HomePhotogalleryIl trono di Spade 8: 7 curiosità dall'episodio 2

Il trono di Spade 8: 7 curiosità dall’episodio 2

-

Winter is coming, e non è solo un modo di dire. Con l’ottava stagione de Il trono di Spade si chiuderà finalmente il cerchio aperto ormai diversi anni anni fa.

Eppure sono ancora tante le questioni da risolvere e i colpi di scena che sicuramente saranno parecchi, molto intensi e disseminati lungo la stagione.

Ecco, intanto, 7 curiosità dall’episodio 2 de Il trono di Spade.

ATTENZIONE – PERICOLO SPOILER

7
il trono di spade

L’unione di Sansa e Theon è stata emozionante

Questa sarà sicuramente la stagione de Il trono di Spade dedicata ai ritorni e alle riunioni e quella tra Sansa Stark (Sophie Tuner) e Theon Greyjoy (Alfie Allen) è una di quelle dal maggior tasso emotivo.

Nelle ultime due stagioni Sansa si è riunita con i suoi fratelli Arya, Jon e Bran recuperando rapporti da tempo perduti, ma non si era mai emozionata fino al punto di piangere, come invece è avvenuto quando ha visto Theon: e ciò è stato vissuto da Sansa in maniera più profonda anche a causa di quello che avevano passato.

La relazione tra i due non è mai stata ottimale: in passato Theon aveva tradito il fratello di lei, Robb, facendosi poi passare per Reek durante la quarta, quinta e sesta stagione, diventando mite e passivo, incapace di fare qualcosa persino quando Sansa veniva violentata davanti a lui da Ramsay.

Ma Sansa ha perdonato Theon per averla salvata e per aver fatto finta di uccidere i suoi fratelli in passato e, così facendo, salvando anche loro. L’ultima volta che i due si sono visti è accaduto durante la sesta stagione, quando Sansa tentò di convincere Theon a dirigersi verso Castle Black per per trovare Jon Snow e protezione da parte di Ramsay, arrivando a perdonandogli tutti i fatti passati.

6
il trono di spade

La “ridicola” storia delle origini di Tormund Giantsbane è diversa nei libri

Tormund Giantsbane (Kristofer Hivju)è uno dei personaggi di rilievo de Il trono di Spade ed ha una strana idea di capire ciò che conta. Nel secondo episodio dell’ottava stagione, quando finalmente si ricongiunge con Brienne di Tarth (Gwendoline Christie), le racconta qual è la vera origine del suo soprannome, come se fosse una fiaba.

La storia che racconta è una versione abbellita rispetto a quella raccontata nei libri di George R. R. Martin ed entrambe le versioni risultano abbastanza improbabili. C’è un modo in cui i fatti che vengono raccontati abbiano senso?

Nella sua storia, Tormund racconta di aver ucciso un gigante a dieci anni e di essere poi entrato nel letto della moglie e di essere stato allatto per tre mesi da quella che era anch’essa un gigante e di essere diventato forte per via del particolare latte assunto. Ma questi fatti possono essere plausibili?

Nel libro di Martin, Tormund racconta la storia di questa sua origine a Jon Snow (Kit Harington), durante uno dei loro viaggi, dicendo di essere stato mezzo ragazzo e stupido come, d’altra parte, sono i ragazzi, aggiungendo di essere stato catturato nel mezzo di una tempesta invernale di aver cercato del calore aprendo la pancia di un gigante addormentato ed entrandoci dentro.

E da qui, sarebbe stato confuso per un bambino, venendo poi allattato per tre mesi. In seguito, pungolato da Snow, Tormund ammise di non aver mai ucciso un gigante ma di essere rimasto con lei e di essere stato semplicemente accudito.

Il cavaliere dei Sette Regni accenna all’eredità di Brienne

A Knight of the Seven Kingdoms è il titolo ufficiale del secondo episodio dell’ottava stagione de Il trono di Spade e rappresenta un eco delle frase che Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau) usa per riferirsi al neo-cavaliere Ser Brienne di Tarth. Dopo otto stagioni di lotta contro stupratori, sessisti e dopo il disprezzo collettivo di metà degli Westeros che vede il genere prima dell’onore, finalmente  è diventata un cavaliere.

Ma in questo titolo vi è un significato più profondo: esso è anche il titolo di una raccolta di novelle dello stesso Martin appartenente alla serie A Song and Ice and Fire, conosciuta come le storie di Dunk ed Egg. Queste novelle sono state ambientate ben 90 anni prima de Il trono di Spade e segue le avventure di Aegon V Targayen (Egg) e si Ser Duncan the Tall (Dunk) che, come lo stesso Martin ha rivelato in un panel dedicato alla serie nel 2016, sarebbe un antenato di Brienne.

Ciò significa che la carica di cavaliere è di fatto un’eredità adeguata e anche lo stesso modo di diventare cavaliere ha contraddistinto entrambi i neo-cavalieri. Inoltre i due condividono anche la stessa sorte: Dunk è sempre stato un cavaliere errante, senza essere uno dei migliori combattenti e con le caratteristiche di essere leale e fedele alla giustizia, proteggendo i più deboli ed innocenti.

E Brienne ricopre un ruolo simile al suo antenato poiché, dopo la morte di Renly Baratheon e caduta in disgrazia della sua casa, lei non è alla ricerca di un nuovo padrone  ma si adopera per proteggere le ragazze Stark, riportare Sansa alla sua famiglia e rendere giustizia a chi è stato offeso, servendo il popolo di Westeros senza servire un signore. Ed ora, con il riconoscimento ufficiale, anche lei è un cavaliere dei sette regni così come il suo antenato lo fu una volta.

C’è un grosso difetto nella strategia di battaglia di Winterfell

Questo secondo episodio ha messo in chiaro che nella prossima puntata si andrà verso l’inizio di una grande battaglia e una parte del piano vedrebbe i non combattenti al sicuro nelle cripte sotterranee di Winterfell. Ma qualcosa forse non torta, perché è abbastanza strano che sia stata data una così grossa enfasi a questo luogo di riparo.

Facendo un rapido calcolo, è possibile che ci sia una rapida ricetta per il disastro: sì, perché in quelle cripte si trovano i cadaveri degli Starks e gli invasori, i mostri di ghiaccio, hanno il potere di resuscitare i cadaveri e farli combattere per loro. In sintesi, ogni persona innocente che si troverà nelle cripte verrà abbattuta dagli antenati Starks, dando una possibile origine ad un ciclo pressoché infinito. Ma andrà davvero a finire così?

In questo episodio non è morto nessuno

Strano, ma vero, in questo secondo episodio dell’ottava stagione de Il Trono di Spade nessuno è spirato. La sensazione, però sembra quella che in questo episodio ci sia la calma prima della tempesta che potrebbe scatenarsi nelle successive puntate: insomma, come se i personaggi avessero festeggiato per l’ultima volta, prima di un periodo buio.

L’aria che si respira in questo episodio sembra quella dell’incertezza, di ilarità generale come se fosse un momento da Animal House della serie, una specie di parentesi destinata a chiudersi in breve tempo e che, nei suoi momenti di leggerenzza, sembra indurre ad una tempesta che sta per formarsi all’orizzonte.

2
il trono di spade

La paura di Daenerys Targaryen sta preparando la battaglia finale della serie

Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) è stata una terribile regina in fieri, sin dalla fine della prima stagione, ma i suoi alleati lo stanno realizzando soltanto ora. Questo secondo episodio, infatti, si apre con lei che affronta l’assassino di suo padre, Jaime Lannister, il Kingslayer.

In una sorta di udienza, Daenerys dà a tutti gli Stark e ai loro alleati una buona occasione per essere testimoni di Jaime, con la chiara consapevolezza che lei sta cercando un ottimo piano per la sua esecuzione, probabilmente in modo che sia memorabile, se non sentirà una buona ragione che la faccia tornare sui suoi passi.

Sorprendentemente, diverse persone intervengono in suo soccorso, nonostante la lunga lista di peccati commessi da Jaime. Insomma, con l’inizio di questa ottava stagione, continuano ad essere rivelate delle dinamiche di potere che fino a prima erano poco chiare o per niente conosciute, come il fatto che Daenerys sia una regina vendicativa, simile a Cersei per certi versi.

E il fatto che Jon Snow e il suo migliore amico Samwell Tarlly non sapevano che Dawnerys avesse ucciso il padre e il fratello di Sam per non essersi inginocchiati al suo cospetto ne è la dimostrazione.

Perché Arya Stark e Beric Bondarrion sono nemici-amici

Il secondo episodio di questa ottava stagione de Il Trono di Spade è pieno di situazioni calde e fredde, e alcune riguardano Arya Stark (Maisie Williams)e i due uomini che hanno viaggiato con lei nelle stagioni precedenti: il Segugio e Beric Dondarrion (Richard Dormer).

L’incontro è costituito da una serie di emozioni non rivelate che provendono da brutti ricordi: non viene detto molto della loro storia, ma sono ben cinque stagioni che sono passate da quando Beric e Arya hanno condiviso la scena per l’ultima volta ed è comprensibilmente diccile ricordare come essi si erano separati.

E tutto quello che non viene detto e che rimane nella terza stagione, è la chiave di volta che riuscirà a trovare i motivi del fatto che rende i due protagonisti così amici, ma anche così nemici.

Fonte: The Verge

ALTRE STORIE