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Batman: 10 segreti sulla Batsuit che solo i fan conoscono

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Batman: 10 segreti sulla Batsuit che solo i fan conoscono

Per il crociato di Gotham la Batsuit è un po’ come la seconda pelle, un modo per celare se stesso al mondo e le sue debolezze ma anche fonte di potere e accessori che usa per combattere il crimine. D’altronde Bruce Wayne non è il classico supereroe e senza il suo costume Batman non esisterebbe; da questa “tuta” – che nel tempo è stata disegnata e progettata in vari modi – ricava tutta l’energia necessaria per trasformare la sua vulnerabilità in vantaggio, come raccontato sui fumetti e al cinema.

Ma quanto sappiamo effettivamente della Batsuit? Ecco 10 segreti che forse solo i veri fan conoscono:

Lo scopo del simbolo giallo

Nessun dettaglio della Batsuit è superfluo o casuale, ma deriva da lungo e ragionato processo degli addetti al design. Prendiamo ad esempio il colore giallo che irradia l’iconico simbolo del pipistrello posto sul petto di Bruce Wayne e che non serve soltanto a mettere in risalto l’elemento più caratteristico della tuta: è infatti specificamente progettato per essere un bersaglio, per attirare l’arma da fuoco in una parte del suo corpo dove la sua armatura antiproiettile è più forte. Questo segreto viene rivelato nella serie di fumetti di Frank Miller, The Dark Knight Returns, che ha contribuito a “rilanciare” una versione più adulta di Batman contro i crimini di una distopica Gotham City piena di nemici contorti.

La Batsuit di Terra Uno empatizza con la sua vulnerabilità

Oltre a essere un accessorio indispensabile nella sua guerra al crimine, la Batsuit è progettata per infondere paura nei nemici, ma nella graphic novel di Batman Terra Uno scritta da Geoff Johns il costume subisce una sorta di reinterpretazione contemporanea della versione dei primi anni novanta con un approccio completamente diverso: le fessure degli occhi nella maschera abbandonano deliberatamente il misticismo in favore dell’umanizzazione, dando ad un Batman senza anni di esperienza o gadget raffinati l’evidenza di un’umanità che rende questa tuta unica nella lunga storia del personaggio.

La batsuit mandò Michael Keaton in panico sul set di Tim Burton

Per molti il Batman di Tim Burton rimane un cinecomic rivoluzionario nella storia del cinecomic, perché fu il primo film sul crociato di Gotham ad offrirlo al grande pubblico esattamente come i creatori Bob Kane e Bill Finger l’avevano originariamente pensato nel 1939. E se all’inizio Michael Keaton veniva considerato un attore troppo comico e leggero per interpretare questo eroe malinconico, riuscì a dimostrare di saper adattarsi al ruolo anche se indossare la Batsuit gli provocò diversi attacchi di panico. Troppo claustrofobica la sensazione sul set, ma essendo un professionista Keaton trovò un modo per sfruttare quelle paure e dare al Cavaliere oscuro più credibilità di ciò che era sulla sceneggiatura.

La Batsuit di Joel Schumacher prese ispirazione dalle statue greche

Dopo i due fortunati adattamenti di Tim Burton, Joel Schumacher venne ingaggiato per riportare in scena le sorti di Batman in un film che funzionasse come intrattenimento per tutta la famiglia. Da una parte si rivelò una strategia vincente e il successo al botteghino lo testimoniò, dall’altra questa leggerezza eccessiva sembrò allontanare il pubblico di appassionati che voleva approfondire alcuni temi più “adulti”. Numerose le critiche al costume, con quei primi piani di Schumacher che inquadravano i capezzoli di Bruce Wayne, che a quanto pare furono frutto dello studio del costumista sulle statue greche, perfette per antonomasia e molto fedeli all’anatomia umana.

Più è spaventosa, più Bruce Wayne è debole

Oltre ad aver adattato in maniera originale le storie del Cavaliere oscuro, Christopher Nolan ha dimostrato fin da subito di aver “compreso” il personaggio di Batman già a partire da una frase di Batman Begins: “La teatralità e l’inganno sono strumenti potenti“. Perché in fondo questo eroe è solo un uomo, non abbastanza potente da sconfiggere i suoi nemici, dunque ha un’unica possibilità di vittoria: spaventarli. Non si tratta soltanto di un’idea molto matura per la re-interpretazione visiva dell’eroe, ma anche di un aspetto psicologico interessante, e di fatto più Bruce Wayne è gravemente ferito o troppo vecchio, più la sua tuta deve proiettare paura e minaccia.

Il mantello di Batman prende ispirazione dai disegni di Leonardo Da Vinci

Ai tempi della sua prima introduzione nel mondo DC, Batman era solo un altro eroe urbano, molto simile a Zorro per quel lungo mantello nero che indossava. Insomma, lungi dall’essere il personaggio che conosciamo oggi, era semplicemente l’uomo pipistrello. Tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che proprio quella parte del suo costume, il mantello, era originariamente strutturato con linee ispirate ai grandi disegni di Leonardo Da Vinci sui primi bozzetti di un aereo volante. E quando le ali erano troppo ingombranti da disegnare, queste vennero sostituite con un mantello.

Gli stivali del film del 1989 furono realizzati da Nike

Il film di Batman uscito nel 1989 non fu solo un successo di pubblico (tra cui figuravano molti appassionati e altri per nulla avvezzi al fumetto), senza dimenticare tutto il merchandise che ne derivò, videogiochi, scatole di cereali, giocattoli, costumi e adesivi. Era scoppiata la Batmania e la Nike volle partecipare a questa ondata di entusiasmo disegnando e producendo tutti gli stivali indossati da Michael Keaton sul grande schermo. All’epoca Bob Ringwood, il costumista, dichiarò che “l’abbigliamento sportivo anni ’80 non si adattava al look anni ’40“, ma nonostante questo gli stivali sono tornati “di moda” alcuni anni dopo in Batman Returns.

Batman non ha sempre indossato un costume nero

Sembra assurdo, ma Batman non ha sempre indossato un abito nero nella sua storia a fumetti: la sua tuta arcobaleno apparve infatti per la prima volta nel 1957, durante l’era fantascientifica dove l’eroe e Robin – infortunatosi mentre proteggeva la sua identità segreta – indossavano una moltitudine di costumi strani e variopinti.

Le “orecchie” di Batman funzionano come antenne

Non tutti sanno che le orecchie sulla maschera di Batman non sono lì solo per dare spettacolo o infondere intimidazione ma consentono effettivamente al crociato di Gotham di monitorare le frequenze radio della polizia e dei servizi di emergenza in modo che possa essere il primo ad arrivare sulla scena del crimine. Attraverso questi auricolari, tutta la famiglia Bat può rimanere costantemente in contatto e i microfoni nelle orecchie sono combinati con auricolari speciali per donare al supereroe un udito superiore rispetto agli altri.

L’originale costume disegnato da Bob Kane era molto diverso da ciò che conosciamo oggi

Chiunque abbia letto i fumetti di Batman del 1939 non può non rimanere impressionato da ciò che Bob Kane aveva disegnato: sulle pagine c’è infatti un uomo biondo che indossa una calzamaglia rossa e una maschera, con addosso un mantello alato e una tuta che lo fa sembrare un po’ Babbo Natale. Insomma, per alcuni non c’era niente di memorabile o sorprendente in questo progetto, a parte il mantello nero.

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Fonte: ScreenRant