La Fase 5 del MCU è stata avviata. Ant-Man and the Wasp: Quantumania, uscito lo scorso 15 febbraio, porta con sé uno dei cambiamenti più significativi nell’universo Marvel e riguarda il Regno Quantico.
Nelle sue precedenti apparizioni – Doctor Strange, Ant-Man and the Wasp e Avengers: Endgame – il Regno Quantico era stato presentato come un mondo vuoto e sterile, in cui nessuna forma di vita poteva sopravvivere. Il MCU ha deciso di riscrivere la sua storia, cambiando così la percezione che il pubblico ha di questa dimensione, ora ricostruita in una versione nuova e più stratificata. Ecco tutte le più grandi rivelazioni del Regno Quantico.
Tempo e spazio non esistono nel Regno Quantico
Attraverso le precedenti pellicole, il MCU aveva presentato il Regno Quantico come un pericolo a causa del tempo e dello spazio che, dentro di esso, risultavano imprevedibili. In Avengers: Endgame scopriamo che quando Scott rimane intrappolato nel Regno Quantico per cinque ore, nella realtà il tempo trascorso è di cinque anni e Janet Van Dyne era stata colei che aveva avvisato del rischio di cadere in un vortice temporale. Ant-Man and the Wasp: Quantumania approfondisce la questione legata allo spazio e il tempo, definendo il Regno Quantico come una dimensione che vive al di fuori di entrambi. Dimostra così che questi due concetti in quella realtà non esistono.
L’informazione fornita è nuova per il MCU, ma grazie ad essa si ha una più limpida visione su alcune dinamiche interne. La principale è legata a Kang il Conquistatore, su come sia riuscito a formare il suo grande esercito e costruire il suo impero in pochissimi anni. Infatti, se nella superficie questo tempo risulta essere relativamente breve, nel Regno Quantico potrebbero essere passati molti più anni. L’universo così può letteralmente piegarsi in ogni direzione, restituendo anche delle magnifiche immagini oltre che una storia molto diversa.
Un’infinità di mondi vivono nel Regno Quantico
Il Regno Quantico è una dimensione in cui molti mondi coesistono. È Janet a fornirci questo dettaglio in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, subito dopo essere arrivati nel Regno Quantico. Essa spiega a Hope e Hank che la realtà in cui si trovano è più vasta di quella che all’inizio (e nei precedenti film) avevano immaginato, e questa è un’idea strettamente connessa ai fumetti Marvel. Lì il Regno Quantico è rappresentato come una serie di mondi senzienti assomiglianti ai pianeti. Ognuno di loro, proprio come il nostro universo, è caratterizzato da una sua specifica ambientazione e in Ant-Man and the Wasp: Quantumania se ne può scoprire qualcuno.
Nel film una di queste aree è denominata dalla stessa Janet come “Sub-Atomica”, un sistema stellare di cinque pianeti nel Microverso (ossia il Regno Quantico) della Marvel Comics. La zona “Sub-Atomica” potrebbe dunque essere il posto in cui Janet si stabilisce, e luogo in cui insieme a Kang il Conquistatore prova a riavviare il suo Multiversal Power Core. Nel corso di Ant-Man and the Wasp: Quantumania vengono mostrati diversi ambienti fra cui una terra desolata in cui Janet prima viveva, il deserto affrontato dalla squadra alla ricerca di Scott e Cassie e Axia, la città di Kang. Tutte queste zone sono inedite e ci danno una visione d’insieme del Regno Quantico.
Il Regno Quantico è popolato da diverse civiltà
Ant-Man and the Wasp: Quantumania non esplora però solo le diverse ambientazioni del Regno Quantico, ma anche le loro forme di vita. Ci si imbatte in esseri di diverso tipo, alcuni dei quali assomigliano agli esseri umani. Altri invece, come per esempio il personaggio di Veb o un altro senza nome che sembra un broccolo, vengono presentati come affascinanti creature ultraterrene.
Si scoprirà che il Regno era dominato da civiltà di diverso genere, dimezzate poi da Kang il Conquistatore per potersi circondare solo di quelle a lui assoggettate. Ant-Man and the Wasp: Quantumania risulta così il primo film in cui questi esseri sono effettivamente mostrati, dando un colpo di novità significative alla dimensione Quantica e a come questa verrà utilizzata nei progetti futuri.
Il Regno Quantico come prigione
Già nei precedenti capitoli, il MCU aveva disegnato il Regno Quantico come una dimensione dalla quale era molto complicato uscirne. Uno degli esempi arriva proprio da Janet, bloccata per oltre trent’anni dopo un incidente nel corso di una missione dello S.H.I.E.L.D. Ma è solo in Ant-Man and the Wasp: Quantumania che questo luogo si rivela come una vera e propria prigione, sfruttata dal Consiglio dei Kang per recludere alcuni individui. Fra questi lo stesso Kang il Conquistatore, esiliato nel Regno dal Consiglio (di cui fanno parte Rama-Tut, Immortus e il Centurione Scarlatto), in seguito alla sua indomabile furia nel Multiverso.
È pur vero però che né Kang né il Consiglio conoscevano la vera natura del Regno Quantico, e di come potesse essere luogo di possibili alleati del primo. Questo perché il Regno Quantico, nelle sue prime apparizioni, sembrava un gigantesco vuoto in cui nessuno all’interno sarebbe mai sopravvissuto, rendendolo una perfetta prigione. Fino ad ora.
L’impero di Kang il Conquistatore
In Ant-Man and the Wasp: Quantumania conosciamo meglio non solo Kang il Conquistatore ma anche il suo immenso impero, riuscitosi a costruire grazie all’aiuto di Janet. Quando infatti Janet arriva a Quantico è la prima persona che Kang incontra e che lo aiuta a riavviare il suo Nucleo di Potere Multiversale. Nonostante Janet gli abbia poi impedito di fuggire dal Regno, Kang ha potuto comunque riformare la sua armatura, dandogli capacità indispensabili per conquistare Quantico.
La Fase 5 introduce ufficialmente l’impero di Kang che, a quanto pare, inizia ad essere costruito in segreto sin dalle prime apparizioni del Regno Quantico nei precedenti film, seppur non si veda. Questo conferisce al personaggio di Kang una sfumatura terrificante, rendendolo uno dei villain più temuti. Con Ant-Man and the Wasp: Quantumania si è perciò avuto modo di conoscere più a fondo il Regno Quantico e, considerato che è solo l’inizio del nuovo capitolo MCU, si presume diventerà un importante protagonista.