The Killer: 10 dettagli che saltano all’occhio a una seconda visione

Analizziamo 10 dettagli di The Killer che saltano all'occhio a una seconda visione del film di David Fincher, ora su Netflix.

The Killer david fincher
Michael Fassbender in The Killer. Cr. Netflix ©2023

L’ultimo film di David Fincher, The Killer, ha ricevuto il plauso della critica per il suo stile narrativo a lento rilascio ma incredibilmente metodico, che ha nascosto alcuni dettagli in maniera molto intelligente, i quali si fanno notare solo ad una seconda visione. Con lo stile caratteristico del regista e l’eccellente interpretazione di Michael Fassbender nel ruolo del protagonista, questo film Netflix racconta di un meticoloso sicario impegnato in una caccia all’uomo internazionale che giura non essere personale. Un’azzeccata metafora del modus operandi di Fincher, i cui film sono progettati al millimetro e includono un’incredibile attenzione ai dettagli strutturali e narrativi, proprio come dimostrano questi dettagli nascosti in The Killer che abbiamo selezionato per voi.

10Il primo appostamento

 

L’assassino pianifica meticolosamente l’assassinio del suo primo bersaglio dalla sua postazione in un ufficio WeWork abbandonato e fatiscente, di fronte alla camera d’albergo parigina in cui alloggia la sua vittima, in compagnia di una dominatrice. Questo abbinamento tra l’ufficio di un capitalista in bancarotta e lo squallido mondo criminale abitato dal protagonista è un classico dello stile di David Fincher. L’accostamento tra il suo imminente tentativo di assassinio e l’azienda in cui si trova mette in evidenza le connessioni tra questo killer freddo e insensibile e il mondo degli affari: l’ambiente in cui l’assassino fallisce è una metafora del suo imminente fallimento.

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