Robert Pattinson

È un sex-symbol planetario e, per chi avesse da obiettare, ecco la prova provata: il 19 febbraio scorso, l’astronomo russo Timur Kryachko ha battezzato un nuovo asteroide col nome di “246789 Pattinson”. Come Robert Douglas Thomas Pattinson, appunto.

 

Nel curriculum dell’attore c’è un film che si intitola Remember Me e, ora che ha ufficialmente conquistato anche lo spazio, Rob può star certo che ci si ricorderà di lui a lungo. Per maggior sicurezza, ci sono pure due statue di cera che lo immortalano al Madame Tussauds di Londra e New York, e basta qualche goccia di Dior Homme per portarsi a casa un po’ di Mr Pattinson (lui, dal canto suo, si è portato a casa un contratto da 12 milioni di dollari per accompagnare la nuova fragranza della maison… del resto, Vanity Fair lo ha eletto il più bello del mondo nel 2009 e mica può svendere il suo faccino). Non c’è che dire: il signorino ha proprio lasciato il segno. E ha solo 28 anni. Quando da ragazzetto ha cominciato a fare il modello nella sua Londra, forse non pensava che un giorno sarebbe arrivato fino a Hollywood, anche se recitare gli è sempre piaciuto e, spettacolo dopo spettacolo, ecco che si fa notare da un agente e, di lì a poco, ottiene ruoli in produzioni teatrali serie.

Nel 2004 è la volta del cinema, con Mira Nair che lo sceglie per una particina ne La fiera delle vanità, salvo poi tagliarlo al montaggio (lo resusciterà per l’home video). L’anno successivo, però, Robert rimane bello saldo alla sua scopa da Quidditch nel quarto capitolo della saga di Harry Potter : ne Il calice di fuoco, infatti, è lui l’eroico Cedric Diggory che per qualche istante ruba la scena al ben più noto maghetto, anche se poi lo attende una tragica sorte al Torneo Tremaghi. Molto più roseo è, invece, il destino di Pattinson-attore, che proprio grazie ad un’altra saga letteraria troverà la fama internazionale (e interstellare). Stiamo parlando di Twilight, c’è bisogno di dirlo? Il suo personaggio nel fantasy, il vampiro Edward Cullen, è ormai un mito, con quella sua pelle bianca, lo sguardo malinconico e l’animo romantico dell’uomo d’altri tempi (essendo ultra-centenario, sai com’è).

All’inizio erano in 5.000 a contendersi il ruolo e, a suon di provini, alla fine è Rob che l’ha spuntata, soprattutto grazie allo screen test con la collega Kristen Stewart, già ingaggiata nelle vesti dell’eroina Bella Swann. L’alchimia fra i due è pazzesca e non lascia spazio a dubbi, a tal punto che trascenderà il set e si comincerà presto a parlare di “Robsten”, la coppia Robert-Kristen (attualmente scoppiata, ma non si sa mai). Le gesta di vampiri & licantropi assicurano ben 5 film al giovanotto (con altrettanti record al box office), ma nel frattempo lui ha preso parte ad altri progetti, quindi ecco che lo troviamo nei panni di Salvador Dalì in Little Ashes (2009), e in quelli del tormentato protagonista del già citato Remember Me (2010); ma ci sono anche le trasposizioni cinematografiche di Come l’acqua per gli elefanti (2011) e del Bel Ami di Maupassant (2012). E sarà l’adattamento di un altro romanzo, Cosmopolis di Don De Lillo, a lanciare una nuova immagine del divo, che per David Cronenberg si carica di insicurezze, paranoie e vizi… e che Edward Cullen riposi in pace (anche se tecnicamente è un ‘non-morto’). Il film non è un successone, è vero, ma fa perdere definitivamente i canini al ragazzo, aprendogli le fauci– ehm, le porte a progetti di un certo spessore, tanto che nel suo carnet attualmente ci sono nomi come Werner Herzog, Anton Corbijn e James Gray. Nell’immediato, lo aspettiamo sul red carpet di Cannes, dove presenterà fuori concorso The Rover di David Michôd (il regista di Animal Kingdom) e parteciperà alla gara per la Palma d’oro con Maps to the Stars, seconda collaborazione con Cronenberg. Alla kermesse doveva esserci pure la sua ex, Miss Stewart, ma pare che abbia fatto marcia indietro a causa dei troppi impegni lavorativi. Pare.

Probabilmente non potrà partecipare nemmeno ai festeggiamenti di oggi, ma noi faremo del nostro meglio perché Pattinson non senta la sua mancanza. Cominciando con lo champagne. HAPPY BIRTHDAY ROBERT!

- Pubblicità -
Articolo precedenteOctavia Spencer nel cast di Insurgent
Articolo successivoIn Ordine di Sparizione: recensione del film
Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...