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MCU: tutte le sostanze strane e inspiegabili presenti nel franchise

Il Marvel Cinematic Universe è pieno di stranezze, fra cui materiali o sostanze che, pur sembrando reali, sono tutto fuorché comprensibili o vere

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Il MCU è un mondo ricco, variegato e affascinante, pieno di supereroi tenaci, folli villain e storie maestose. Ma sappiamo bene che non è solo questo a renderlo un franchise di grande successo. Una delle capacità, e quindi dei meriti, del Marvel Cinematic Universe – che lo ha reso sin da subito irresistibile – è l’inserire all’interno delle sue narrazioni particolarità interessanti, come per esempio la presenza di alcune sostanze a noi sconosciute, ma che vengono trattate dai personaggi come se si conformassero alle normali leggi della fisica. Che inevitabilmente ci incuriosiscono.

Molto spesso si è sentito parlare, ad esempio, del vibranio. Un materiale che da come viene raccontato potrebbe davvero esistere nel mondo reale ma che poi, approfondendo un po’ meglio le sue caratteristiche, si scopre essere inspiegabile e strano. In fondo, lo stesso Stan Lee disse di aver costruito questo universo attorno a termini che semplicemente suonavano bene, non che erano supportati dalla scienza. Ma quali sono?

Vibranio

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Fra le tante sostanze presenti nel MCU, il vibranio è quello più usato dai personaggi Marvel, oltre a essere inserito all’interno di più film. Intanto, diciamo subito che il vibranio è un raro minerale metallico con proprietà di manipolazione dell’energia. Nonostante fosse una sostanza estratta su diversi pianeti, ad un certo punto tutte le miniere si sono esaurite, e il vibranio è rimasto solo sulla Terra e la Torfa. Ed è sulla prima che, in teoria, esistono cinque tipi differenti del minerale, e due di questi sono quello wakandiano e quello antartico. Se si analizza il concetto che sta alla sua base, esso può essere scientificamente valido: esistono diversi elementi rari, come il rutenio e l’osmio, che si trovano spesso nei meteoriti. Esiste anche un metallo, il tecnezio, che è più introvabile, e non è presente naturalmente sulla Terra. È plausibile, in tal caso, che una nazione come il Wakanda possa aver costruito la sua ricchezza attorno a una fornitura limitata di un metallo così raro.

Il problema però arriva quando si prendono in esame le sue proprietà. Oltre ad assorbire le onde sonore o le vibrazioni, il vibranio riesce anche a reindirizzare l’energia cinetica; alcuni metalli, realmente esistenti, hanno davvero proprietà simili di insonorizzazione e trasferimento di energia, ma i film del MCU confondono molto spesso sulle sue “specialità”. Un esempio lo abbiamo con lo scudo di Capitan America, fatto di vibranio: i proiettili sparati contro la sua armatura dovrebbero in teoria rimbalzare, ma quando l’Agente Carter cerca di dimostrarne la resistenza, lo scudo li appiattisce. Anche l’eccesso di radiazioni è un altro grosso punto interrogativo del minerale. Da quanto si apprende, il meteorite arrivato a Wakanda dentro il quale era contenuto il vibranio, ha infuso il suolo e la vegetazione, portando alla crescita dell’Erba a Foglia di Cuore. Ma è qui che arriva il problema: se il vibranio “causa” radiazioni benefiche in grado di alterare piante e minerali, come è possibile che non abbia lo stesso effetto su persone e animali che si nutrono di quelle piante? È, praticamente, impossibile, considerando che è grazie a quella specifica erba che le Pantere Nere ricevono i loro poteri.

Uru

Thor

Un’altra sostanza particolarmente nota è l’Uru, un metallo mistico che nei fumetti Marvel è presente nel mantello di Thor, Mjölnir. Nei film appartenenti al MCU, il mantello non possiede questo nome, ma la descrizione del Dio del tuono in Thor: Ragnarok, quando dice che è stato “fatto con questo metallo speciale proveniente dal cuore di una stella morente”, ci fa capire che si riferisce al Mjölnir, poiché combacia con la sua rappresentazione nei fumetti. L’Uru ha le sembianze di una pietra, ed è altamente resistente ai danni. Su di esso è anche detto che si rafforzi quando subisce un incantesimo particolare, grazie alla sua capacità di assorbire la magia come una spugna. Questo fa sì che possa imbrigliare e reindirizzare altre energie, come il fulmine che Thor incanala.

L’elemento di Tony Stark

Iron Man 2

In Iron Man 2, Tony Stark realizza un nuovo elemento per creare un altro reattore ad arco che non sia tossico come il palladio. Di questo elemento non è mai spiegato niente, seppur Stark lo abbia brevettato dandogli il nome “badassium”. L’unica cosa appresa è che questa specie di metallo ha insolite proprietà di assorbimento dell’energia, tanto che in The Avengers Iron Man riesce ad assorbire i fulmini di Thor, bloccando il potere della Gemma della Mente. Pur essendo la creazione di un elemento teoricamente semplice, nell’atto concreto richiede molta energia, tanto che il risultato ottenuto non potrà mai, se non in rari casi, essere stabile per lungo tempo. Inoltre, i nuovi elementi hanno la tendenza ad essere radioattivi, indi per cui è quasi impossibile che Stark abbia creato qualcosa di non radioattivo e più sicuro del palladio.

Particelle Pym

Ant-Man and the Wasp Quantumania 8

Altra “materia di studio” sono poi le Particelle Pym, un raro gruppo di particelle subatomiche scoperte e isolate dal Dott. Henry Pym, le quali hanno la capacità di alterare le dimensioni e la massa di oggetti o esseri viventi. È, in realtà, una sorta di violazione della legge fisica del cubo quadrato, secondo la quale tutto ciò che diventa 10 volte più grande copre una superficie 100 volte maggiore e pesa 1000 volte di più. Queste particelle, però, ne superano il problema, poiché ad un certo punto riescono a spostare la massa in eccesso nel regno quantico subatomico. Nella realtà, tale processo non sarebbe mai possibile con la fisica che conosciamo noi.

Le Gemme dell’Infinito

Gemme dell'Infinito MCU

La causa scatenante che in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame ha portato alla morte di alcuni degli Avenger più amati sono le Gemme dell’Infinito, le quali riescono ad arrivare nelle mani del folle Thanos facendogli distruggere interi universi. Delle Gemme, però, il MCU ha una conoscenza abbastanza limitata, indi per cui dobbiamo risalire ai fumetti, secondo i quali esse sono creazioni dei Celestiali, esseri cosmici che hanno creato il MCU e diversi altri universi. Il potere delle Gemme è davvero enorme, come si è potuto vedere, ma ciò che non si sa è che può essere esercitato solo in base ai capricci dei suoi creatori. In questo modo, capiamo che Thanos, come tutti gli altri Avenger e supereroi, sono solo una profezia. Ma tornando ai film del Marvel Universe, la storia delle Gemme dell’Infinito è abbastanza insensata. Queste pietre sono più mistiche che scientifiche, ma nelle pellicole sembra che debbano per forza essere conformi alle leggi naturali della scienza, in particolare quelle dello Spazio e del Tempo. Inoltre, la distruzione delle Gemme, nonostante il loro potere, non sembra avere avuto alcun effetto sul MCU. Ma il vero punto interrogativo è un altro: le Gemme sono davvero senzienti? Sembrerebbe di no, se si considera che in Avengers: Infinity War, quella dell’Anima si attiva e rivela solo dopo il sacrificio di Gamora. Ma in fondo… chi lo sa.

Raggi gamma

Hulk

Chiunque si stia ancora chiedendo in che modo Bruce Banner sia diventato Hulk, o meglio cosa abbia scatenato la sua trasformazione, la risposta è solo una: l’esposizione ai raggi gamma. Nella nostra realtà, i raggi gamma sono la lunghezza d’onda più corta delle onde elettromagnetiche rilasciate dai materiali radioattivi , e sono anche le più letali, in quanto causano danni intensi ai tessuti e al DNA. Nel MCU questo problema non è stato proprio affrontanto, con Banner che spiega a sua cugina Jennifer Walters (She-Hulk per intenderci), che entrambi hanno “una rara combinazione di fattori genetici che ci permettono di sintetizzare le radiazioni gamma in qualcos’altro”. Pur potendo essere alcuni più resistenti alle radiazioni, nessuno può davvero alterare completamente l’energia radioattiva nel corpo.

Il siero DNA Harvest

Nick Fury Thor

Un’altra sostanza inspiegabile è inserita all’interno di Secret Invasion, nuovo show targato Marvel uscito di recente su Disney+. Parliamo del siero del DNA Harvest, introdotto per giustificare la ribellione dello Skrull Gravik, portandolo a formare un esercito intenzionato a conquistare la Terra. In questa occasione, viene rivelato che Nick Fury ha raccolto nel tempo DNA di vari eroi e villain, distillandoli in un unico siero, chiamato per l’appunto Harvest, il quale può essere usato da uno Skrull per acquisire poteri di diversi personaggi del MCU. Nonostante ciò, non è ben chiaro come funzioni il siero: pur volendo far passare l’idea che G’iah e Gravik possano accedere a un elenco di tutti gli esseri il cui DNA è finito nel liquido, non c’è modo di sapere come funzionerebbero i loro poteri. È difficile, poi, pensare che Nick Fury possa immagazzinare tutte queste informazioni genetiche in un unico siero, tra l’altro conservato a temperatura ambiente.

Fluido cerebrale

Eternals

Concludiamo il nostro viaggio nelle sostanze strane del MCU con il fluido cerebrale dei Celestiali attraverso il quale, riferendoci ai fumetti, si ottengono i superpoteri. Nel passaggio al Marvel Cinematic Universe non si sa se questa cosa valga anche per i film: come vediamo chiaramente nella trilogia de Guardiani della Galassia, il cranio di un celestiale decapitato è stato trasformato in quella che conosciamo come Knowhere, città nella quale vivono i Guardiani e sede di una prosperosa attività mineraria. Si dice che Knowhere raccolga le ossa, il tessuto cerebrale e il fluido spinale dei Celestiali morti, ma non è chiaro a cosa questi in realtà servano. Altra cosa che non ha spiegazione, e lascia fra l’altro perplessi, è il fatto che i Celestiali, considerata l’importanta nell’Universo Marvel del fluido, consentano che uno di loro venga profanato in questo modo.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

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