È da poco arrivata su Netflix la serie Bad Boy, che per via di tematiche e dinamiche simili è già stata accostata alla recente Adolescence. In questo racconto, però, si propone la storia di un adolescente di nome Dean (Guy Manster) che si ritrova in prigione dopo che sua madre lo ha (apparentemente) denunciato. Dean si trova così a confrontarsi con una nuova e difficile situazione, ma riesce a gestirla con la sua arguzia stabilendo un legame con le persone che incontra in carcere. In particolare con un ragazzo di nome Zorro, un detenuto ebreo etiope che ha ucciso una ragazza a sangue freddo e di cui tutti hanno paura. Sebbene la serie ci mostri alcuni frammenti dell’infanzia di Dean attraverso dei flashback, la maggior parte del racconto è ambientato nel presente.
Qui Dean è ora uno stand-up comedian che usa ciò che è successo in prigione come materiale per i propri spettacoli. Credo che abbia imparato a trarre qualcosa di positivo dalla sua esperienza ridendoci sopra. Dean è sempre stato divertente, anche prima di finire in prigione, e ha migliorato la sua comicità quando ha capito che non voleva essere un “Bad Boy” per sempre. Nel finale, dunque Dean si sente di nuovo un bambino, perché ha finalmente fatto pace con quello che è successo tanti anni fa dopo aver incontrato l’unica persona che gli ha impedito di rovinarsi la vita. Scopriamo come è arrivato a questo punto con questa spiegazione del finale.
Chi ha mandato Dean in prigione?
Durante il suo periodo di detenzione, Dean ha odiato sua madre perché credeva che fosse stata lei a chiamare la polizia e a farlo arrestare, ma in realtà è stata Sunny, suo amico, “mentore” e anche socio in affari, che lo aveva in precedenza spinto a vendere droga. Sunny è una persona che Dean ammirava fin dall’inizio e con cui lavorava volentieri, finché sua madre non ha scoperto la droga che vendevano nella sua stanza. La madre ha quindi mandato via Sunny, ma il ragazzo si è arrabbiato e ha mandato Dean in prigione facendo la spia e attribuendogli tutte le rapine e lo spaccio di droga. Ora, per molto tempo, Dean si è comportato bene in prigione.
Si è fatto degli amici, si è tenuto lontano dai guai ed riuscito persino a farsi apprezzare dal direttore. Alla fine Dean è stato rilasciato ed era pronto ad essere una persona migliore, facendo del proprio meglio per affinare la sua comicità, dato il suo desiderio di iniziare a fare lo stand-up comedian. Tuttavia, quando Dean scopre che Sunny sta cercando di trasformare anche suo fratello minore in uno spacciatore, decide di dargli una lezione accoltellandolo e mandandolo in coma. Naturalmente, questi sentimenti di odio verso Sunny si rafforzano ulteriormente quando Dean si rende conto che è stato lui ad averlo mandato in prigione.
Il fatto è che se Sunny non si fosse svegliato, Dean avrebbe passato nuovamente tutta la vita in prigione e sarebbe finito anche in un carcere per adulti. Fortunatamente, Sunny riprende conoscenza e finisce nella stessa prigione dove si trova Dean, presentandosi affamato di vendetta. Come se non bastasse, Dean decide però di far vedere al ragazzo chi comanda lì dentro e di metterlo in imbarazzo davanti a tutti. Questo ha portato Sunny a prendere un coltello e ad attaccarlo dopo essere stato umiliato. Sfortunatamente per lui, Dean si era fatto un migliore amico in prigione che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, e questa persona è Zorro.
Quando Dean viene attaccato da Sunny, infatti, Zorro interviene e lo salva, anche se gli viene cavato un occhio da Sunny. Non scopriamo mai cosa sia successo a Sunny, ma possiamo immaginare che sia rimasto nel sistema carcerario per il resto della sua vita, perché non era nello show per ottenere un arco di redenzione; era lì per essere uno strumento che ha fatto incontrare Dean e Zorro, la cui amicizia ha letteralmente permesso ad entrambi di salvarsi e superare l’ostilità di quel posto.
Il rapporto tra Dean e sua madre
Quando Dean scopre che sua madre, Tamara, non è responsabile di averlo mandato in prigione, diventa finalmente più empatico nei suoi confronti. All’inizio della serie sembra che si tratti di un’altra di quelle storie che raccontano di un rapporto tossico tra genitore e figlio che trasforma il bambino in uno psicopatico, ma in realtà in questo caso l’effetto è opposto. Dean diventa molto vicino a sua madre dopo l’incidente di Zorro. La cosa buffa è che nessuno è riuscito a impedire a Dean di parlare con Zorro per mesi e mesi la prima volta che Dean è uscito di prigione. Ma quando sua madre gli dice che non può più parlargli, dopo l’incidente con Sunny, Dean le dà retta, perché le fa credere che dovrà fare una scelta tra sé e Zorro.
Il timore di Tamara è che se Dean non smette di parlare con Zorro, c’è la possibilità che finisca con il tornare in prigione. Lei, dunque, vuole solo che lui si lasci alle spalle quella vita. Alla fine della serie, quando Zorro gli chiede come sta sua madre, Dean non risponde, il che fa pensare che possano essersi nuovamente allontanati. Indubbiamente, Tamara era una donna piuttosto strana. Forse non ha mandato Dean in prigione, ma sicuramente non è stata in grado di fare abbastanza per prendersi cura di lui a causa del suo intrinseco egoismo. D’altronde, si tratta della stessa donna che ha impedito al figlio di ottenere l’eredità della donna, per cui anche se Bad Boy non fornisce una risposta chiara, è possibile che lei e Dean si siano nuovamente allontanati nel tempo.
Il destino di Zorro
Nel finale di Bad Boy, Zorro viene finalmente a vedere lo spettacolo di Dean e lo incontra. I due non hanno mai litigato e, proprio come promesso da Zorro, sembra che non abbia più ucciso dopo aver promesso all’amico che non l’avrebbe fatto. Alla fine dell’ultima puntata, quando Zorro saluta Dean e accetta di incontrarlo di nuovo, Dean vede tra il pubblico tutti i suoi amici del carcere. Non si tratta di versioni adulte, ma è come se fosse tornato alla persona che era in prigione, che faceva ridere tutti, da Ankheisi all’insegnante di teatro. Con il ritorno di Zorro nella vita di Dean, si può ipotizzare che quest’ultimo possa finalmente respirare con serenità, sapendo che lo ha perdonato e che tra loro non scorre cattivo sangue.