Buon Compleanno Uggie

Uggie

Diciamocelo: di attori cani ce ne sono fin troppi, ma i cani attori si contano sulle  dita di una zampa, ehm… mano, o quasi. Tra i grandi nomi ci sono sicuramente super-classici come Rin Tin Tin e Lassie, e super-size come Beethoven e la candida Belle, appena arrivata al cinema (dalla TV) con l’inseparabile Sebastien; ma anche il dolcissimo Hachiko che ha fatto piangere il mondo intero, e l’intrepido Rex della fiction italiana.  E non possiamo non citare le versioni animate, altrettanto storiche: da Lilli e il Vagabondo, ai 101 della celebre Carica, fino all’eroico Balto e all’hollywoodiano Bolt, passando per l’intramontabile Snoopy. Ma nessuno ha ottenuto più gloria e più riconoscimenti del piccolo Uggie, che, malgrado l’aria vispa e l’eccellente forma fisica (circa 7 kg), oggi – o forse ieri, o forse domani – compie ben 12 anni. Il Jack Russel Terrier che affiancava silenzioso Jean Dujardin e Bérénice Bejo nel pluripremiato The Artist (2011) è stato infatti osannato da critica & addetti ai lavori per la sua incredibile performance, che gli ha subito fatto guadagnare un Palm Dog Award al Festival di Cannes, seguito da un Dog Collar Award e svariati altri trofei.

 

La consacrazione definitiva arriva il 25 giugno 2012, quando Uggie lascia le sue inconfondibili impronte sulla Walk of Fame di Hollywood: il primo cane nella storia a ricevere tale onore. E pensare che da piccolo ha rischiato di finire in un canile.  Il cuccioletto, infatti, è piuttosto esuberante – leggi irrequieto – e almeno due padroni rinunciano a tenerlo con loro a causa del suo temperamento. Il destino, però, vuole che l’addestratore Omar Von Muller venga a sapere del birbantello e si offra di ospitarlo finché non abbia trovato un’adeguata sistemazione. Ma Uggie è già a casa: presto Von Muller si accorge del suo potenziale e decide di incanalare le energie del cagnolino insegnandogli qualche trucchetto del mestiere. Uggie non ha paura di niente e gli basta una salsiccia ogni tanto per trovare la motivazione ad impegnarsi. È un gran lavoratore lui, e il futuro gli riserva delle belle soddisfazioni.

Dopo qualche spot e qualche particina non accreditata, Uggie si aggiudica il ruolo di Queenie in Come l’acqua per gli elefanti, al fianco di Robert Pattinson e Reese Witherspoon, per poi imporsi all’attenzione di bipedi & quadrupedi con la sua interpretazione di Jack nel francese The Artist. Un trionfo. Per fortuna il film è muto, quindi il giovanotto non deve imparare ad abbaier come fanno a Paris, anzi: è il protagonista Dujardin che passa 3 giorni ad allenarsi per potergli poi dare i giusti comandi. Comunque pure Uggie ha un gran da fare, considerate le numerose scene d’azione che lo vedono coinvolto col suo padrone cinematografico: è vero che sul set può avvalersi di due controfigure (Dash e Dude, appositamente truccati per somigliargli di più), ma il signorino è un po’ come Tom Cruise, e preferisce fare tutto da sé.

Hollywood gliene rende merito, anche se l’Academy rifiuta di prendere sul serio la campagna Consider Uggie, promossa da un redattore di Movieline per inserire il cagnetto fra i candidati all’Oscar. Già dai BAFTA hanno dovuto puntualizzare che “non è un essere umano, ed essendo la salsiccia la sua unica motivazione come attore, non può competere nella categoria”. Questo perché molti membri della British Academy of Film and Television hanno chiesto se potevano votare il piccoletto… Tutti pazzi per Uggie, eh? Lui però non si è montato la testa: vive ancora con i Von Muller (e con 6 fratellastri a quattro zampe) nella loro casa a North Hollywood, dove si diverte a giocare e a skatare (vedere per credere), anche se il tempo libero non è molto, visti gli impegni di testimonial per la Nintendo e la PETA (per dirne due) e gli ultimi mesi passati a promuovere la sua autobiografia. Papà Omar dice che è ora che vada in pensione, perché i ritmi del cinema sono troppo stressanti alla sua età, ma quel musetto lì lascia intendere che ne vedremo ancora delle belle. BAUGURI PICCOLO UGGIE!

 

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...