The Beast in Me: cosa è successo a Teddy Fenig?

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Creata da Gabe Rotter, la serie Netflix The Beast in Me racconta l’insolita relazione tra la scrittrice Agatha Wiggs e il magnate immobiliare Nile Jarvis, entrambi curiosi e diffidenti l’uno nei confronti dell’altra. Un tempo sulla bocca di tutti nel mondo letterario, Agatha ora non riesce a superare il blocco dello scrittore, finché Nile Jarvis non si trasferisce nella casa accanto, portando con sé il proprio bagaglio psicologico. Di fronte all’opportunità di analizzare il suo misterioso passato e immortalarlo sulla carta, Agatha ritrova lentamente la sua abilità creativa, ma a un prezzo. Mentre la verità su Nile minaccia di scuotere il suo sistema di valori, l’indagine prende una piega interiore, rivelando un passato traumatico che ha ostacolato la sua crescita emotiva. La sua dinamica con Teddy Fenig è centrale in questo mistero, e il destino di lui finisce per essere legato al suo. SPOILER IN ARRIVO.

Nile Jarvis è responsabile del rapimento e della morte di Teddy Fenig

Negli ultimi momenti dell’episodio 6 della serie, scopriamo che Teddy Fenig è stato soffocato a morte da Nile Jarvis, dopo giorni, se non settimane, di torture inflittegli. Tuttavia, la crudeltà non finisce qui, poiché il suo corpo viene poi collocato all’interno della casa di Agatha per incastrarla come rapitrice-assassina, offuscando ulteriormente le speranze di Fenig di ottenere giustizia. Anche se non vediamo mai il momento esatto della morte di Fenig, si deduce che Nile lo abbia ucciso mettendogli un sacchetto di plastica sulla testa, dopodiché ha chiamato Rick per chiedergli aiuto nel trasferire il corpo e le altre prove. Con questo, mentre il mistero che circonda la sua scomparsa viene finalmente risolto, la tragedia si moltiplica e si ripercuote sul resto della narrazione. Sebbene inizialmente il caso di Fenig venga classificato come morte per suicidio, Agatha è l’unica a credere il contrario, il che rende ancora più ironico il fatto che venga incolpata del crimine.

Nel primo episodio della serie, scopriamo che Fenig era in parte responsabile dell’incidente stradale che ha causato la morte di Cooper, poiché era stato registrato mentre guidava in stato di ebbrezza, anche se al di sotto del limite consentito. Tuttavia, Agatha crede che Fenig abbia intenzionalmente ritardato il test dell’etilometro per evitare l’incriminazione e continua ad antagonizzarlo per anni, fino a quando la madre di Fenig emette un ordine restrittivo contro di lei. Nella serie, Agatha racconta questa esperienza mentre pranza con Nile e, poco dopo, un incontro casuale con Fenig per strada dimostra che la sua rabbia è ancora forte come sempre. Nile, che assiste a tutto questo, è probabilmente motivato a rapire l’adolescente e poco dopo mette in atto un piano. Dato che l’intero rapimento avviene fuori dallo schermo, abbiamo solo piccoli indizi che, messi insieme, formano una catena di eventi plausibile.

È possibile che Nile abbia rapito Fenig mentre tornava a casa e che in seguito lo abbia costretto a scrivere una finta lettera di addio. Successivamente, Nile potrebbe aver portato l’auto di Fenig sulla vicina spiaggia, insieme ai suoi vestiti e alla lettera, per far sembrare che Fenig si fosse gettato volontariamente in mare per togliersi la vita annegando. Dato che la giornata è caratterizzata da piogge torrenziali, la corrente marina è probabilmente molto più forte del solito, il che rende il piano di Nile più credibile. Nile ha anche approfittato dei persistenti problemi di salute mentale di Fenig, dovuti in gran parte al trauma causato dall’incidente d’auto e dalla morte di Cooper. Anche se a prima vista sembra trattarsi di un suicidio credibile, le uniche due persone che nutrono dei dubbi sono sua madre e Agatha. Mentre la prima sottolinea la natura improvvisa e inaspettata del suo apparente suicidio, Agatha ricorda la sua conversazione con Nile in una luce minacciosa e crede fermamente che lui abbia qualcosa a che fare con la scomparsa.

Gli sforzi congiunti di Agatha e Brian aiutano a portare alla luce la verità su Fenig

Mentre cerca di collegare i puntini, Agatha nota che, proprio come la moglie di Nile, Madison, Fenig sembra scomparire senza lasciare traccia, con una sola lettera di addio a spiegare le circostanze. Guardando più da vicino, nota che la lettera stessa è stata scritta con mano tremante e sostiene che probabilmente è stato costretto a scrivere quelle parole. Sebbene il detective Brian Abbott, ex investigatore capo nel caso Madison, accetti di aiutare Agatha in via ufficiosa, nemmeno lui è convinto dalle prove a disposizione. Tuttavia, la situazione cambia quando recupera dei file criptati dal laptop di Nile, che lo conducono a un live streaming. Con sua grande incredulità, Brian trova Fenig, ancora vivo ma legato. Dato che il luogo stesso è irrintracciabile, è probabile che Nile tenga una registrazione video non tanto per motivi di sorveglianza, quanto piuttosto per il suo contorto senso di piacere.

Sebbene Brian non riesca mai a individuare con precisione dove Fenig sia tenuta prigioniera, è possibile che il luogo sia Jarvis Yards, poiché ciò è coerente con il modo in cui Nile ha gestito l’altro suo grave crimine nella storia, l’omicidio di Madison Jarvis. Mentre ha seppellito il suo corpo sottoterra durante la prima fase del progetto di costruzione, Fenig è stato probabilmente intrappolato all’interno di uno degli edifici. Più tardi, quando Nile scopre che Agatha ha collaborato con Brian, cambia però i suoi piani, uccidendo spietatamente Fenig come parte del suo piano più ampio. Nel corso della storia, cerca di far passare le sue azioni contro l’adolescente come un’espressione di giustizia karmica e, in seguito, come una semplice estensione dei desideri più profondi di Agatha. Tuttavia, in entrambi i casi, sta semplicemente nascondendo e distorcendo il suo intento omicida, e la sua confessione sull’uccisione di Fenig lo dimostra chiaramente.

Redazione
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