Oscar 2020: i ruoli dei candidati da recuperare – Parte I

In attesa di scoprire quali saranno i "migliori attori dell'anno" durante gli Oscar 2020, ecco un ruolo da recuperare per ognuno dei candidati in vista della notte delle stelle.

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Domenica 9 febbraio saranno ufficialmente assegnati gli Oscar 2020, con Joker a farla da padrone con ben 11 candidature, seguito da 1917,C’era una volta a Hollywood e The Irishman (10 nomination a testa). Al di là dei film, dei registi e degli sceneggiatori, è innegabile quanto l’attenzione sia essenzialmente puntata (anche da parte di chi al cinema non è propriamente avvezzo) sulle star, ossia sugli attori e sulle loro interpretazioni in questo o quell’altro film.

In attesa di scoprire quali saranno i “migliori attori dell’anno”, abbiamo pensato di proporvi un ruolo da recuperare per ognuno dei candidati in vista della notte delle stelle: non si tratta necessariamente della “migliore interpretazione”, ma soltanto di un consiglio spassionato per approfondire il talento quel determinato interprete.

Dopo aver preso in esame le categorie Migliore Attrice e Attore Protagonista, passiamo ad approfondire quella relative a Migliore Attrice e Attore Non Protagonista:

2Joe Pesci, Mio cugino Vincenzo

Joe Pesci è innegabilmente uno degli attori più sottovalutati della storia del cinema. Erano anni che volontariamente aveva scelto di non apparire più sul grande schermo, ma si sa, quando Martin Scorsese chiama… bisogna rispondere! E così, a più di vent’anni dall’ultima apparizione cinematografica (se si esclude Love Ranch del 2010, passato totalmente inosservato), l’attore di origine italiana torna a recitare per il maestro in The Irishman e conquista la sua seconda candidatura come migliore attore non protagonista.

Eppure, gran parte del talento di Pesci è scolpito nella memoria collettiva grazie alla commedia: tralasciando l’indimenticabile “bandito del rubinetto” Harry Lime nei due film della saga Mamma, ho perso l’aereo, come non ricordare l’esuberante Vincenzo La Guardia Gambini, detto “Vinny”, in Mio cugino Vincenzo del 1992? Il regista Jonathan Lynn si prende gioco del genere legal thriller, spingendo Joe a regalarci una sorta di rilettura in chiave ironica del più celebre Tommy DeVito di Quei bravi ragazzi, ruolo grazie al quale nel lontano 1991 riuscì a vincere proprio l’ambita statuetta.