Shira Haas: 10 cose che forse non sai sull’attrice

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La giovane attrice Shira Haas è divenuta popolare grazie alla serie Netflix Unorthodox, ma già da qualche anno si faceva notare tra televisione e cinema. Particolarmente promettente, la Haas è stata da subito indicata come uno dei nomi di punta per il futuro della recitazione, attirando così su di sé le aspettative di critica e pubblico. Ora, grazie al suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, è pronta per una più ampia popolarità.

Ecco 10 cose che forse non sai di Shira Haas.

 

I film e le serie TV di Shira Haas

1. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice ottiene il suo primo ruolo cinematografico con il film Princess (2014), di produzione israeliana. Viene in seguito scelta da Natalie Portman per il suo primo film da regista A Tale of Love and Darkness (2015), dove interpreta il personaggio di Kira. Recita poi nel ruolo di Alma nel film Foxtrot (2017), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nello stesso anno ricopre il personaggio di Urszula nel film La signora dello zoo di Varsavia, con gli attori Jessica Chastain e Daniel Brühl. Successivamente recita anche in Maria Maddalena (2018), con Rooney Mara e Joaquin Phoenix, Broken Mirrors (2018), Noble Savage (2018), Esau (2019) e Asia (2020). Torna al cinema nel 2025 recitando in Captain America: Brave New World

2. È divenuta celebre grazie ad una serie TV. Pur con una ancor breve carriera alle spalle, l’attrice non ha mancato di formarsi anche nel racconto seriale. Ha infatti recitato in serie israeliane come Shtisel (2013-2016), Hazoref (2015-2016), Harmor (2018), e The Conductor (2018). A renderla nota è però Unorthodox (2020), distribuita da Netflix e dove l’attrice ricopre il ruolo di Ester “Esty” Shapiro, giovane ragazza di fede ultra-ordossa chassidica costretta a seguire le rigide regole della sua comunità, a Brooklyn. Nel 2023 ha poi recitato nella serie Bodies, mentre nel 2024 è in Night Therpay.

Shira Haas in Unorthodox

3. Ha imparato una nuova lingua. Per ricoprire il ruolo della protagonista della serie, incentrata su di una comunità chassidica, l’attrice ha dovuto imparare la lingua Yiddish, parlata dagli ebrei di provenienza germanica. Per la Haas, riuscire ad imparare quanto richiesto in tempo per le riprese è stata una vera sfida, poiché non si trattava di dar vita ad un semplice accento, ma di padroneggiare un’intera lingua. Alla fine, riuscì nell’impresa, affermando anche di apprezzare la bellezza di quel linguaggio.

Shira Haas Unorthodox
L’attrice Shira Haas nella miniserie Unorthodox

4. Si è dovuta rasare i capelli. La scena più complessa da girare per l’attrice è quella che prevede il suo completo taglio di capelli. Tale atto segna il passaggio del personaggio dall’adolescenza all’età adulta, ma viene vissuto anche come un momento di profonda crisi. Dar vita a questo stato emotivo è stato particolarmente complesso per la Haas, ma il reale taglio di capelli le ha permesso di calarsi ancor di più nella realtà del personaggio.

Shira Haas è Sabra in Captain America: New World Order

5. Interpreta un controverso personaggio. In Captain America: Brave New World l’attrice interpreta Ruth Bat-Seraph alias Sabra, un’ex Vedova Nera israeliana e alto funzionario del governo degli Stati Uniti, stretta alleata del presidente Thaddeus Ross, interpretato da Harrison Ford. Dopo le proteste dei gruppi ebraici in seguito a preseunte modifiche apportate dallo studio a Sabra – a seguito del conflitto in corso in quel territorio -, i produttori hanno chiarito che il personaggio interpretato da Haas nel film è ancora israeliano. In ogni caso, Sabra sembra destinata a suscitare diverse polemiche.

Shira Haas in La signora dello zoo di Varsavia

6. Ha un piccolo ruolo nel film. Nel film ispirato ad una storia realmente accaduta, l’attrice ricopre il personaggio di Urszula. Questa fa parte della comunità ebraica rinchiusa nel ghetto di Varsavia. Nel film la Haas si esibisce anche nell’esecuzione di un brano cantato realmente dalle comunità dell’epoca, dimostrando dunque anche convincenti doti canore.

Shira Haas ha un fidanzato?

7. È molto riservata. Si sa poco della vita privata dell’attrice, che ha manifestato l’intenzione a non condividere troppi dettagli al riguardo, ma anzi di stare bene attenta a far sì che la sua popolarità non porti ad un’eccessiva esposizione della sua sfera personale. Nel 2019 rende tuttavia pubblica la propria relazione con l’attore israeliano Daniel Moreshet, condividendo anche diversi post sui social dei loro momenti insieme. Ad oggi, però, l’attrice sembra essere tornata single.

Shira Haas è Sabra in Captain America Brave New World
Shira Haas è Sabra in Captain America Brave New World

Shira Haas è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 418 mila persone, numero che presumibilmente crescerà data la maggior popolarità che l’attrice sta attualmente ottenendo. All’interno di questo la Haas è solita in primo luogo condividere immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete. Non mancano però anche foto scattate in momenti di svago quotidiano, in compagnia di amici o colleghi.

Shira Haas ha avuto una pericolosa malattia

9. Ha sconfitto una malattia quando era giovanissima. Alla Haas è stato diagnosticato un cancro ai reni all’età di due anni. Nel giro di tre anni, le cure le hanno però salvato la vita. Tuttavia, i trattamenti ricevuti a quell’età le hanno fortemente rallentato la crescita, il che è una delle ragioni del suo aspetto minuto. Proprio per via di ciò sono emerse teorie secondo cui l’attrice potesse essere affetta da nanismo, ma la cosa è stata prontamente smentita.

L’età e l’altezza di Shira Haas

10. Shira Haas è nata a Hod HaSharon, in Israele, l’11 maggio 1995. L’attrice è alta complessivamente 1,52 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, TheWrap

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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