Creato da Stan Lee, Jack Kirby e Larry Lieber, Thor è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo cinematografico Marvel ed è apparso in ben sette cinecomic dei Marvel Studios. Noto come “Il Dio del Tuono“, è stato fra i primi eroi introdotti nell’universo cinematografico Marvel, tra i più apprezzati dai fan grazie soprattutto all’ interpretazione di Chris Hemsworth.
Tuttavia, nonostante il riscontro positivo, Thor non è riuscito a sfuggire al ricorrente problema delle contraddizioni (un po’ come tutti i personaggi del MCU) e ci sono molti aspetti del personaggio che fatichiamo ancora oggi a comprendere. Proviamo a rispondere, almeno in parte, a queste domande:
Ha provato a distruggere l’universo
Essere al tempo stesso un eroe e un Dio può farti scontrare con un’enorme pressione, e quando questa diventa troppo grande da gestire è molto facile impazzire. Così successe a Thor, un momento che lo spinse a creare un suo alter ego di nome Valchiria di cui si innamorò follemente e che obbediva ad ogni suo ordine. In realtà si trattava del suo subconscio, quindi Thor si innamorò essenzialmente di se stesso, e sotto l’influenza di Valchiria andò su tutte le furie arrivando quasi a distruggere l’universo.
Non riesce a seguire le regole
Forse la più grande debolezza di Thor risiede nella sua incapacità di seguire le regole. È come se facesse di tutto per infrangerle e non riuscisse a trattenersi: disobbedisce agli ordini si suo padre, violato un trattato antico, è impulsivo e arrogante…insomma non esattamente l’eroe senza macchia delle favole.
È pessimo nelle relazioni
Se da una parte sembra impossibile non rimanere affascinati dai suoi poteri, dall’altra pare che instaurare un qualsiasi rapporto sentimentale con lui sia un’impresa alquanto complicata. Anzi, infattibile. Lo dimostrano le love story finite male con Lady Sif, Brunnhilde e Jane Foster. Ma che sia innamorato o meno, Thor non ha mai trattato bene le sue donne; come quando a Jane viene diagnosticato un cancro e Thor, deluso dal fatto che era stato mollato, le disse che era stato infedele durante tutta la relazione.
Non sa fare gioco di squadra
Quando si tratta di lasciare che qualcuno prende il comando dell’operazione, Thor ha spesso mostrato qualche perplessità. È un membro degli Avengers certo, ma in realtà non sa fare gioco di squadra, anzi sembra quasi che preferisca lavorare da solo. Come succede nel primo film sui Vendicatori dove il Dio del Tuono appare riluttante all’idea di seguire Captain America o Iron Man. Spesso se ne va per conto suo e non chiede mai aiuto agli altri Vendicatori.
Non è l’Avenger più potente
La squadra degli Avengers è formata dai migliori supereroi Marvel in circolazione e ha cambiato spesso membri nel corso della sua storia sui fumetti. E presumibilmente questo gruppo ha sempre avuto un vantaggio rispetto ai suoi avversari perché un vantaggio perché un suo soldato è un Dio. Ciò però non rende Thor il più forte dei Vendicatori, superato invece da Capitan America o Hulk.
La scomparsa di Jane nel MCU
Adattare le storie di Thor nel Marvel Cinematic Universe si è rivelato un compito più difficile del previsto, dal momento che la sua mitologia non si è sempre adattata allo sviluppo del MCU. Ciò ha significato apportare diverse modifiche ai personaggi sul grande schermo, e nello specifico Jane Foster ha avuto un ruolo molto più grande della controparte originale: lì partiva come assistente del Dr. Donald Blake e proseguiva le proprie avventure da sola addirittura prendendo il posto di Thor. Nel MCU invece ha un ruolo molto più piccolo, non ha esperienza medica e compare solo nei primi due film del franchise sparendo senza giustificazioni dal terzo capitolo.
Non è invincibile
Thor è un eroe dotato di poteri e abilità unici nell’immaginario Marvel, ma ciò non significa che non possa rimanere gravemente ferito in battaglia. Tuttavia i fan restano ancora confusi su un aspetto del Dio del Tuono, ovvero la sua capacità di guarigione: ci sono momenti in cui è praticamente indistruttibile, altri in cui è possibile pugnalarlo e ferirlo, e a seconda della situazione è in grado di guarire a un ritmo più veloce.
La sua storia di origini nel MCU
Alcuni considerano quello su Thor il franchise più debole del MCU a causa dei frequenti cambiamenti di tono da un film all’altro. Nei fumetti però il Dio del tuono ha una delle storie di origine più intriganti che i Marvel Studios hanno deciso di abbandonare: visto il carattere arrogante, impulsivo e quasi guerrafondaio, Odino decise di insegnare a suo figlio il valore dell’umiltà esiliandolo sulla Terra (e lasciandolo privo di memoria e poteri) nel corpo del giovane studente di medicina Donald Blake. Dieci anni dopo il ragazzo apre una clinica privata a New York diventando un brillante dottore, così una volta compreso che ormai Thor aveva imparato la lezione, Odino fa in modo che il figlio vada in Norvegia e rinvenga presso una grotta il Mjolnir, recuperando i suoi poteri in tempo per sventare un’invasione di alieni kronani.
Si è unito all’HYDRA
Sarà anche un Dio, ma anche Thor ha fatto scelte sbagliate in passato. Come quando è diventato membro della famigerata organizzazione Hydra nelle storie di Secret Empire # 1, al fianco di un Captain America sottoposto lavaggio del cervello.
Non sa molto delle gemme dell’infinito
Thor ha cercato nei Nove Regni e oltre le gemme dell’infinito scontrandosi con forze malvagie, tuttavia questa forsennata ricerca non sembrava corrispondere ad una vera conoscenza da parte del Dio dell’Inganno, come se in fondo non fosse realmente interessato a cosa fossero e quale sia il loro peso nell’equilibrio dell’universo. Ma più Thor ci ha avuto a che fare, più sapeva di meno a proposito.
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Fonte: ScreenRant