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MCU: 10 rivelazioni apprese da serie tv e fumetti

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MCU: 10 rivelazioni apprese da serie tv e fumetti

Non tutto ciò che conosciamo delle storie e dei personaggi del MCU viene fornito dai film dell’universo condiviso, ma anzi, tanti dettagli e rivelazioni sono arrivate da fonti esterne come serie televisive e fumetti strettamente legati al franchise.

Scopriamo di seguito quali sono le più importanti:

Il vero Mandarino è vivo

Iron Man 3 è forse il film più frammentario e debole del franchise di Tony Stark e il ritratto che ha fornito del suo villain dichiarato – il Mandarino – ha contribuito a creare disagio nei fan. Uno degli antagonisti più celebri dei fumetti rovinato da una sorprendente verità, cioè che si trattava di un attore ingaggiato per recitare la parte, è stata una mossa audace ma non riuscita.

Successivamente la Marvel ha pubblicato All Hail The King, una breve clip che mostrava il personaggio di Ben Kingsley minacciato dalle persone che avevano lavorato per il vero Mandarino.

Le vittime “invisibili” dello schiocco

avengers: infinity war avengers 4

Avengers: Infinity War ha visto la maggior parte dei suoi eroi trasformati in polvere dopo lo schiocco di Thanos, anche se molti di questi sono “morti” fuori dallo schermo e altri scomparsi senza sapere che fine avessero fatto.

I fratelli Russo hanno infatti confermato che Nakia, Zia May, Valkiria, Pepper Potts, Howard the Duck. Lady Sif e Betty Ross figurano tra le vittime della Decimazione.

Coulson è vivo

captain marvel

Il pubblico ricorderà la scena della morte di Phil Coulson come uno dei momenti più strazianti di tutto il MCU, oltre che cruciali, poiché ha motivato la squadra a fermare una volta per tutte Loki. Tuttavia sappiamo che le morti nei fumetti sono raramente permanenti.

Clark Gregg ha infatti ripreso il ruolo dell’agente un anno dopo, nel primo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D., vivo e vegeto da oltre cinque anni.

Nei film invece non viene mai menzionato il fatto che sia sopravvissuto: forse i Vendicatori credono ancora che Coulson se ne sia andato per sempre?

L’origin story di Jarvis

Sembrerà strano, eppure J.A.R.V.I.S è stato uno dei primi personaggi ad essere introdotto nel MCU: l’intelligenza artificiale sviluppata da Tony Stark – come acronimo divertente di Just A Rather Very Intelligent System – era in realtà un omaggio all’ex maggiordomo di Howard Stark, Edwin Jarvis.

Jarvis è infatti una figura di spicco nelle storie intrecciate di Howard Stark e Peggy Carter in entrambe le stagioni della serie Agent Carter, mentre in Iron Man 2: Public Identity, (il fumetto collegato al film) viene rivelato che dopo la morte degli Stark, il maggiordomo inglese è diventato una figura paterna per Tony fino alla sua stessa morte.

Nick Fury e i problemi nella reunion degli Avengers

Nick Fury è un po’ la spina dorsale dei Vendicatori, colui in grado di riunire nello stesso team un super soldato, un dio asgardiano, un egocentrico imprenditore, un medico irascibile, una spia russa e un abile arciere, portandoli alla vittoria per ben due volte (a New York e a Sokovia contro Ultron). Sfortunatamente, Infinity War non ha rispettato i piani, ma confidiamo nel prossimo capitolo.

Tuttavia, grazie al fumetto prequel di Captain Marvel, sono stati rivelati alcuni fatti interessanti, come il momento in cui Fury e Maria Hill, scomparsi da Age of Ultron, cercano di riconciliare le cose tra Tony e Steve senza però arrivare ad una soluzione.

Coulson ha “iniziato e finito” Age of Ultron

Agents of SHIELD è la serie forse più strettamente collegata all’universo cinematografico Marvel, e grazie a Captain America: The Winter Soldier abbiamo appreso che l’Hydra si è infiltrata all’interno dell’organizzazione sin dalla sua fondazione.

Questo legame si cementa con la fine della seconda stagione, quando Phil Coulson fa riferimento a qualcosa chiamato Theta Protocol, che in seguito verrà rivelato come il nome in codice dell’elicottero che salva i Vendicatori nella battaglia di Sokovia.

Un altro episodio invece termina con Coulson che chiama Maria Hill per dirle che ha trovato lo scettro di Loki e dice “È ora di chiamare i Vendicatori“.

La gemma dell’infinito superiore

Le gemme dell’infinito sono state il cuore della narrazione dell’universo condiviso, e durante tutto il corso del franchise sono state menzionate, mostrate, nascoste fino a rivelarsi come unico obiettivo di Thanos per realizzare il piano della Decimazione.

Tuttavia una di queste è rimasta al segreto fino alla fine, ovvero la gemma dell’anima, che ha debuttato in Infinity War e il cui vero potere risulta ancora poco chiaro. Grazie al preludio del film a fumetti però si menziona insieme all’aspetto più importante quando Wong insegna a Doctor Strange le qualità delle pietre.

Dov’era War Machine durante la battaglia di New York?

I fan della Marvel si sono a lungo domandati perché War Machine fosse stato escluso dagli eventi di The Avengers dopo che in Iron Man 2 era uscito come eroe. Che fine ha fatto durante la Battaglia di New York? Una risposta è arrivata nei fumetti, dove il colonnello James Rhodes si trova impegnato in una missione per rintracciare l’organizzazione dei Dieci Aneli.

Sfortunatamente, l’impegno si stava svolgendo dall’altra parte del pianeta, ad Hong Kong, dunque Rodi non sarebbe stato in grado di arrivare in tempo nella Grande Mela per aiutare Tony Stark e i Vendicatori.

Hammer Industries e Abominio

Due personaggi sono stati quasi rimossi dalla memoria dei fan del MCU: Justin Hammer, l’uomo d’affari rivale di Tony Stark ed Emil Blonsky, aka Abominio, il soldato trasformatosi nel pericoloso avversario di Hulk nel suo standalone. Entrambi sono sopravvissuti, e le prove sono state fornite più in avanti grazie alle serie Agents of SHIELD e Luke Cage.

Lì veniva rivelato che rivela Abominio era stato preso in custodia e che si trovava rinchiuso in una prigione dell’Alaska, mentre per quanto riguarda Hammer, anche lui venne consegnato alle autorità dopo gli eventi di Iron Man 2 e menzionato nella serie di Netflix mostrando un gruppo di criminali che utilizzava le armi della Hammer Industries.

Spie russe e lavaggi del cervello

Grazie alla prima stagione di Agent Carter sono stati forniti alcuni indizi sul programmi  che hanno portato Natasha Romanoff e Bucky Barnes a diventare pericolose spie e armi letali dell’HYDRA.

Prima grazie all’infiltrazione di Peggy nella Red Room Academy, una scuola per ragazze che le allena a diventare assassine (e 70 anni dopo Natasha è ancora vittima dei ricordi di questo posto), poi con il cameo a sorpresa di Arnim Zola, l’ex braccio destro di Teschio Rosso.

La stagione si conclude infatti con Zola che offre al dottor Fennhoff, capace di controllare le menti, un lavoro nell’Hydra: è lui che svilupperà le macchine per forgiare il Soldato d’Inverno.

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Fonte: CBR