi
che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla
trama.
È disponibile, sui canali di
20th Century Studios, il trailer ufficiale di
Alien:
Romulus, il nuovo capitolo del franchise inaugurato
dal capolavoro di fantascienza di Ridley Scott. Questo capitolo è però diretto
da Fede Alvarez, che ha lavorato sotto la
supervisione e la produzione di Scott stesso.
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Dopo il successo del recente film,
Fede Álvarez ha un aggiornamento incoraggiante per il sequel di
Alien:
Romulus. Il sequel del 2024 del franchise horror
fantascientifico ha esplorato un capitolo inedito dell’universo
ambientato tra i primi due episodi, in cui un gruppo di giovani
coloni minerari scopre l’orrore degli Xenomorfi a bordo di una
stazione spaziale abbandonata. Il cast di Alien: Romulus comprendeva
Cailee Spaeny e David Jonsson nei panni di Raine Carradine e
del fratello androide Andy, insieme ad Archie Reneaux, Isabela
Merced, Spike Fearn e Aileen Wu.
Álvarez ha recentemente rivelato a
Collidercheha già iniziato a scrivere il
sequel di Alien: Romulus. Alvarez ha anche dichiarato
che spera di iniziare la produzione nel 2025, con l’obiettivo di
lavorare ancora una volta con gli artisti VFX Eric Barba e Dan
Macarin dopo il loro lavoro candidato all’Oscar nell’ultimo film.
Ecco la breve risposta di Alvarez:
Penso che il sequel sia il mio prossimo film. È una bella
domanda. Spero di poterlo girare quest’anno. Se voi ragazzi siete
disponibili. [Ride]
Cosa significa la risposta di
Alvarez per il sequel di Alien: Covenant
Un rapido inizio della
produzione potrebbe significare che il prossimo capitolo di Rain
potrebbe arrivare nelle sale nel 2026
Anche se alcuni potrebbero essere
sorpresi dal fatto che un potenziale sequel possa essere pronto per
essere scritto così presto, se tutto procede come spera Alvarez, il
finale di Alien: Covenant ha gettato solide basi su
cui un sequel potrebbe costruirsi. Negli ultimi momenti del film, i
sopravvissuti Rain e Andy si liberano dei loro aggressori
xenomorfi e si preparano a intraprendere il loro viaggio di
nove anni verso Yvaga III. Tuttavia, si profila già un conflitto,
poiché Rain dovrà cercare di convincere i cittadini della colonia a
permettere ad Andy di rimanere.
Con una storia già pronta, e se
Alvarez riuscisse ad avviare la produzione nel 2025 come sperato,
un Alien: Romulus sequel potrebbe potenzialmente uscire
nelle sale nel 2026 se si mantenessero tempi di produzione
simili a quelli del film del 2024. Dopo le riprese da marzo a
luglio del 2023, il film è uscito 13 mesi dopo, nell’agosto del
2024. Tuttavia, la produzione potrebbe ancora subire ritardi se la
disponibilità di Spaeny e Jonsson dovesse cambiare o se lo studio
volesse concedere un po’ di respiro.
Candidato agli Oscar per i Migliori effetti speciali, Alien:
Romulus, si svolge come ormai noto tra gli eventi
dell’Alien
di Ridley Scott e l’Aliens
– Scontro finale di James Cameron, una decisione creativa che ha
aperto la porta a interessanti cammei e opportunità di costruzione
del mondo. Il film ha infatti intelligentemente riportato – tramite
CGI – Ian Holm nel ruolo dell’androide Rook, dopo
che il compianto attore aveva già interpretato Ash nel classico del
1979. Ci sono state alcune polemiche per l’uso della CGI e dell’IA,
ma i fan di lunga data hanno apprezzato il tessuto connettivo con i
film precedenti.
Alien:
Romulus si è poi concluso con una sorta di cliffhanger
e il regista Fede Álvarez è già al lavoro su un
sequel. Proprio guardando a questo nuovo capitolo, secondo
l’insider Daniel Richtman, si starebbe discutendo di riportare
in scena la Ripley di Sigourney Weaver avvalendosi della tecnologia
del de-aging, per ripresentare dunque il personaggio con lo stesso
aspetto che aveva al tempo dei primi due film. La Disney ha già
acquisito la capacità di de-invecchiare gli attori – in gran parte
grazie ai progetti del MCU – quindi non è impensabile che
ciò possa avvenire di nuovo. Al momento, però, la notizia è priva
di conferme ufficiali.
Sigourney Weaver è Ellen Ripley in Aliens – Scontro
finale.
Fede Alvarez pronto a realizzare un
sequel di Alien: Romulus
In una precedente intervista,
Álvarez aveva spiegato perché esiterebbe ad andare avanti con un
sequel fino a quando non avranno trovato una storia degna di essere
raccontata. “Beh, voglio dire, vogliamo assolutamente
farlo”, ha detto il regista a Gizmodo l’anno scorso. “Lo
studio vuole farlo. Io voglio farlo. Credo che con i sequel si
tratti sempre di trovare la storia giusta. Io e Rodo [Sayagues], il
mio co-sceneggiatore, abbiamo alcune idee, ma non è finché non
troviamo qualcosa che ci faccia dire ‘Ok, questo è un film che vale
la pena fare’ che ci imbarchiamo davvero”.
“Quindi è questo il processo in
cui ci troviamo ora, cercare di trovare una storia che sia degna
del tempo di tutti e che sia degna del titolo. Altrimenti, non si
vuole mai cadere nell’errore di fare [un sequel] solo perché il
primo è un grande successo… [fare un sequel] solo perché si può
fare, è sempre una ricetta per il disastro”. Non resta dunque
che attendere per scoprire esattamente quali direzioni prenderà
l’annunciato sequel di Alien: Romulus.
Alien:
Romulus è stato un successo al botteghino e ha anche
riscosso un grande successo tra i critici, e il capo dei 20th
Century Studios Steve Asbell ha recentemente
confermato che i primi piani per un sequel sono in fase di
sviluppo. Il regista Fede Álvarez ha ora indicato
che è in trattative per tornare, mentre spiega perché è titubante
ad andare avanti finché non avranno una storia degna di essere
raccontata.
“Beh, voglio dire, vogliamo
sicuramente farlo”, dice il regista di Don’t
Breathe a
Gizmodo. “Lo studio vuole farlo. Voglio farlo anch’io.
Penso che con i sequel, si tratti sempre di trovare la storia
giusta. Io e Rodo [Sayagues], il mio co-sceneggiatore, abbiamo
qualche idea, ma è solo quando troviamo qualcosa che diciamo ‘Ok,
questo è un film che vale la pena fare’ che ci imbarchiamo davvero.
Quindi questo è il processo in cui ci troviamo adesso, cercando di
trovare una storia che sia degna del tempo di tutti e che sia degna
del titolo. Altrimenti, non vuoi mai cadere nell’errore di fare [un
sequel] solo perché il primo film è stato un grande successo… [fare
un sequel] solo perché puoi farlo, è sempre una ricetta per il
disastro”.
Ci sono ovviamente diversi modi per
continuare la storia, ma un seguito rivisiterà quasi sicuramente i
sopravvissuti del film precedente, Rain Carradine
e il suo fratello androide, Andy.
“I due sopravvissuti, Rain e
Andy, interpretati da
Cailee Spaeny e David Jonsson, sono stati i veri punti
salienti del film”, ha detto Asbell in un’intervista il mese
scorso. “E quindi penso sempre a questo tipo di cose, ‘Wow,
dove vogliono vederli andare le persone la prossima volta?’
Sappiamo che ci saranno gli alieni. Sappiamo che ci saranno
grandiose scene horror. Ma mi sono innamorato di entrambi e voglio
vedere qual è la loro storia.'”
Il cast di Alien:
Romulus
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, un gruppo di giovani
coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione
spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di
vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di
sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è
uscito al cinema il 16 agosto.
L’atteso ritorno di Sir
Ridley Scott al franchise di
Alien è stato motivo di festa per gli
appassionati di fantascienza, ma Prometheus
del 2012 non è stato esattamente quello che la maggior parte si
aspettava.
Piuttosto che essere un vero e
proprio film horror, il prequel esplorava la confusa origine degli
Xenomorfi, introducendo gli Ingegneri, una razza aliena
responsabile della creazione del genere umano. Cinque anni dopo,
Alien:
Covenant ha proseguito la storia, solo che il suo scarso
successo al botteghino ha fatto deragliare i piani di Scott di
realizzare una trilogia che si collegasse direttamente agli eventi
di Alien.
Per questo motivo siamo rimasti con
una lunga lista di domande senza risposta. Tuttavia, Alien: Covenant – ambientato tra Alien e
Aliens – presenta un sorprendente legame con i prequel
di Scott, con l’introduzione di una sostanza nera (nata in
Prometheus) destinata a potenziare l’umanità
e a renderla più adatta alla colonizzazione dello spazio.
Tuttavia, quando Kay incinta
(interpretata dalla star di SupermanIsabela Merced) la usa per salvare se stessa e
il suo bambino, dà vita a una creatura mostruosa che è in parte
umana, in parte Xenomorfa e in parte Ingegnere.
Interrogato da
Variety sulle somiglianze con lo Xenomorfo umanoide visto
in Alien Resurrection del 1997, il regista di Alien: Covenant, Fede Álvarez regista di
Alien:
Romulus, ha dichiarato: “Mio figlio ha
guardato di recente con un suo amico tutti i film di ‘Alien’ e
quando è nata la prole ha detto: ‘È come in
’Resurrection’.Non l’avevo ancora elaborato in
questo modo, ma è vero, è un abominio che viene
fuori”.
“Speravo che la gente
cogliesse tutta la parte dell’Ingegnere”, ha aggiunto.
“Il black goo è la radice di tutto ciò che è stato
introdotto in ‘Prometheus’.È la radice di tutta
la vita, ma in particolare gli xenomorfi escono da quella cosa, il
che significa che deve essere dentro di loro.È
quasi lo sperma degli xenomorfi”.
“Quindi abbiamo pensato
che, se influisce sul DNA, e gli Ingegneri sono chiaramente usciti
dalla stessa radice della vita, per me aveva perfettamente senso
che [la progenie di un umano e di uno xenomorfo] avesse
quell’aspetto”.
Cosa ha detto il regista della
creatura apparsa nel finale
Sebbene non si sia ancora parlato
di un sequel di Alien:
Romulus, immaginiamo che ci sarà, visti i numeri
degli incassi del weekend di apertura, e Álvarez potrebbe essere
colui che darà un senso a questo franchise. In un’altra parte
dell’intervista, Álvarez ha riconosciuto che l’introduzione di
questa creatura
nel finale del film, per il momento, potrebbe sollevare più
domande che risposte.
“Probabilmente si tratta di
una nuova specie, perché questo mix non è mai accaduto
prima”, ha detto.
Il regista di Alien:
Romulus, Fede Álvarez, rivela come il film sia
riuscito a mantenere segreto il suo momento più scioccante.
L’ultimo capitolo della saga di Alien, ambientato tra
Alien (1979) e Aliens (1986), era già stato accolto
con grandi aspettative per i suoi legami con l’originale di Ridley
Scott e come precursore del sequel di James Cameron. Una delle
sorprese più grandi è stata Rook, un androide con l’aspetto e
la voce di Ian Holm, nonostante la morte dell’attore nel 2020.
Nonostante sia stata un’impresa tecnologica impressionante, la
decisione di resuscitare digitalmente
Ian Holm in Alien: Romulus è stata oggetto di
controversie.
In una conversazione con Collider,Álvarez ha spiegato gli straordinari sforzi fatti per preservare
l’inaspettata rivelazione di Ian Holm. Il regista ha spiegato
che durante le proiezioni di prova di Alien: Romulus, gli
spettatori sono stati esortati a non rovinare il momento agli
altri, assicurandosi che il pubblico, qualche mese dopo, sarebbe
rimasto davvero scioccato nel vedere di nuovo il volto dell’iconico
cattivo e sentire la sua voce. Leggi qui sotto cosa aveva da
dire:
La presenza di Ian Holm nel film
è stata tenuta segretafino all’ultimo
secondo. La maggior parte di voi, si spera, non lo
sapeva fino alla prima. All’inizio, questo tizio aveva detto: “È
impossibile. La gente lo saprà. Ci saranno delle
proiezioni”.
Ma poi, durante le poche
proiezioni che abbiamo fatto prima del film, hopregato
tutti: “Per favore, non rovinate tutto agli altri. Non postate
nulla su Ian Holm nel film”.Lo faccio perché voglio che
le persone siano lì tra il pubblico e dicano: “Oh, c***o, c’è Ian
Holm!”. Se leggono già online che sarà nel film, gli rubi quel
momento.
Cosa significa il segreto più
sorprendente e controverso di Alien: Romulus
Un impressionante mix di
tecnologia e impegno
Ian Holm è apparso per la prima
volta nell’originale Alien nei panni di Ash, l’ufficiale
scientifico della Nostromo che si rivela essere un agente
dormiente per la Weyland-Yutani Corporation. Il suo comportamento
calcolato divenne un riflesso del sinistro programma della
Corporation, rendendolo uno dei cattivi più memorabili del
franchise. In Alien: Romulus, la somiglianza di Holm ritorna
sotto forma di Rook, un nuovo modello di androide con una
programmazione e direttive simili a quelle di Ash. Il regista
Álvarez ha assegnato a Rook un ruolo cruciale nel suo capitolo,
legando Romulus al più ampio franchise, poiché
l’androide ha continuato la missione di Weyland-Yutani di ottenere
ricerche relative agli
Xenomorfi sulla Renaissance abbandonata.
Grazie all’uso di CGI, deepfake AI
technology e animatronics, Legacy Effects e Metaphysic, alcuni
degli studi dietro le immagini di Romulus, candidate a
diversi premi, sono stati in grado di ricreare Ian Holm per
Alien: Romulus. Il successo di Alien: Romulus
nel mantenere segreto il ritorno di Ian Holm è sicuramente
un’anomalia in un settore in cui le fughe di notizie e gli
spoiler anticipati dilagano. Franchising amati come Star
Wars hanno avuto meno successo nel mantenere segrete le
apparizioni di alcuni personaggi, con il ritorno di Carrie Fisher
in Star Wars: L’ascesa di Skywalker e Peter Crushing in
Rogue One già noti prima
dell’uscita di ogni film.
La stagione estiva dei blockbuster
è già partita con il botto – o con il fendente, se parliamo di
MaXXXine
e Longlegs. Con
Deadpool & Wolverineche hanno rinvigorito il botteghino,
Twistersche ha fatto incanalare soldi nel suo conto in
banca e Inside Out 2
che ha battuto i record della Pixar, le cose
sembrano andare benissimo per l’industria mentre ci dirigiamo verso
la seconda metà (womp) della stagione calda. E ci sono ancora molte
cose buone in arrivo! In particolare, il mese prossimo i fan del
franchise di Alien
avranno la possibilità di rivedere uno Xenomorfo sul grande
schermo: il regista di Evil
Dead (2013) Fede
Álvarez ha infatti intenzione di riportare la storia
fantascientifica alle sue radici horror in Alien:
Romulus.
Alien:
Romulus è stato uno dei titoli più caldi
che è salitosul
palco della Hall H venerdì
al San Diego Comic-Con – e questo è tutto dire, visto che la
giornata ha visto le presentazioni di The
Boys, The Walking Dead: Daryl Dixon
e altri ancora. In quell’occasione, il pubblico ha potuto vedere
alcuni filmati dietro le quinte degli effetti pratici che il team
creativo ha pubblicizzato per mesi e che senza dubbio faranno la
differenza quando Romulusarriverà nelle sale il 16 agosto.
Collider, ha avuto modo di
conoscere da vicino Álvarez in un’intervista in studio in cui il
regista ha raccontato come la struttura della storia del nuovo film
abbia preso spunto dal sequel di
James Cameron, Aliens. Parlando della lenta
costruzione che indubbiamente coinvolgerà gli spettatori che si
affezioneranno ai personaggi per poi vedere la maggior parte di
essi venire fatta a pezzi, Álvarez ha dichiarato,
“Penso che il pubblico voglia
sicuramente molto di più dalle storie, e credo che qui abbiamo
abbastanza tempo perché si tratta di una combustione piuttosto
lenta.La struttura è molto simile a quella di
Aliens, che richiede un po’ di tempo per arrivare
all’orrore.Ma penso che quando ci si arriva, si è investiti
in quei personaggi, si vuole che abbiano successo, ed è questo che
rende così straziante quando, purtroppo, probabilmente alcuni di
loro, molti di loro troveranno una fine terribile”.
Alien: Romulus sarà sia un
capitolo successivo che un prequel
L’inserimento di un nuovo titolo in
un franchise amato ma che ha suscitato molte polemiche non è stato
certo una passeggiata per Álvarez, ma è stata invece un’impresa
monumentale. Nel corso degli anni, i fan della serie di film di fantascienza sono stati delusi
numerose volte, con nuove puntate non all’altezza della magia
creata per la prima volta da Ridley Scott nel capolavoro
cinematografico del 1979. Álvarez non cerca assolutamente di
reinventare la ruota, ma colloca la storia diRomulustraAlien
del 1979 e il suo sequel del 1986. Verranno introdotti
nuovi personaggi, ma ci aspettiamo che il film renda
omaggio ai primi film che hanno dato il via all’ossessione.
Un modo in cui Àlvarez e il suo
team creativo hanno pianificato di mantenere le cose il più
classiche possibile è quello di affidarsi fortemente agli effetti
pratici. Dalla collaborazione con i coordinatori dei
movimenti all’aiuto del team di effetti
pratici diAliens, non è
stata lasciata nessuna pietra intentata e nessun cervello è stato
staccato, perché il regista e i suoi collaboratori hanno lavorato
instancabilmente per offrire al pubblico futuro
un’esperienza da brivido. Con l’approvazione
di Scott, non vediamo l’ora di vedere i
frutti del lavoro del team di Alien:
Romulus tra meno di un mese.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il regista di Alien:
Romulus, Fede Alvarez, ha
rivelato le reazioni di
Ridley Scott e James Cameron al suo film, nuovo capitolo del
franchise di Alien.
Parlando con THR, Alvarez ha infatti
raccontato di aver mostrato il lungometraggio ai due registi,
autori rispettivamente di Alien
e Alien – Scontro finale. Scott e Cameron a quanto pare
hanno entrambi amato questo nuovo film della saga, ma sembra
abbiano anche dato al regista pareri ed elementi su cui riflettere
molto diversi tra loro. “Per quanto sia intimidatorio, questa è
la parte migliore del poter lavorare a qualcosa di simile“, ha
affermato Alvarez.
“Per tutti noi, qualunque cosa
facciamo, il sogno è quello di sederci con i maestri del nostro
mestiere, parlare di quello che facciamo e imparare a farlo meglio.
E il processo di realizzazione di questo film mi ha permesso di
fare questa esperienza con Ridley. A livello di storia, prima gli
abbiamo detto cosa avevo intenzione di fare e poi, quando l’ha
letto, ho discusso con lui della sceneggiatura. E poi, quando ha
visto il film, ho discusso con lui del mio montaggio. Quindi
considero ognuno di quei momenti e delle conversazioni creative con
Ridley come un momento culminante della mia carriera e della mia
vita“
“Anche James Cameron è una
persona che ho conosciuto nel corso degli anni e quando ha saputo
che lo stavo facendo, abbiamo iniziato a parlarne. Quindi ho avuto
una conversazione con lui anche a livello di sceneggiatura. Ora ha
visto il film e gli è piaciuto molto. È affascinante anche perché
gli appunti e i commenti di Cameron e Scott sono completamente
diversi. Qualunque cosa dicesse Ridley, Cameron diceva qualcosa di
diverso. Erano tutti commenti, appunti e pensieri super
intelligenti sul film e sulla regia, eccetera, ma entrambi hanno
approcci completamente diversi”.
“Quindi la parte fantastica
della realizzazione di questo film è stata quella di avere la
possibilità di lavorare con loro“. Come noto, infatti, i due
film realizzati da loro per la saga sono profondamente diversi:
l’Alien
di Scott è un puro horror fantascientifico, mentre Cameron con
Aliens – Scontro finale ha invece dato vita ad un vero
e proprio film di guerra, sempre calato in un contesto
fantascientifico. Scott si era detto
furioso per essere stato sostituito da Cameron per il sequel,
riconoscendo però poi la bellezza dell’opera realizzata da
Cameron.
Alien: Romulus, tutto
quello che sappiamo sul film
Il film è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
L’esperienza di Álvarez con i film
La casa e Man in the
Dark potrebbe però anche suggerire che lo
sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con
un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei
confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di
Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita,
il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi
che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla
trama.
Alien:
Romulus è arrivato nelle sale il mese scorso,
ottenendo recensioni positive (è “Certified Fresh” su Rotten
Tomatoes all’80%) e ben 315 milioni di dollari al botteghino
mondiale.
A ottobre uscirà un fumetto di
Alien:
Romulus della Marvel Comics che affronta uno dei misteri del
film. Oggi è possibile dare un’occhiata a tutte le copertine e alle
immagini interne mai viste prima.
In vendita dal 16 ottobre,
Alien: Romulus #1 è scritto dal maestro dell’horror Zac
Thompson (Absolute Carnage: Avengers, I Breathed a
Body) e illustrato dall’astro nascente Daniel Picciotto
(Danny Ketch: Ghost Rider, X-Force).
Il film ha riportato la narrazione
di Alien alle sue origini con un’emozionante saga di
giovani colonizzatori spaziali che si trovano faccia a faccia con
la forma di vita più terrificante dell’universo. Il one-shot della
Marvel si svolgerà prima degli
eventi del film, fornendo un’illuminante retroscena dietro la
principale minaccia di Romulus.
Chi ha realizzato il fumetto prequel di Alien:
Romulus?
Realizzato in stretta
collaborazione con il regista Fede Alvarez e il
frequente collaboratore Rodo Sayagues, entrambi autori di
Alien: Romulus, si dice che “il
one-shot aggiunge un nuovo livello a una delle più grandi uscite
cinematografiche dell’anno, rivelando i segreti dei leggendari
antagonisti”.
Questo numero fa luce sulla
tragedia avvenuta sulla stazione spaziale Renaissance prima che
Rain, Andy e il loro equipaggio vi facessero il loro terrificante
incontro. Anche se sappiamo che uno Xenomorfo ha fatto strage
dell’equipaggio, questo fumetto dovrebbe rispondere ad alcune delle
domande che ancora ci poniamo.
“Il franchise di Alien è
responsabile del mio amore di tutta la vita per il body horror,
quindi non c’è bisogno di dire che sono entusiasta di contribuire
con un piccolo pezzo al canone”, dice Thompson.
“Lavorare con Fede Alvarez per realizzare un prequel di
Alien: Romulus è stato un vero e proprio sogno che si è avverato e
una responsabilità che non prendo alla leggera”.“Il risultato è una storia emozionante e terrificante che
lentamente si trasforma in qualcosa di totalmente
imprevedibile”.
È stato diffuso il finale trailer
di Alien:
Romulus, il nuovo film del franchise diretto da
Fede Alvarez con
Cailee Spaeny, David Jonsson,
Archie Renaux e Isabela
Merced. Il film uscirà in sala il 14 agosto,
distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Sono disponibili il nuovo trailer
in italiano e il poster di Alien:
Romulus, il nuovo horror-thriller dal produttore
Ridley Scott (Alien, Prometheus, Alien: Covenant) e dal
regista/sceneggiatore Fede Alvarez che arriverà il
14 agosto nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney
Company Italia.
Alien:
Romulus riporta alle origini il franchise di grande
successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione
spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello
spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più
terrificante dell’universo.
Alien: Romulus, il poster
Il film è interpretato da
Cailee Spaeny (Civil War), David
Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy),
Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike
Fearn (Aftersun) e Aileen
Wu.
Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez
(La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura
scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore
Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata
sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Il film è
prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto
l’originale Alien e ha prodotto e diretto i
nuovi film della
saga, Prometheus e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston)
e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth
Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet
Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo)
sono i produttori esecutivi.
Il nuovo film della serie di
Alien, Alien:
Romulus, ha avuto un rapido successo al botteghino
quando ha debuttato il mese scorso, guadagnando 42 milioni di
dollari al suo esordio. È stato sufficiente per ottenere la seconda
maggiore apertura di sempre per il franchise, secondo solo a
Prometheus
del 2012. Ora, a distanza di un paio di settimane, Alien:
Romulus ha conquistato un altro secondo posto nella
classifica degli incassi di Alien di tutti i tempi.
Con il weekend appena
trascorso, Alien:
Romulus dovrebbe raggiungere un incasso mondiale di
285,7 milioni di dollari. Questo dato pone il film di Fede
Alvarez ben al di sopra del precedente Alien,
Alien:
Covenant del 2017. Quel film si è infatti fermato
a poco più di 240 milioni di dollari in tutto il mondo. L’unico
film che precede Alien:
Romulus nella classifica dei franchise di tutti i
tempi è proprio Prometheus,
lo stesso film che ha realizzato il più grande weekend di apertura
della serie.
Per raggiungere quel titolo e
conquistare la corona di film della saga dal maggiori incasso al
botteghino ci vorrà ancora un bel po’. Più di dieci anni fa, il
ritorno di Ridley Scott alla serie ha infatti guadagnato
poco più di 403 milioni di dollari, ancora in testa all’intero
franchise.
Il franchise di Alien ha
incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il
mondo
Alien:
Romulus ha debuttato con recensioni per
lo più positive: ha un punteggio di “freschezza” dell’80%
sul sito aggregatore Rotten
Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico
dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di
apertura. Nella sua recensione,Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che
il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e
raccapricciante il giusto”. Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson
e Archie Renaux, Alien:
Romulus è nelle sale.
L’atteso prossimo capitolo del
franchise di Alien,
Alien:
Romulus, uscirà nelle sale il 16 agosto e ora è stata
confermata la classificazione del film. Secondo FilmRatings.com, l’MPA ha
classificato Alien: Romulus R per “contenuti e linguaggio
estremamente cruenti”. La classificazione R per il film
continua così la striscia di 45 anni di franchise di Alien,
dato che tutti i film del franchise sono stati classificati R, con
la maggior parte dei film che hanno ottenuto tale classificazione
per una qualche combinazione di violenza e linguaggio.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto
riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla
trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine
dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a
bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma
che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Non una gran sorpresa, ma
decisamente una gradita conferma: Alien:
Romulus sarà vietato ai minori. Si tratta della stessa
classificazione di tutti gli altri episodi della longeva serie
sci-fi/horror, a cui dunque questo nuovo capitolo dunque si va ad
aggiungere promettendo spaventi e orrore. Visti i precedenti del
regista Fede Alvarez con l’horror – tra cui La casa e Man in the
Dark – era prevedibile che anche questa volta egli abbia
in serbo per gli spettatori una terrificante e sanguinolenta
avventura. L’MPA non ha ancora rivelato le ragioni specifiche di
questa classificazione, ma la cosa è stata confermata dai 20th
Century Studios.
Alvarez ha poi recentemente parlato
anche del suo approccio ad Alien:
Romulus, confermando che si svolge prima di Alien
e Aliens – Scontro finale. “Il modo in cui l’abbiamo
concepito è che se non avete visto nessuno di questi film, sono
geloso perché vivrete un’esperienza incredibile“, ha
dichiarato a
The Hollywood Reporter. “Avrete tutti questi mondi di Alien
davanti a voi, e non avete mai vissuto nulla di tutto questo. Non
sapete come nasce la creatura e non conoscete nessuna di queste
cose. È fantastico. Vi divertirete un mondo“.
“Ma se invece avete visto gli
altri film, allora è un’esperienza completamente diversa, perché
vedrete e troverete i collegamenti con gli altri film. E se si è un
fan, si sarà quella persona che infastidisce i propri amici al
cinema dicendo loro che si sa da cosa è tratto questo film e da
dove viene quella pistola e di cosa parlano i personaggi“, ha
aggiunto il regista. “Quindi è realizzato in questo modo, e
speriamo che funzioni così per tutti, ma è collegato a tutti loro.
Amo tutti questi film. Non volevo omettere o ignorare nessuno di
loro quando si tratta di collegamenti a livello di storia,
personaggi, tecnologia e creature. Ci sono sempre dei collegamenti
tra Alien e Alien: Covenant“.
Alien: Romulus, tutto
quello che sappiamo sul film
Il film è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“. Sappiamo ora che il nuovo capitolo si svolge
prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Alien:
Romulus è ora nelle sale e, sebbene la risposta
dei fan e della critica sia stata ampiamente positiva, ci sono
alcune scelte narrative che non hanno soddisfatto tutti. Se non
avete ancora avuto modo di vedere il film, fate attenzione agli
spoiler più importanti da questo punto in poi.
Quando Rain
Carradine e il suo equipaggio arrivano alla stazione
spaziale abbandonata Romulus, scoprono che l’androide della nave è
ancora funzionante. Lo collegano e vediamo che il sintetico è lo
stesso modello di Ash del film originale di Ridley Scott.
Sì, il compianto Ian Holm è
resuscitato grazie a una combinazione di CGI e animatronics e, come
ci si potrebbe aspettare, la decisione è stata accolta con un certo
disappunto.
Nel corso di un’intervista con
EW, il regista Fede
Álvarez spiega perché hanno utilizzato le sembianze di
Holm per questo nuovo androide e rivela di aver contattato la
famiglia dell’attore per assicurarsi che fossero d’accordo con la
decisione.
“Storicamente, c’è solo una
quantità limitata di sintetici, ed è per questo che alcuni tornano
più volte.Così abbiamo parlato e Ridley e io
abbiamo pensato che quello che non è mai tornato fosse il migliore
di tutti, il modello originale interpretato da Ian
Holm”.
“L’intera faccenda è
iniziata quando ho chiamato la proprietà e ho parlato con la sua
vedova”, ha continuato il regista. “Lei sentiva
che Ian era stato trattato con freddezza da Hollywood negli ultimi
anni della sua vita, che gli sarebbe piaciuto far parte di altri
progetti dopo Lo Hobbit, ma non è stato così.Quindi era entusiasta all’idea di riaverlo con
sé”.
Sebbene questo androide non sia in
realtà Ash – che è stato distrutto insieme alla Nostromo in Alien –
Rook è altrettanto inaffidabile e ha una direttiva principale molto
simile.
“Ha la stessa somiglianza,
ma ha un comportamento diverso.Rook e Ash hanno
le stesse conoscenze perché sono tutti Madre”, dice
Álvarez, riferendosi al sistema operativo che gestisce le navicelle
spaziali nel franchise di
Alien. “È un androide diverso, ma è la stessa coscienza
della Madre che si è trasferita da un androide
all’altro”.
Fede Álvarez è
stato incaricato di dirigere un nuovo film del franchise di
Alien, che dovrebbe uscire il prossimo anno che si
intitolerà, almeno per ora, Alien: Romulus, che ha scritto
insieme a Rodo Sayagues.
Il franchise è fermo dal 2017,
quando Ridley Scott
diresse Alien: Covenant che, come
Prometheus (2012). Il risultato non
soddisfacente al botteghino di quest’ultimo ha posto fine alla
corsa di Scott, e ora Alien: Romulus sarà il
primo film del franchise uscito da quando la Disney ha acquisito la
Fox.
Parlando con Guillermo del
Toro al DGA Latino Summit 2023 (intorno alle 18:35),
Álvarez ha confermato che il suo “director’s cut” di
Alien:
Romulus è finito e che recentemente “ha
dovuto affrontare il momento incredibilmente teso di mostrare il
lavoro a Ridley Scott”, che è uno dei produttori principali del
sequel e il “padre” del franchise.
“Volevo che lo vedesse prima di
chiunque altro”, ha detto Álvarez. “E tutti mi hanno fatto
capire che Ridley è davvero un duro. È davvero duro, soprattutto se
quello che vede ha qualcosa a che fare con i suoi film. È stato
davvero duro con “Blade Runner [2049]”, che pensavo fosse un
capolavoro, e ha avuto dei problemi perché è davvero difficile per
lui guardare cose che hanno a che fare con il suo lavoro. Gli ho
chiesto del nuovo “Top Gun” e lui ha risposto “meh”. Io ho risposto
“Di cosa stai parlando?” E lui ha risposto “Quello di mio fratello
era originale e questo è come eh”. Quindi ho pensato: ‘Non c’è modo
di vincere questa partita.’”
Álvarez era “terrorizzato” all’idea
di incontrare Ridley Scott di
persona dopo che il regista aveva visto Alien: Romulus per la
prima volta, ma sapeva che doveva essere lì di persona per
ascoltare i pensieri di Scott. “Anche se non me lo avesse
chiesto, sarei andato lì, mi sarei seduto a un tavolo, lo avrei
guardato e avrei ascoltato quello che aveva da dire”, ha detto
il regista. “Anche se avesse detto: ‘Hai distrutto la mia
eredità’, volevo essere di fronte a lui e vederlo negli occhi. Non
volevo ricevere un’e-mail con scritto “Ridley dice…”
“E poi è entrato nella stanza e
ha detto: ‘Fede, cosa posso dire? È fottutamente fantastico”,
ha continuato Álvarez parlando della reazione di Scott al film.
“Per me è stato come… La mia famiglia sa che è stato uno dei
momenti più belli della mia vita avere un maestro come lui, che
ammiravo così tanto, guardare un film che avevo fatto ma
soprattutto qualcosa del genere… e parlarmi per un’ora di cosa gli
piaceva. Uno dei migliori complimenti che mi ha fatto è stato: “Il
dialogo è fantastico”. Sei tu lo sceneggiatore?’ Sì!”
20th Century Studios e Disney
devono ancora rivelare molti dettagli sulla trama di
Alien:
Romulus, a parte il fatto che sarà incentrato su
“un gruppo di giovani di un mondo lontano, che si ritrovano a
confrontarsi con la forma di vita più terrificante del mondo”.
Cailee Spaeny, che vedremo in Priscilla di
Sofia Coppola, guida il cast insieme a
David Jonsson (“Industry”), Archie
Renaux (“Shadow and Bone”), Isabela
Merced (“Rosaline”), Spike Fearn
(“The
Batman”) e Aileen Wu (“Away From Home”).
Quando i franchise più amati vengono
ampliati con nuovi film, spesso questi trovano il modo di offrire
nuovi spunti di riflessione sugli eventi delle opere precedenti, ma
il regista Fede Álvarez ha confermato che il suo
prossimo Alien:
Romulus (qui
il primo teaser trailer), ambientato tra Alien
e Aliens – Scontro finale, non avrà un impatto
complessivo sulla mitologia di entrambi i film. Questo sarà un
sollievo per alcuni fan, sapendo che l’avventura può essere goduta
interamente per i suoi meriti, anche se alcuni fan saranno
sicuramente delusi dal fatto che non ricontestualizzerà ciò che è
stato visto negli amati capitoli del franchise.
Parlando con Variety, Álvarez ha confermato
che il suo nuovo film si svolge “20 anni dopo il primo, e per
me non è uno stravolgimento del canone. È una cosa che mi piace
fare personalmente, assicurandomi che tutto sia in linea con la
grande storia del franchise di Alien, non solo per quanto riguarda
la storia, ma anche per quanto riguarda il modo in cui realizzarla.
Ho parlato con Ridley Scott come produttore e ho avuto lunghe
chiacchierate con James Cameron a livello di sceneggiatura. Una
volta terminato il film, l’ho mostrato loro“.
Ha continuato: “Tutti sono molto
importanti, dal supervisore dei VFX di Aliens ai ragazzi che
realizzano le miniature, e ne abbiamo assunti molti per lavorare al
film. Altrimenti, è difficile ottenere lo stile, l’aspetto e
l’atmosfera di un film come volevo io. È stato il più grande
piacere di fare questo film, poter fare tutto questo
processo“. Questo nuovo capitolo riporterà dunque il
fenomenale franchise di Alien alle sue origini, con la
sinossi che recita: “Mentre rovista nelle profondità di una
stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori
dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più
terrificante dell’universo“.
Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul
film
Il film è interpretato da
Cailee Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
L’esperienza di Álvarez con i film
La casa e Man in the
Dark potrebbe però anche suggerire che lo
sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con
un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei
confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di
Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita,
il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi
che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla
trama.
Sembra che oggi daremo la nostra
prima occhiata ad alcuni filmati di Alien:
Romulus. Il regista Fede Alvarez ha
condiviso quanto segue sui suoi account sui social media e, anche
se non specifica esattamente a cosa si riferisce, il regista non ha
attualmente altri progetti in lavorazione.
Inoltre, l’affidabile insider
Daniel Richtman ha riferito che il trailer di Romulus
sarà pubblicato online oggi prima che Alvarez postasse quanto
seguie.
Sappiamo ancora molto poco
della trama, ma la star del film, Cailee Spaeny,
ha recentemente condiviso un dettaglio in qualche modo sorprendente
sulla sequenza temporale del film.L’attrice di
Pacific Rim: La Rivoltaha rivelato che Alien:
Romulusè ambientato tra gli eventi
dell’originale Alien di
Ridley Scott e del sequel di James
Cameron, Aliens.
“Dovrebbe inserirsi
tra il primo e il secondo film”,ha detto
Spaeny. “Hanno portato la stessa squadra
di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che
hanno costruito quegli xenomorfi in realtà sono arrivate e hanno
costruito i nostri. Quindi vedere il design originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per oltre 45
anni ed è stato così parte della loro vita è stato davvero
incredibile.
Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul
film
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le
stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a
costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le
persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45
anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero
incredibile“.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
L’esperienza di Álvarez con i film
La casa e Man in
the Dark potrebbe però anche suggerire che lo
sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con
un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei
confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di
Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita,
il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi
che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla
trama.
Da oggi Alien:
Romulus (qui
la nostra recensione) è disponibile su Disney+. Il film è stato un
successo significativo al botteghino ed ha anche ottenuto un ottimo
riscontro da parte della critica, quindi non è stata una grande
sorpresa quando l’anno scorso Steve Asbell, capo
dei 20th Century Studios, ha confermato che i primi piani per un
sequel sono in corso. Sebbene il regista Fede
Álvarez non abbia ancora firmato ufficialmente per il
ritorno, sembra che la cosa sia quasi fatta.
Durante una nuova intervista con
Empire, il regista ha infatti
confermato che sta lavorando alla sceneggiatura del sequel e
promette che il film porterà il classico franchise horror
fantascientifico “in acque inesplorate”. “Rodo
[Sayagues, co-sceneggiatore] e io ci stiamo lavorando proprio ora.
Siamo entusiasti di dove può arrivare. Abbiamo quasi spuntato tutte
le caselle delle cose che volevo vedere [in Romulus], e abbiamo
riportato in auge molte delle cose che non vedevo da tempo. Ovunque
andremo ora, potremo spingerci in acque inesplorate”.
Alvarez ha anche ribadito che il
piano attuale è quello di seguire i sopravvissuti del film
precedente, la Rain Carradine di Cailee Spaeny e suo fratello androide Andy
(David Jonsson), che abbiamo visto entrare nel
crio-sonno per il loro viaggio verso Yvaga III nei momenti finali
di Alien: Romulus. “Penso che sarà molto
eccitante andare con i personaggi che conoscete da questo film, in
un luogo del franchise di Alien in cui non siamo mai stati prima, e
scoprire cose che non avete mai visto prima”.
Fede Alvarez pronto a realizzare un
sequel di Alien: Romulus
In una precedente intervista,
Álvarez aveva spiegato perché esiterebbe ad andare avanti con un
sequel fino a quando non avranno trovato una storia degna di essere
raccontata. “Beh, voglio dire, vogliamo assolutamente
farlo”, ha detto il regista a Gizmodo l’anno scorso. “Lo
studio vuole farlo. Io voglio farlo. Credo che con i sequel si
tratti sempre di trovare la storia giusta. Io e Rodo [Sayagues], il
mio co-sceneggiatore, abbiamo alcune idee, ma non è finché non
troviamo qualcosa che ci faccia dire ‘Ok, questo è un film che vale
la pena fare’ che ci imbarchiamo davvero”.
“Quindi è questo il processo in
cui ci troviamo ora, cercare di trovare una storia che sia degna
del tempo di tutti e che sia degna del titolo. Altrimenti, non si
vuole mai cadere nell’errore di fare [un sequel] solo perché il
primo è un grande successo… [fare un sequel] solo perché si può
fare, è sempre una ricetta per il disastro”. Non resta dunque
che attendere per scoprire esattamente quali direzioni prenderà
l’annunciato sequel di Alien: Romulus.