
ATTENZIONE – L’articolo contiene SPOILER su The Batman
È finalmente arrivato il giorno dell’uscita di The Batman, l’attesissimo film di Matt Reeves, con Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell e Jeffrey Wright tra i protagonisti. In un’analisi senza spoiler, ScreenRant ha cercato di valutare attentamente i pregi e i difetti (seppur davvero limitati) di questa pellicola, dalle prove attoriali che ci hanno sorpreso a momenti o personaggi che hanno leggermente mancato il bersaglio.
Robert Pattinson è il miglior Batman

E’ chiaro che chi afferma ciò non si è interessato alla carriera di Pattinson negli ultimi anni: da L’infanzia di un capo e Cosmopolis, passando per Good Times e High Life, le performance attoriali che ci ha regalato sono assolutamente degne di nota. Ora che abbiamo visto The Batman, possiamo tranquillamente affermare che non solo la sua versione del personaggio supera le aspettative, ma si afferma come la migliore iterazione sul grande schermo di questo iconico personaggio.
Pattinson ha unito la presenza imponente di Batman a una nuova intensità e intelligenza attribuite al personaggio, che rendono giustizia al più grande detective del mondo: una forza perpetua con cui fare i conti durante tutto il film (e Bruce Wayne è il primo a dover fare i conti con sé stesso) ma che lascia spazio anche a una grande emotività.
L’Enigmista è spaventoso, ma piatto

Paul Dano eccelle nel rendere al meglio sullo schermo i tormenti interiori dell’Enigmista, che lo portano ad agire da serial killer, ma i pochi frammenti di backstory non fanno abbastanza per rendere questa versione di Nashton particolarmente interessante. Il fascino di cui è intrisa la malvagità dell’Enigmista funziona al meglio dietro la maschera, quando è impegnato a mettere alla prova l’astuzia mentale di Batman; si poteva ottenere qualcosa in più in termini di sviluppo del personaggio, ma Paul Dano si è rivelato comunque la scelta più azzeccata per evidenziare la centralità del personaggio all’interno di un thriller affilatissimo.
La Detective Story

Il sodalizio tra Bruce Wayne e Jim Gordon si rivela qui fondamentale per sradicare la corruzione a Gotham e ci piacerebbe sicuramente vedere altre storyline incentrate sulle capacità di Batman come detective: questo è un grande cambiamento rispetto alle visioni di Batman che abbiamo conosciuto in passato, dunque speriamo sia il primo passo di un nuovo viaggio per Batman, che lo consacri come “miglior detective del mondo“.
Il cast di supporto stellare

Paul Dano è stata la scelta migliore per il ruolo dell’Enigmista, mentre Jeffrey Wright ancora una volta impressiona come Jim Gordon; anche Andy Serkis, presente in una manciata di scene come Alfred Pennyworth, ha colpito nel segno. Per concludere, John Turturro è assolutamente superbo nel ruolo di Carmine Falcone e Gil Perez-Abraham, che interpreta un poliziotto di Gotham City, ci fornisce un’importante prospettiva di lettura dell’opera, ovvero come il Cavaliere Oscuro venga percepito a Gotham.
La colonna sonora da cardiopalma di Michael Giacchino

Che sia durante le scene di combattimento del film o quando Bruce si aggira per le strade di Gotham City, Giacchino e Batman formano forse il sodalizio migliore di questo film, che supera ogni rapporto tra i personaggi. Probabilmente Gioacchino ha contribuito ad elevare questa storia al livello di un capolavoro per il genere e, dopo il successo di Spider-Man: No Way Home, il compositore ha dimostrato di riuscirci sempre a stupire.
Un finale forse troppo esplosivo

A livello di trama, ciò che interessa al pubblico è infatti tutto quello che è avvenuto prima dello scontro finale, ovvero tutto l’intreccio da storia poliziesca, che ha innegabilmente distinto The Batman dagli usuali cinecomics. L’esplosione finale è indubbiamente una delizia per gli occhi, e la posta in gioco è adeguatamente alta per il supereroe, ma alcuni fan hanno avvertito la discrepanza rispetto al tipo di azione più mentale che è preponderante nella prima parte del film.
L’azione

