Se c’era un regista in grado di sviluppare un film tecnicamente magistrale ed emotivamente impattante su J. Robert Oppenheimer, quello non poteva che essere Christopher Nolan. Con il suo arrivo in sala, il cinema si è davvero arricchito, potendo sfoggiare un’opera maestosa, in cui non solo sono presenti sequenze spettacolari – realizzate fra l’altro con speciali lenti IMAX e nessuno uso della CGI – ma anche tematiche estremamente attuali e spaventose, come le armi nucleari, di cui ancora oggi il mondo intero si preoccupa. Per realizzare Oppenheimer, Nolan si è servito di un budget di 100 milioni di dollari e neppure un soldo è stato sprecato, soprattutto se si considera la presenza di effetti speciali di grande spessore e lo schieramento di un cast stellare. Tutto il film, perciò, è costellato di momenti staordinari, ma ce ne sono alcuni proprio indimenticabili. Di seguito, vediamo quali sono i migliori inserti di Oppenheimer.
Strauss umiliato dal suo assistente
Oppenheimer è scandagliato da alcuni momenti estremamente importanti, che definiscono il percorso travagliato del fisico statunitense. Fra questi vi è la rivalità con Lewis Strauss, interpretato da Robert Downey Jr., il quale ad un certo punto tenta di sporcare il suo nome dopo che questi lo ha umiliato più di una volta. Tuttavia, quando Strauss rivela di aver orchestrato l’udienza di Oppenheimer al punto da scegliere il consulente speciale, nemmeno il suo assistente al Senato vuole appoggiarlo. Questi, poi, dopo la convinzione di Strauss di essere stato oggetto di argomento nella conversazione fra Oppenheimer ed Einstein, gli dice, con estrema soddisfazione, che i due fisici non hanno alcun interesse per il presidente dell’AEC. Alla fine del film, quando lo spettatore scopre ciò di cui effettivamente stavano parlando, le sue parole trovano conferma di quanto affermato, ed è lì che Strauss si rende conto, per la prima volta, che il suo narcisismo ha avuto la meglio su di lui.
Oppenheimer VS Pash
Per tutto il film sembra che Oppenheimer non sia mai intimidito da nessuno, tranne che da una figura specifica: Boris Pash, un ufficiale dei servizi segreti dell’esercito USA, interpretato da Casey Affleck per un breve ma significativo momento. Nei suoi interrogatori a Los Alamos, il fisico sembra sempre a “proprio agio” e sceglie con estrema cura e attenzione le risposte da dare. Tuttavia, Pash è l’unico ufficiale dell’esercito americano in grado di metterlo in difficoltà e farlo essere sotto pressione, e la dimostrazione di quanto detto proviene dalla scena in cui l’ufficiale lo interroga sul suo legame con il Partito Comunista. Questo si rivela essere uno degli inserti più intensi dell’intero film.
L’incontro con Truman
Alcune scene di Oppenheimer sono tanto potenti quanto spettacolari, merito della presenza di alcuni attori che, nonostante compaiano in un piccolo segmento, riescono a trasmettere tutto il vigore del momento, alzando di parecchio il livello drammaturgico dell’opera. Come il caso di Gary Oldman, che nel film interpreta Harry S. Truman. La sequenza di cui si parla è quella realizzata nello Studio Ovale, quando il Presidente dà ad Oppenheimer del piagnucolone, mandandolo poi via. Oldman regala una performance davvero impattante e forte e, se il film non ne fosse già molto ricco, con dei lavori attoriali davvero avvincenti e dalla durata più lunga, questa sarebbe una delle interpretazioni da premiare assolutamente.
Oppenheimer e la mela avvelenata
All’inizio di Oppenheimer, il pubblico si immerge nella vita universitaria del futuro padre della bomba atomica. È in questa occasione che Oppenheimer decide di avvelenare la mela del suo professore con delle sostanze chimiche, dimostrandoci quanto il fisico riesca a prendere con estrema facilità delle decisioni importanti ma al tempo stesso pericolose. L’episodio costruito da Nolan è davvero accaduto nella realtà e provocò uno scandalo grosso nell’Università in cui Oppenheimer studiava. Nel film la mela alla fine finisce nelle mani di Niels Bohr, fisico in visita a Cambridge e idolo di Oppenheimer stesso. Bohr sta quasi per mangiare il frutto quando il suo “ammiratore” riesce a toglierglielo di mano con uno schiaffo e impedire un disastro.
L’incontro con Leslie Groves
Fra i rapporti più particolari e al contempo accattivanti di Oppenheimer, va poi menzionata la relazione fra il fisico e Leslie Groves, il responsabile militare del famigerato Progetto Manhattan, che porta alla nascita di un’improbabile coppia comica sullo schermo. Nelle scene in cui sono insieme, i personaggi si scambiano spesso battute di spirito l’uno verso l’altro, e ogni loro dialogo ha il potenziale per diventare una citazione classica. L’introduzione del generale Groves, interpretato da un ottimo Matt Damon, risulta essere davvero simpatica, in quanto si vedono sin da subito le loro due forti personalità ed esperienze di vita e lavorative mettersi a confronto, sottolineando una chimica molto interessante da sciorinare e decisamente affascinante da vedere.
Il discorso di Oppenheimer dopo Hiroshima e Nagasaki
Oppenheimer non si impegna solo a raccontare la storia di colui che ad un certo punto si definì il distruttore di mondi, ma cerca anche di mettere in risalto quanto spaventosa sia stata questa invenzione umana, soprattutto se si considera che ad oggi il nucleare è ancora una minaccia. C’è una scena in particolare che mette in rilievo le atrocità derivanti dalla bomba atomica e il peso che Oppenheimer si è poi dovuto portare sulle spalle in seguito allo sganciamento dell’ordigno. Il segmento di cui si parla è racchiuso nel discorso condotto dal fisico dopo Hiroshima e Nagasaki. C’è infatti una sequenza in cui Oppenheimer, mentre parla, immagina le vittime dei bombardamenti, e i frame sono terrificanti. Questo orrore, unito al senso di colpa provato dal fisico in quel frangente, rende il momento uno dei più strazianti del film.
L’intervista della moglie Kitty
I film di Christopher Nolan di solito vacillano un po’ su uno specifico punto: i personaggi femminili. Nelle sue opere, questi sono o cattivi, o vengono uccisi o addirittura non ci sono proprio. Nel caso di Oppenheimer assistiamo invece ad una vera e propria evoluzione a riguardo, essendo Kitty, moglie del fisico interpretata da Emily Blunt, uno dei character più forti. La scena più potente nella quale la vediamo in azione è quella inserita durante l’udienza di Oppenheimer, in cui Roger Robb, nel tentativo di manipolarla affinché gli dia le risposte che vuole sentire, è davvero spietato nel porle domande sul marito. Kitty però va all’udienza preparata, pronta ad affrontare a testa alta quella dura battaglia, tanto che alla fine ribalta la situazione con Robb, lasciando quest’ultimo senza parole con il suo indimenticabile monologo.
La conversazione fra Oppenheimer ed Einstein
Uno degli inserti di cui Oppenheimer fa all’inizio mistero è quello che comprende uno specifico dialogo fra Oppenheimer ed Einstein. La conversazione di cui si parla è la stessa che fa diventare paranoico Strauss, poiché pensa che i due stiano disquisendo di lui. Ma è solo nelle battute finali del film che lo spettatore scopre cosa effettivamente i due fisici si stavano dicendo: tematica centrale è il conflitto interiore di Oppenheimer, il quale rivela ad Einstein di essere preoccupato che la creazione della bomba atomica possa aver innescato una reazione a catena. Oppenheimer potrebbe aver battuto i nazisti su questo fronte, ma si rende conto che, nel farlo, ha accelerato la corsa agli armamenti nucleari in tutto il mondo, generando un pericolo enorme.
Oppenheimer e quel finale del mondo che… brucia
Dopo la conversazione fra Oppenheimer ed Einstein, Nolan inserisce una scena che, a livello emotivo e visivo, è forse quella più impattante. In una costruzione intensa di immagini, il pubblico assiste ad un flash forward delle armi nucleari attivate in tutto il mondo, a dimostrazione che il Progetto Manhattan ha davvero innescato una reazione a catena. Dopodiché tutto il pianeta viene inghiottito dalle fiamme, mostrando quanto siano terrificanti le preoccupazioni di Oppenheimer e quanto la sua invenzione costituisca una minaccia davvero immensa. E non solo. Quei frame concretizzano anche ciò che il fisico ha realmente detto nella realtà, ossia l’essere diventato il distruttore di mondi.
Il Test Trinity
Concludiamo con un’altra scena registicamente stupefacente, che si sviluppa attorno al famoso Test Trinity. Un segmento costruito in maniera superba, nel quale vediamo gli scienziati prepararsi all’esplosione, e che sfoggia un ottimo sound design. Il pubblico non si aspetta di sentire un suono così forte, intenso e sbalorditivo, e l’effetto stupore avviene grazie soprattutto al fatto che Christopher Nolan riesce a farlo aspettare per lungo tempo, prima di sentire il boato. Un boato, fra l’altro, imparagonabile ad altre esplosioni avvenute precedentemente a quel momento. Ecco perché, quando finalmente c’è quel rumore, è di un livello talmente elevato che nessuno spettatore sarebbe stato preparato ad affrontarlo.